Mese: Agosto 2011

Crisi: Bersani: Tremonti dica chi paga in anticipo la manovra

Noi responsabili con le nostre proposte. Se non si risolve il problema politico, sarà uno sforzo inutile Se vuol conservare la manovra anticipandola, Tremonti non pensi di uscire dalle Commissioni parlamentari senza uscire dalle nebbie, senza dire cioè dove precisamente e a carico di chi e di che cosa intende ricavare decine di miliardi dall’assistenza e dalla manovra sul fisco e detrazioni. Ci dovrà anche dire quanto pagherà, di questa manovra, chi ha un reddito medio basso o chi ha bisogno dei servizi, e quanto pagherà chi ha redditi, patrimonio e ricchezza paragonabili, per fare solo un esempio, a quelli del Presidente del Consiglio. Dovrà anche dire se davvero dovremo affidare le speranze di crescita alla prospettiva filosofica di un nuovo art. 41 della Costituzione sulla libertà d’impresa o se finalmente non sia il caso di qualche scelta più concreta. Noi saremo nelle Commissioni con le nostre proposte sul controllo della spesa pubblica, sulle misure fiscali, sulla semplificazione delle strutture pubbliche, sulle liberalizzazioni e così via. Lo faremo responsabilmente ma tenendo ferma la nostra convinzione, …

"Il Governo diverso che serve all'Italia", di Giovanni Valentini

Non poteva durare più di qualche ora l´ennesimo bluff mediatico inscenato da Silvio Berlusconi con il discorso in Parlamento sulla politica economica. E infatti è stato subito messo allo scoperto dalla conferenza-stampa convocata ieri sera in tutta fretta dallo stesso presidente del Consiglio insieme al ministro Tremonti, nel disperato tentativo di placare il fermento dei mercati internazionali contro il nostro Paese. L´impasto di delusione, frustrazione e sarcasmo prodotto nei giorni scorsi dall´ultimo show del “grande comunicatore” dimostra definitivamente che oggi la gran parte degli italiani non si riconosce più nel carisma di un leader ridotto al rango di capocomico. Di fronte alla gravità della situazione economica, ripetutamente negata e occultata a dispetto della crisi globale, l´impotenza e l´incapacità di questo governo-fantasma risaltano ormai agli occhi di tutti: dalla Confindustria alle banche e ai sindacati. La sua inadeguatezza appare sempre più chiara e manifesta, sebbene l´informazione di regime – con in testa il Tg Uno, i giornali e i telegiornali domestici – si ostini a fornire quotidianamente agli italiani una rappresentazione falsa, distorta e rassicurante. È …

"La forza delle donne", di SeNonOraQuando

In questo periodo di gravissima difficoltà sentiamo la responsabilità di rivolgerci a tutti coloro che ricoprono funzioni istituzionali, in ogni ambito della vita sociale, politica, culturale, religiosa del nostro Paese. L’Italia ha un drammatico bisogno diun grande sforzo collettivo che riesca a trarla fuori dallo stato di crescente fragilità internazionale e di crisi istituzionale e politica che la blocca. Il movimento SeNonOraQuando è nato per difendere e riaffermare la dignità delle donne, ma si è consolidato, ampliato, diffuso perché abbiamo collegato la penosa condizione delle donne italiane al generale declino del Paese. Abbiamo detto che l’Italia non è un paese per donne perché non è stato riformato lo stato sociale, non lo si è reso produttivo. Nessuno dei governi e delle coalizioni governative che in questi due ultimi decenni si sono succeduti ha saputo o voluto adeguarlo alle straordinarie trasformazioni che hanno visto le donne protagoniste, ostacolando così significativamente un loro pieno accesso al mondo del lavoro. Come tutte le statistiche ci raccontano, le italiane vivono assai male e non godono pienamente dei diritti di …

"Specchietti per le allodole", di Tito Boeri

La notizia più positiva che ci è stata data nella conferenza stampa di Berlusconi e Tremonti è che la politica non andrà in vacanza questa estate. Sarebbe stata davvero una presa in giro concedere al Parlamento cinque settimane di ferie, di cui una in pellegrinaggio a Gerusalemme, nel mezzo di una crisi cosi grave. Come notato dall´Economist, se i politici italiani vogliono pregare, possono benissimo andare a San Pietro, con minimo dispendio di tempo. Avrà molto da lavorare il Parlamento questa estate. Speriamo per varare riforme vere. Non lo sono certo i provvedimenti improvvisati annunciati ieri sera in una conferenza stampa altrettanto improvvisata. Vediamoli uno per uno. L´unica vera decisione è quella d´anticipare di un anno, al 2013, l´obiettivo del pareggio di bilancio. Sarebbe stato meglio prendere questo impegno per il 2012 dato che l´insieme degli interventi sin qui varati dal governo prevede un aggiustamento molto contenuto per quell´anno e il 2013 è un anno elettorale, gestito a cavallo di due legislature. Ma, certo, è meglio anticipare anche di un solo anno piuttosto che niente. …

"Il Pd: «Sono irresponsabili»", di Maria Zegarelli

Duro il giudizio del Pd: «Anticipare la manovra senza modifiche provocherà una mattanza sociale». Più soft i centristi: «Recepite le nostre richieste sulle modifiche alla Carta». Di Pietro: «Occorrono cambiamenti» «Un segnale di discontinuità da cui emerge maggior senso di responsabilità», secondo Italo Bocchino che parla a nome di Fli per commentare l’improvvisa conferenza stampa di Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti e Gianni Letta. Anche dall’Udc di Casini e dall’Api di Rutelli arrivano parziali crediti e riconoscimento per aver avviato già ora ad agosto l’iter dell’«inserimento in Costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio». Entrambi, però, rilanciano la commissione bicamerale per la crescita, con maggioranza, opposizioni e parti sociali, questo sarebbe il vero segnale di apertura. Diametralmente opposto, bocciatura senza appello, il giudizio che arriva dal Nazareno ai quattro «pilastri» su cui il ministro dell’Economia poggia quella che dovrebbe essere la svolta italiana, la risposta alla crisi profonda in cui sta precipitando il Paese. Una retromarcia clamorosa che si consuma in 48 ore: si passa da un Berlusconi che garantisce nessun ritocco ai tempi della manovra, che …

"Anticipare questa manovra significa uccidere il Paese", di Bianca Di Giovanni

Intervista a Susanna Camusso. Il leader Cgil «Circa 24 miliardi reperiti eliminando gli sgravi per il lavoro e per la famiglia. Ai grandi patrimoni non si chiede nulla. È inaccettabile» Con questo governo, con questa manovra, non è possibile nessun patto sociale. Altro che coesione: loro fanno pagare sempre gli stessi e romponol’equilibrio sociale. Accade anche con l’ultima manovra, che noi non chiediamo affatto di anticipare, ma di cambiare ». Susanna Camusso smonta i troppo facili entusiasmi che qualche ministro (tipo Sacconi) ha espresso a margine dell’incontro del governo con le parti sociali. «Non ci hanno mostrato nessuna disconitnuità, anzi. Lo schema del governo è stato lo stesso di sempre». Per la leader Cgil c’è un’incapacità strutturale dell’esecutivo nell’affrontare la crisi mondiale: «Qualsiasi cosa facciano, sarebbero costretti ad ammettere che finora si sono sbagliati, cosa che non possono fare. Così stanno fermi». Intanto si diffondono voci di un intervento in pieno agosto e dopo qualche minuto piomba nello studio al quarto piano di Corso d’Italia la conferenza stampa del premier con il ministro del Tesoro. …

"Precari stabilizzati, il contratto «costa» fino a 4mila euro", di Claudio Tucci

Assunti tutti entro il 1° settembre. Ma con uno stipendio “congelato” per qualche anno e una perdita secca che, secondo le prime stime, può arrivare a 4mila euro. È quanto prevede il nuovo contratto nazionale di lavoro per assumere a tempo indeterminato nelle scuole 30.300 docenti e 36mila Ata precari, firmato ieri all’Aran da Cisl, Uil, Snals e Gilda. La Cgil per ora ha scelto di sospendere la firma, contraria, ha spiegato il segretario generale Domenico Pantaleo, alle penalizzazioni in busta paga contenute nell’accordo che “allungano” in modo strutturale il primo “gradone” stipendiale (che nella scuola consente la progressione economica per anzianità), portandolo da 0-2 anni a 0-8 anni. Con quali effetti? Che per esempio un docente precario neo assunto con 5 anni di pre-ruolo, col vecchio gradone, sarebbe scattato di fascia l’anno successivo (è previsto un anno di prova). documenti Mentre ora per effetto del contratto dovrà aspettare 3 anni e 4 mesi (gli anni di pre-ruolo infatti si conteggiano per intero i primi 4 e per due terzi per gli anni eccedenti). E …