Mese: Agosto 2011

Fantastico Berlusconi: nessuno nega la crisi. Tranne io

Per anni Berlusconi nega l’evidenza della crisi economica. Davanti all’evidenza però, anche lui deve ammettere: “Nessuno nega la crisi”. Il Pd sono tre anni che, inascoltato, mette in evidenza la gravità della situazione. Per vedere il video e ascolatre le bugie di Berlusconi sulla crisi economica, negata per anni: clicca qui da www.youdem.it

Crisi: da parte del governo drammatica sottovalutazione della situazione del Paese

Incontro tra le parti sociali, le opposizioni e il governo. Bersani: “Il Pd ha le sue proposte e si mette a disposizione di qualsiasi cosa sia utile al Paese” “La Crisi è grave, basta con le scappatoie”, è questo il richiamo che le parti sociali hanno rivolto oggi al governo nel corso dell’incontro collegiale sull’emergenza economica che gli imprenditori, i banchieri e le organizzazioni sindacali hanno avuto a Palazzo Chigi con Silvio Berlusconi. “Le riforme vanno fatte ora non a settembre”, hanno aggiunto i rappresentanti delle forze sociali . Il premier conta invece di portare un documento del governo in Parlamento a settembre. Dopo l’incontro con il governo, la delegazione degli imprenditori, dei banchieri e dei sindacalisti ha incontrato tutte le opposizioni parlamentari, Pd, Udc, Fli, Api, Idv presso la sala delle colonne, a Montecitorio. Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, ha illustrato il documento comune predisposto dalle forze sociali, per far uscire il Paese dalle difficoltà. Il Segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha illustrato le proposte del Pd, rilevando la forte sintonia con il …

"La lunga notte dopo gli esami", di Marina Boscaino

Profluvio di notizie e interesse per una settimana circa. Poi, passati gli scritti, oblio, fino al prossimo anno. L’esame di Stato si è concluso da pochi giorni. Chiuso negli scatoloni, come il presepe dopo l’Epifania. È la tecnica migliore per annullare un’occasione di potenziale riflessione e determinazione di strategie alternative. L’esame non è solo la fine di un percorso per mezzo milione di ragazzi ogni anno, ma l’interfaccia di una scuola che celebra le sue contraddizioni. Se il tormentone dell’era Gelmini-Brunetta – la valutazione – fosse davvero un’urgenza costruttiva, si farebbe tesoro delle evidenze che emergono. Invece, le restrittive novità introdotte quest’anno hanno solo reso la prova frustrante per molti dei ragazzi più meritevoli, senza fare dell’esame un test più confacente a ciò che la scuola è. Le risposte di Gelmini per arginare la caterva di 100 e lode di alcune scuole del Sud Italia hanno di fatto interdetto quella votazione a ragazzi seri, dal curriculum ineccepibile, in possesso di voti superiori all’8 per tutto il triennio e del massimo dei crediti scolastici, se “rei” …

"Quella scuola degli immigrati cancellata", di Giuseppe Caliceti

per volere di un ministro che parla a vanvera di premiare il merito questa scuola primaria di eccellenza sarà chiusa C’era una volta – e c’è ancora – un’ottima scuola primaria statale. Il ministro Gelmini, che si riempie sempre a vanvera la bocca dicendo che vuole premiare il merito e poi fa l’esatto opposto – vuole chiuderla. Ma andiamo con ordine. Milano, Via Paravia, quartiere San Siro, da tempo è diviso in due: da una parte la Milano benestante, dall’altra quella degli immigrati. Scuola statale “Lombardo Radice”: la più multietnica d’Italia. Da sempre un luogo di incontro. Negli anni Sessanta e Settanta, fra bambini milanesi e bambini napoletani. Oggi tra bambini italiani e bambini stranieri di diverse nazionalità. I genitori e i docenti ne sono entusiasti. E la scuola in passato è stata ritenuta un modello riuscito di integrazione: più volte è stata premiata dalla Regione. Eppure, per volere di un ministro che parla a vanvera di premiare il merito anche se è impegnata a fare l’esatto contrario – ricordiamoci che la scuola primaria italiana …

"Il giudice: è legittimo rifiutare le cure. Lite sul biotestamento", di Mario Pappagallo

Ha chiesto al giudice il permesso di non essere sottoposta a trattamenti salvavita, in caso di necessità, e il magistrato l’ha accontentata. Torna alla mente il primo caso di Modena (per la prima volta in Italia, il 5 novembre 2008, un tribunale emette un decreto di nomina di amministratore di sostegno in favore di un paziente qualora questo, in un futuro, fosse stato incapace di intendere e di volere). Di nuovo i giudici che applicano Costituzione e Convenzione di Oviedo. Di nuovo i politici parlano dell’indispensabilità di una legge, ormai al traguardo dopo quasi 17 anni di discussioni. Di nuovo polemiche e clamore nell’opinione pubblica. Protagonista una malata di 48 anni, testimone di Geova, che dal giudice tutelare di Treviso Clarice di Tullio ha ricevuto il permesso, e con lei il marito, di non utilizzare farmaci e trattamenti salvavita. Che cosa ha detto la donna al giudice? «Non voglio che la mia vita venga prolungata— è la volontà espressa dalla testimone di Geova— se i medici sono ragionevolmente certi che le mie condizioni sono senza …

"I diritti individuali e la Lega", di Nadia Urbinati

Liberare le donne dal burqa e intanto legittimare la discriminazione di chi non rientra nella “normalità” eterosessuale: questo è il confuso messaggio che ci viene dai nostri leader politici, incapaci a quanto pare di coniugare libertà e eguaglianza dei diritti. È passato purtroppo inosservata la recente lezione del leader della Lega Nord sui limiti dei diritti individuali e del rispetto della persona, un esempio di quanto difficile sia per la cultura del conservatorismo comunitario accettare il pluralismo. In un recente comizio a Salsomaggiore Terme, concluso con la promessa che la cittadina emiliana ospiterà il concorso di Miss Padania, il Senatore Umberto Bossi ha colto l´occasione per picchettare il confine tra “persone normali” e “gli altri”. Con la stessa autorità con la quale ha dato la benedizione alla sfilata delle giovani padane, ha discettato su che cosa è giusto che gli italiani pensino dell´omosessualità, rivendicando come una vittoria di civiltà lo stop all´aggravante di omofobia nei casi di violenza imposto dal Parlamento una decina di giorni fa. Le parole con le quali ha messo il sigillo …

"Le parti sociali: «Momento grave, no a scappatoie». Ma il premier parla di intercettazioni", da www.unita.it

«Il momento è grave: va affrontato con la massima determinazione senza cercare scuse o scappatoie». È il forte richiamo di imprese e sindacati al governo scritto nero su bianco nel documento comune con 6 priorità per la crescita presentato all’esecutivo al tavolo a palazzo Chigi. Le parti sociali sono quindi pronte a fare la loro parte per affrontare la grave crisi economica in atto, ma il governo deve prendere in mano la situazione e mettere in salvo il Paese dai rischi. «Per parte nostra – sostengono – siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità che la situazione richiede. Ma è il governo che deve prendere in mano il timone della politica economica e assumersi l`onere e la responsabilità di farci uscire da questa situazione». La gravità del momento, proseguono, «non consente pause». È quindi necessario convocare un Consiglio dei ministri straordinario per adottare misure urgenti per il rilancio dell’economia. «Noi siamo a disposizione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Riteniamo che – dicono – il Consiglio dei ministri debba assumere decisioni rapidamente e sottoporle …