Mese: Agosto 2011

"Pd pronto al confronto su cinque priorità", lettera di Pier Luigi Bersani a Il Sole 24 Ore

Gentile direttore, il mondo intero sta attraversando una crisi grave. Sono coinvolti gli Usa, l’Europa e anche i nuovi Paesi industrializzati. Non possiamo dimenticare tuttavia che noi abbiamo problemi strutturali con i quali l’Italia non fa’ i conti ormai da tempo. Partiamo da un punto di analisi, finalmente dopo tre anni! Il nostro problema non è solo di conti pubblici. Il nostro problema è nell’economia reale: recuperare produttività e crescita, rimontare una contrazione del Pil senza paragoni nella storia economica del Paese e senza paragoni in Europa, leggere fino in fondo il significato strutturale dell’andamento della bilancia commerciale. Da lì si parte con le cose da fare. Per noi, ci sono cinque cose da fare prima di ogni altra. 1. Riforma della Pubblica amministrazione con obiettivi di semplificazione, di risparmio, di efficienza su un arco di temi che va dalle istituzioni alle strutture amministrative, alle autorizzazioni, alle società pubbliche fino alla giustizia civile, passando per i costi della politica. 2.Riforma fiscale con obiettivi stringenti di recupero dell’evasione e di spostamento del carico dalla produzione alla …

"Immigrati, 100 corpi in mare. Nave Nato rifiuta i soccorsi", di Francesco Viviano

Barcone in avaria in acque libiche. La Nato non interviene: in duecento salvati dagli italiani Dall´alto dell´elicottero della Guardia Costiera la scena che si presenta è apocalittica. Duecento uomini, donne e bambini su un barcone in avaria che chiedono aiuto. Sono disperati, allo stremo, senza cibo ed acqua da almeno cinque giorni. Il racconto dei sopravvissuti: “I cadaveri gettati perché in stato di putrefazione” Hanno visto morire un centinaio di compagni di viaggio che sono stati buttati in mare perché i loro cadaveri erano già in putrefazione. E quando il velivolo sta proprio sopra il barcone e cala il cestello nel tentativo di recuperare un paio di quei dannati scoppia l´inferno. «A decine di sono aggrappati al cestello, eravamo in difficoltà con l´elicottero, non potevamo sollevarlo perché forse li avremmo ammazzati. Non avevamo scelta, si aggrappavano l´uno all´altro per tentare di salire. Ma non era possibile e allora, sia pure con grande disperazione e dolore, abbiamo mollato il gancio e siamo rimasti ancora in volo lì vicino in attesa che arrivassero le motovedette della nostra …

"Il diritto negato", di Chiara Saraceno

La decisione della signora di Treviso, malata di sclerosi multipla, di rivolgersi ad un giudice per nominare suo marito “amministratore di sostegno”, ovvero persona incaricata di far valere le sue volontà circa il rifiuto di trasfusioni di sangue e alimentazione forzata allorché lei non potrà più farlo direttamente, evidenzia non solo la drammaticità, ma la intima contraddizione delle norme sul testamento biologico di recente approvate dal senato e in attesa di approvazione alla Camera. Una contraddizione che inconsapevolmente hanno esplicitato anche il ministro Sacconi e la sottosegretaria Roccella nel loro tentativo di sminuire la portata della pronuncia positiva del tribunale di Treviso. Affermano, infatti, il ministro e la sottosegretaria che una persona in grado di intendere e volere, e aggiungo io, di agire di conseguenza, può liberamente rifiutare non solo ogni cura, ma anche di nutrirsi. Può andarsene dall´ospedale, staccarsi dalle macchine, rifiutare medicine e interventi chirurgici, smettere di mangiare e bere. Tra l´altro, il lento lasciarsi morire di fame è un mezzo più o meno consapevolmente scelto da molti grandi anziani stanchi di vivere, …

"Assunzione per 67mila precari ma sottopagati", di Roberto Ciccarelli

Domenico Pantaleo, segretario della FLC CGIL, che ha deciso di sospendere la firma dell’accordo. «Vogliamo essere certi che al sacrificio dei lavoratori corrisponda una contropartita altrettanto seria: stabilizzazioni certe, garanzia che tutti i posti vacanti e disponibili siano assegnati ai precari e transitorietà del taglio in busta paga». L’accordo per l’assunzione di 67 mila precari sottoscritto ieri all’Aran da Cisl, Uil, Snals, Gilda, ma non dalla Cgil, aprirà una nuova epoca nella scuola. D’ora in poi i docenti che avranno avuto la fortuna di restare nelle classi per più di un anno, e con loro il personale amministrativo che collabora alla loro gestione, dovranno rinunciare a una parte significativa del loro stipendio. La truffa del pacchetto assunzioni è stata confezionata in fretta e furia nelle ultime due settimane. Prima c’è stata una pre-intesa tra i sindacati, poi l’approvazione in consiglio dei ministri e la registrazione dell’intesa presso la Corte dei Conti. Il tutto è stato benedetto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, i cui buoni uffici hanno accelerato i tempi di una decisione …

Letta: "Un nuovo governo entro Ferragosto. Il Pd è pronto", intervista a Enrico Letta di Maria Zegarelli

E stata la giornata più drammatica che l’Italia abbia`vissuto negli ultimi anni. La giornata in cui si è definitivamente chiarito che non è un’ossessione delle opposizioni ma un fatto che ormai ha assunto carattere europeo: le dimissioni di Silvio Berlusconi sono diventate la priorità per il Paese». Enrico Letta, vicesegretario Pd, a conclusione di un giovedì nero per le borse europee e per quella italiana ancora di più, traccia la linea da cui ripartire. C’è bisogno di un nuovo governo. Subito, entro ferragosto, «un Super Ciampi» perché oggi, spiega, l’Italia rischia come mai prima. Le borse vanno in tilt, Milano più delle altre. Che cosa sta succedendo? «Quello che è accaduto alle borse è strettamente legato al discorso del premier dell’altro giorno alle Camere. Il tonfo italiano in borsa, si parla di un meno 6% e le borse europee in difficoltà dimostrano come il problema Berlusconi abbia ormai assunto dimensioni che vanno oltre il nostro Paese. Sarei davvero curioso di sapere se Angelino Alfano è ancora convinto che i governi non li fanno i mercati». …

"La vendetta dei mercati", di Gianni Del Vecchio

Trichet vuole le riforme, intanto la Borsa segna il record negativo. «Soltanto gli organi di informazione hanno messo in campo una connessione tra il mio intervento al parlamento e il comportamento dei mercati. I mercati reagiscono per ragioni proprie che sono distanti sia dalla realtà economica che dalla politica. Sono figlio di un padre che aveva una grande esperienza, mi diceva della filosofia e delle ragioni che muovono le borse, che sono normalmente in contrasto con quelle che muovono l’economia. Ricordo una frase che diceva: le borse sono come un orologio rotto, due volte al giorno danno l’ora esatta ma per tutto il resto l’ora non è quella vera. Credo che questo tutti lo dovrebbero sapere». Silvio Berlusconi, parlando alle parti sociali ieri pomeriggio, come spesso gli capita ha detto una mezza verità e una bugia e mezza. La mezza verità riguarda la discrasia fra mercati finanziari ed economia reale. È un fatto consolidato che le borse seguano logiche diverse: i trader di solito cercano di anticipare il futuro e spesso si ritrovano a scommettere …

"L'imprenditore che non capisce l'azienda Italia", di Bill Emmott

La turbolenza dei mercati finanziari è tale da farci quasi dare ragione al presidente del Consiglio: l’Italia appare come la vittima di questa crisi, non come la sua causa. Perché in parte è vero: la crescita economica si sta indebolendo ovunque nel mondo ricco, l’America ha evitato il default del debito, ma solo attraverso un compromesso fragile e i governi della zona euro non sono riusciti a dare una soluzione esauriente al problema della Grecia, l’incapacità di rimborsare i propri debiti. Ma non siate troppo solidali con Silvio Berlusconi. L’Italia, o meglio il suo governo, ha la sua parte di colpa. Il presidente del Consiglio ha ricordato al Parlamento che lui è un uomo d’affari. Ma poi ha dimostrato di aver dimenticato ciò che un business di successo richiede: la conoscenza dei ricavi dell’azienda, il controllo dei suoi costi, e una gestione che abbia un piano strategico credibile. Nel suo attuale ramo d’impresa, e cioè il governo dell’Italia, egli non ha messo in opera nessuna di queste tre cose. Ecco perché l’Italia oggi è nell’occhio …