Mese: Agosto 2011

"Di padre in figlio", di Lucia Annunziata

Inviando i carri armati contro la popolazione della città di Hama, la famiglia Assad si conferma la più capace genia regnante oggi nel Medioriente della Mezzaluna, se per capacità si intende saper conservare il proprio potere con crudeltà e sprezzo di ogni interesse umano che non sia il proprio. Papà Hafez al Assad, detto anche il Leone di Siria, guarda probabilmente oggi dall’alto con orgoglio la sua progenie, Bashir che è Presidente, e Maher, capo dei gruppi di élite della Guardia repubblicana che guida da mesi la repressione delle proteste. I due rampolli, arrivati sulla scena politica del Paese con la reputazione dei rammolliti (Bashir è dentista e ha conquistato il titolo con molti anni di studi a Londra), si sono rivelati in effetti in questi mesi degni eredi del Leone: la scelta di spianare Hama è del resto un perfetto omaggio a lui, il papà. Fu Assad padre infatti, nel 1982, il primo ad avere l’idea di radere al suolo, novello Attila, la città di Hama, che aveva osato ribellarsi, per farne il monumento …

"Quelli che amano il lavoro", di Bruno Ugolini

È uno dei testi che sono stati letti durante un’iniziativa della Cgil «Un treno in marcia per il Lavoro», svoltasi lo scorso aprile in Umbria. E’ apparso su www.precarietainformata.it. L’autore, Andrea Panfili lavora presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia e si è ispirato al duo Fazio-Saviano. Eccolo dunque recitare. Sono parole che fanno a pugni con la diffusa immagine del “fannullone” e descrivono insieme la complessità e difficoltà del lavoro, nonché le deficienze della macchina pubblica. : «Vado via perché devo considerare i pazienti come dei numeri / Resto perché il sorriso di una persona ripaga la fatica di una giornata di lavoro / Vado via perché i carichi di lavoro aumentano di giorno in giorno / Vado via perché gli orari sono sempre più massacranti / vado via perché sento tanto parlare di equipe, ma spesso lavoro da solo / Resto perché so che le mie fatiche ed il mio tempo sono impiegate per aiutare /Vado via perché quando chiedo al Caposala di prendere un giorno di ferie, lui mi risponde che non c’è personale …

"Un patto non dirada la nebbia", di Bill Emmott

L’ accordo quadro sulla manovra fiscale concordato ieri tra democratici e repubblicani al Congresso degli Stati Uniti e la Casa Bianca all’altro capo di Pennsylvania Avenue, non è un granché e non è nemmeno di ampio respiro. Ma quanto meno è un accordo, e assumendo che sia accettato dal Congresso durante i prossimi due giorni eviterebbe alle finanze pubbliche una crisi del tutto superflua, potenzialmente in grado di innescare una nuova crisi finanziaria globale. Anche così, non è la fine della storia, non a lungo termine. Il direttore di una rivista italiana di recente mi ha chiesto cosa pensassi circa la differenza tra la crisi monetaria dell’Europa e quella dell’America, dicendomi che a suo avviso l’America ha il grande vantaggio di avere un sistema presidenziale. Spero che non lo pensi adesso, ma in ogni caso davvero dovrebbe prestare maggiore attenzione alla Costituzione americana. Perché questo dibattito farsesco sul tetto del debito è tutta colpa dei padri fondatori: Jefferson, Washington e gli altri. Hanno progettato la costituzione americana, con tutti i suoi pesi e contrappesi, espressamente …