Mese: Agosto 2011

Riforma Gelmini: l'Italia dei tagli – Festa de L'Unita a Torriana di Serravalle a Po (MN)

In collaborazione con Giovani Democratici di Mantova, presso la Festa de L’Unita a Torriana di Serravalle a Po (MN), giovedì 4 agosto 2011 alle ore 21, si svolgerà un incontro pubblico sul sistema universtario dal titolo “Riforma Gelmini: l’Italia dei tagli”. Intervengono: On. Manuela Ghizzoni Capogruppo PD per la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati Francesca Zaltieri Assessore provinciale alla pubblica istruzione Coordina Beatrice Benaglia, GD di Mantova

"La diserzione del 2 agosto" di Vittorio Emiliani

Non è ancora certo se il presidente Berlusconi si presenterà alla Camera – come chiedono le opposizioni – per parlare della crisi angosciosa in cui siamo impantanati e per la quale una trentina di sigle imprenditoriali e sindacali reclamano una politica vera. Sarebbe grave se non ci andasse. È gravissimo però che abbia già deciso di non inviare alcun rappresentante del governo alla commemorazione del 31° anniversario della strage fascista alla stazione ferroviaria di Bologna. Tre giorni fa, la neo-ministro dei Rapporti con l’Europa, la bolognese Anna Maria Bernini, ha annunciato la latitanza, per il secondo anno, dell’esecutivo. Con parole che sanno di compitino: la cerimonia è stata negli anni scorsi «palcoscenico di insulti molto politici e poco commemorativi», «momento più che di riflessione comune, di propaganda di parte» e via banalizzando. In realtà Berlusconi ha ormai paura di tutto. Paura di esporsi al dibattito parlamentare dove pone sempre e comunque la fiducia. Paura di comparire sulle piazze. Paura di sostituire Tremonti, che pure gli è sgradito e ingombrante. Paura della democrazia che è confronto, …

"Bari, la rivolta dei rifugiati: scontri e feriti. Lampedusa, barcone con 25 migranti già morti", da unità.it

Scontri a Bari tra alcuni richiedenti asilo e le forze dell’ordine a Bari dopo la protesta inscenata questa mattina dagli immigrati che hanno bloccato la tangenziale e la line aferroviaria Bari-Foggia con pesanti ripercussioni sulla circvolazione. A quanto si è appreso, sono circa 150 gli immigrati che hanno partecipato ai blocchi. La polizia avrebbe utilizzato anche idranti per disperdere i manifestanti. Da almeno due mesi si registrano proteste e tenzioni all’interno del Cara, il centro di accoglienza per i richiedenti asilo di Bari Polese che ospita oltre 1.200 immigrati, prevalentemente provenienti dal Nord Africa. «Vogliamo i documenti»: così Mohamed, uno degli immigrati che partecipa alla protesta, ha risposto alla domanda di un cronista dell’emittente Telenorba che gli chiedeva i motivi della manifestazione degenerata in scontri. Mohamed ha aggiunto di essere ospite del Cara di Bari da sette mesi e di non sapere ancora nulla della sua richiesta di asilo. «Se abbiamo i documenti lasciamo la barricata» ha aggiunto un altro manifestante. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa e utilizzando anche gas lacrimogeni, hanno costretto i …

"Camera e Senato, battaglia sui risparmi", di Giovanna Casadio

Pd all´attacco: Palazzo Madama paga ancora personale “ereditato” da Dc e Psi. Entro domani voto sui bilanci. A Montecitorio dismessi altri uffici. La Finocchiaro propone l´impegno a varare una stretta-bis alla ripresa d´autunno Sette sono ereditati dal defunto Psi, due dal Msi, uno dal Pli, e poi ancora quattro sono gli assunti al Senato quando c´era il gruppo di Rifondazione, tre provengono dal gruppo dei Verdi e due sono sopravvissuti alla Democrazia cristiana. Certo, non è facile abbattere la scure dei “tagli” sui posti di lavoro, ma il pd Pietro Ichino dice che l´operazione-trasparenza va fatta anche su questi, sugli “ereditati”, lavoratori cioè «in soprannumero sostanziale», in parte inutilizzati, sopravvissuti a gruppi e partiti scomparsi da Palazzo Madama e che però continuano a pesare su quel bilancio. Anzi. I costi per il personale dei gruppi («Voce di bilancio già anomala, dal momento che c´è quella per il funzionamento dei gruppi», fa notare il senatore Ichino) sono lievitati di un milione di euro circa: da 12,96 milioni a 14,05. E quindi, sulla «eredità dei partiti defunti» …

"Crisi, proposta Bersani-Casini. Il sì di Confindustria e sindacati", di Roberto Brunelli

Di fronte al «governo che non c’è», Bersani e Casini propongono un incontro con le parti sociali per affrontare il dilagare della crisi. Intanto il Terzo Polo rilancia l’ipotesi di un governo di unità nazionale. Finora l’obiettivo era stanare il «governo che non c’è». Obbligarlo a presentarsi alle Camere. Spingere l’esecutivo a dichiarare quel che intende fare di fronte alla sfiducia dei mercati, al crollo di credibilità dell’Italia, al dilagare della crisi. Insistere nel chiedere di rispondere all’inedito appello di Confindustria, sindacati, cooperative e banche per cambiare drasticamente passo sull’orlo dell’abisso economico. Ma ieri, di fronte allo straordinario e perdurante silenzio di Silvio Berlusconi e con premier, ministri, sottosegretari intenti a partire per le ferie, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno deciso per un’accelerazione netta. Con una nota, il segretario del Pd e il leader dell’Udc hanno annunciato di aver «preso contatto con i rappresentanti delle forze sociali che nei giorni scorsi hannochiesto un patto per la crescita dell’Italia», proponendo a queste un incontro «con tutte le forze parlamentari di opposizione per discutere …

Intervista a Dario Franceschini: «Per ricostruire questo Paese serve un’alleanza larga», di Simone Collini

Il capogruppo Pd alla Camera «È un’operazione titanica e avremo bisogno di tutti per gestire una legislatura di transizione. È pericoloso pensare di aver già vinto. Potremmo ritrovarci con Berlusconi al Quirinale» L’esperienza di Area democratica, partita con le primarie, sta dimostrando che si può evitare la distorsione del fenomeno correntizio, che provoca soltanto danni quando le componenti sono legate a persone e diventano strumenti di lotta interni, e che si può invece accettare l’idea che un grande partito non identitario come il nostro non deve temere la vivacità di idee e contenuti». Dario Franceschini ha appena chiuso i quattro giorni di convegno organizzati ad Amalfi da Area democratica. Il capogruppo del Pd alla Camera è soddisfatto, di questa iniziativa e del contributo dato al partito. «Con Areadem abbiamo anche dimostrato che ci può essere gestione unitaria senza rinunciare ad offrire idee al partito». Avete offerto alle altre forze di opposizione l’ipotesi di un’ampia alleanza, ma la risposta è stata no… «Il dibattito con Vendola ha dimostrato che se un grande partito ha la responsabilità …

"La deriva del partito personale", di Ilvo Diamanti

Il modello ‘Berlusconi’ ha incarnato il modo di fare politica nella Seconda Repubblica: il leader crea il partito e gli fornisce un senso. Come hanno fatto anche in parte la Lega, l’Idv, Sel e il Terzo polo. Ma ora lo Stato, diventato di fatto presidenziale, si trova di fronte a un futuro senza leader e senza partiti LA SECONDA Repubblica è ormai alla fine. Vent’anni dopo l’avvio, arranca faticosamente. Insieme agli attori che hanno contribuito a fondarla e a plasmarla. Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, per primi. In particolare, appare logoro il modello berlusconiano, imperniato sulla personalizzazione iperbolica del partito e del governo. Enfatizzata dall’uso dei media. La Seconda Repubblica: ruota intorno al partito di Berlusconi. “Personale” e non personalizzato. Perché, a differenza di quel che avviene nelle altre democrazie occidentali, il partito non agisce come una macchina per selezionare e sostenere il leader. Viceversa, è il leader a creare il partito. A fornirgli regole e valori. Identità e organizzazione. Un “partito personale”, riassunto nel corpo del Capo (come ha precisato Mauro Calise nella nuova …