Mese: Agosto 2011

"Milano in picchiata: minimo storico dal 2009", da www.unita.it

Dopo un avvio di seduta brillante Piazza Affari annulla i guadagni e si rimette in scia all’andamento della settimana girando in negativo. E ora si accentua il calo con l’indice Ftse Mib a 16.590 punti (-2,44%), si viaggia sui minimi dei 28 mesi. Sopratutto, spiegano nelle sale operative, rispetto ai minimi del febbraio 2009 siamo sopra di appena il 20-25%. Piazza Affari è la peggiore in Europa, mentre le altre borse contengono le perdite. «Poi c’e il bund tedesco che aveva aperto in calo, ora è ripartito al rialzo, se non si inverte la tendenza potrebbe arrivare una nuova ondata di vendite anche sui btp», spiega un trader. Giù ciclici, energia e banche: tenaris -11%, fiat industrial -5,81%, pirelli -4,94%, saipem -4,74%, fiat -4,10%, unicredit -4,27%, ubi banca -2,28%, mps -1,98%, intesa sanpaolo -1,53%, banco popolare -1,72%, bpm -1,64%. Avvio positivo per le altre Borse europee che vengono da sette sedute di calo nelle ultime otto giornate di contrattazioni: l’indice Stxe 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cresce …

"Un marziano a Roma. Ora la vendetta dei mercati?", di Francesco Lo Sardo

La Borsa arretra ancora. Marchionne: altrove il premier si sarebbe dimesso Sotto il cerone niente. Uno sfrontato inno all’immobilismo, persino al di sotto delle più pessimistiche aspettative. Niente nuove misure per la crescita, niente accelerazione sui tempi di intervento a riduzione del debito, niente liberalizzazioni, niente di niente. «Il governo governa. Il paese è politicamente ed economicamente solido. I nostri fondamentali vanno bene. Sono i mercati che non capiscono». E adesso si salvi chi può. In un’atmosfera surreale, col parlamento pronto ad andare in vacanza mentre si rincorrono i rumors di un assalto dei fondi internazionali che si scatenerebbe sull’Italia entro metà agosto e le voci non smentite di un consiglio dei ministri d’emergenza per tentare di fronteggiare la catastrofe, Berlusconi ieri ha messo in scena uno show disarmante: per un verso s’é definitivamente smaterializzato nel vuoto pneumatico di un discorso all’insegna della più inconcludente continuità, dall’altro ha ribadito di voler restare in sella fino al 2013. Frattini assiso a destra che si tiene su la testa a mezzo del dito indice piantato sotto il …

Bersani: "Facciano un passo indietro. E' necessaria una vera discontinuità"

L’intervento del segretario PD alla Camera in occasione dell’informativa del governo sulla crisi economica Clicca qui per vedere il vio dell’intervento. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, o lei ha sbagliato discorso o ha sbagliato Parlamento. Siamo in Italia e non si può descrivere la nostra situazione con i tratti di un cielo azzurro con qualche nuvola, che adesso spazziamo via facilmente. Credo che l’unico merito del suo discorso sia stato quello di essere stato fatto a mercati chiusi, francamente. Mi ha impaurito il discorso di Alfano, perché non credo che ci sia più consentito, a proposito dei reciproci ruoli, di stare nella genericità. Avrei molti motivi di polemica riguardo alle cose che ha detto il Presidente, al modo in cui siamo stati trattati in questi tre anni a proposito delle proposte che non avremmo avanzato, alla sufficienza, all’arroganza. Ma voglio far forza a me stesso e non farò nessuna polemica, e quel che dovevo fare l’ho già fatto. Attualmente, ho un altro tono rispetto a quello del Presidente del Consiglio: o sono su Marte …

"Il Cavaliere senza benzina", di Massimo Gramellini

Ormai non è nemmeno un problema politico. È un problema energetico. Nel momento meno adatto per lui, ma soprattutto per noi, Silvio Berlusconi ha esaurito la benzina. Non seduce e non indigna più. Annoia. Altro che nuovo predellino, questo è il discorso della sedia a dondolo: mancano soltanto la coperta sulle ginocchia e la papalina in testa. Purtroppo non sarebbe ora di andare a dormire, ma di svegliarsi e combattere. E invece non una parola d’ordine, un colpo di barra, un guizzo liberale. Il presidentetisana è completamente fuori contesto. Come se, sul cadavere di Cesare, Marcantonio avesse discettato sommessamente sulla stabilità del governo o, sotto le bombe naziste, Churchill avesse promesso agli inglesi un comitato interministeriale. Eppure speriamo che i mercati internazionali si limitino a leggerlo. Perché se per disgrazia vedranno anche le immagini, l’effetto sulle Borse potrebbe essere ancora più deprimente.

"Il cavaliere e i mercati tra Scilla e Cariddi", di Eugenio Scalfari

IL TOPOLINO partorito dalla montagna è estremamente gracile: sette miliardi e mezzo fuoriusciti dal Fas, il salvadanaio che avrebbe dovuto sostenere le Regioni meridionali e che è stato più volte manomesso e ridotto al lumicino dal ministro dell’Economia. Con sette miliardi e mezzo non si va lontano, tanto più che ci vorranno parecchi mesi per aprire i cantieri e assumere la manodopera necessaria. Ma ciò che rende grottesca questa trovata, la sola che ha dato un minimo di concretezza a quel discorso, è l’elenco delle opere e la loro tempistica. Nell’elenco appare niente meno che il completamento dell’autostrada e della ferrovia nel tratto Napoli-Salerno-Reggio. Sono trent’anni che se ne parla e ogni volta i governi l’hanno dato per fatto ma è ancora lì. Un Parlamento serio avrebbe dovuto seppellire con un’omerica risata quest’opera pubblica ballerina. E un’altra nello stesso elenco, da Bari a Napoli. Il presidente del Consiglio, presentando il topino, ha ricordato che quelle opere erano già state proposte dal governo alla Fiera di Bari dell’anno scorso. Fino a ieri erano finite non si …

"Parole in libertà", di Tito Boeri

Forse Berlusconi avrebbe fatto meglio a non parlare. In questi frangenti i discorsi vuoti sono peggio dei non discorsi. Aveva chiesto di parlare a mercati chiusi nutrendo l´aspettativa di annunci importanti, di segnali di svolta nelle politiche se non nelle persone. Ma questa volta non sono arrivati neanche gli annunci. Solo vuoti richiami alle parti sociali, l´ennesimo accenno al nuovo statuto dei lavori, di cui il ministro Sacconi parla da almeno sette anni senza aver mai presentato un progetto, e un vaghissimo riferimento a fusioni e aggregazioni di enti pubblici. Due conti possono essere utili per capire il pericolo che stiamo correndo. Ieri lo spread fra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi era salito fino a 400 punti base: sul mercato si chiedevano rendimenti del 6,25 per cento per acquistare i nostri titoli di Stato, mentre i Bund alla stessa scadenza venivano comprati a poco più del 2,35 per cento. Per fortuna non dobbiamo pagare da subito questi interessi sul totale del nostro debito pubblico, ma solo sulle nuove emissioni e i nostri titoli …

"La formula che scova il nepotismo all’Università", di Lorenzo Salvia

Marie Curie vinse il Nobel insieme al marito Pierre, e qualche anno dopo lo stesso premio andò alla loro figlia Irene, sempre con il consorte. In famiglia il talento era di casa. Non sempre accade lo stesso dietro quei cognomi che, a scorrere la rubrica telefonica delle università italiane, si ripetono pagina dopo pagina. «Measuring nepotism: the case of italian academia» è il titolo della ricerca di Stefano Allesina, cervello in fuga che da Carpi è volato a Chicago, dove si occupa di modelli matematici applicati all’ecologia. Misurare il nepotismo, calcolare il peso dei baroni. D’accordo, ma come? Spulciando la banca dati del ministero dell’Istruzione, questo ricercatore di 35 anni ha controllato quante volte lo stesso cognome si ripete dentro le nostre 94 università. Un lavoro lungo ma in fondo semplice, «statisticamente rozzo» come spiega lui stesso al telefono. Perché avere lo stesso cognome non vuol dire per forza essere parenti, visto che ci possono essere casi di omonimia. E perché le vie del nepotismo sono infinite, con la possibilità di concedere la spintarella ad …