Mese: Agosto 2011

"Precari: La doppia fregatura dell'anzianità bloccata", di Pippo Frisone

Il varo del piano triennale sulle assunzioni e il blocco delle anzianità per otto anni, hanno un riflesso anche sul contenzioso in atto. Le brutte sorprese per i precari della scuola non finiscono mai. Prima col collegato lavoro, poi col decreto sviluppo e per ultimo, con l’accordo Aran-Sindacati del 4 agosto. Questa volta l’assunzione in ruolo i precari la dovranno pagare a caro prezzo. Col blocco delle anzianità fino a 6 anni una maestra ci rimette 3.393 euro mentre un docente laureato della secondaria 7.722 euro. Si , perché l’accordo in deroga al CCNL firmato il 4 agosto, con l’astensione della Cgil, prevede per i neoassunti l’eliminazione del secondo gradone di anzianità 3-8, portando cosi il gradone iniziale dallo 0-2 attuale a 0-8. Per entrare nel ”nuovo” secondo gradone 9-14 , ad un precario occorrono almeno 11 anni , perché solo i primi 4 anni sono valutati per intero mentre gli altri 7 anni sono ridotti di 1/3 . L’anzianità media dei precari inseriti in graduatoria oscilla attorno ai sette anni per gli ATA e …

"Se si paralizza il motore del mondo", di Maurizio Ricci

Non è la tempesta finanziaria del 2008, ma il rischio che il mondo (a cominciare dalle due superpotenze Usa ed Europa) ricada in recessione, con qualche ombra anche di deflazione, è reale. Se accadrà, la responsabilità sarà ancora una volta dei politici, “colpevoli” di non aver tenuto sotto controllo una finanza ipertrofica tre anni fa e, ora, di non aver assecondato una politica di stimolo alla ripresa, comprimendo consumi e investimenti, in nome dell´austerità. La sorpresa maggiore di una giornata del tutto inaspettata, come quella di ieri, è che il messaggio paradossale che sembra venire dai mercati è completamente diverso da quello ascoltato nelle ultime settimane: non è stata l´angoscia dei debiti pubblici a scatenare il crollo sincronizzato delle borse. Al suo posto, dietro quella che il grosso degli operatori definisce «un´ondata di panico», c´è – nella definizione degli analisti di Morgan Stanley – una growth scare, la paura della mancata crescita, di una ricaduta nella recessione, che i dati sulla debolezza persistente delle economie occidentali fanno temere. La crisi del 2008 aveva avuto origine …

"L'università italiana: Nepotismo, eccellenze e niente risorse", di Pietro Greco

Tra i docenti di alcune università italiane, soprattutto del Sud, in alcune facoltà, soprattutto a medicina, a ingegneria e a giurisprudenza, c’è una frequenza statistica di alcuni cognomi così anomala da lasciar intendere criteri di selezione poco trasparenti, di tipo parentale. Spesso una famiglia copre intere filiere di cattedre. Lo sostiene Stefano Allesina, un giovane ricercatore italiano che lavora all’Università di Chicago, in un articolo pubblicato su PLoSONE,una rivista scientifica internazionale, dal titolo piuttosto significativo: «Una misura del nepotismo attraverso la distribuzione dei cognomi: il caso dell’Accademia italiana». Allesina ha compiuto un lavoro ottimo – ha analizzato la distribuzione dei cognomi di 61.340 docenti in 28 discipline e 94 università – perché ci aiuta a riflettere sui mali della nostra università. Uno dei quali è, certamente, il nepotismo. Ma il suo lavoro torna utile al Paese e non diventa strumento nelle mani dei demagoghi che vogliono la morte dell’università pubblica, se si tengono in conto tre importanti elementi. Primo: la statistica coglie un fenomeno generale,ma non fornisce valutazioni di merito. L’algoritmo di Allesina avrebbe considerato …

"I paesi contagiati dalle cattive idee", di Joseph E. Stiglitz

La Grande Recessione del 2008 si è tramutata nella Recessione dell´Atlantico del Nord: sono soprattutto Europa e Usa, non i mercati emergenti, a essersi impantanati in una palude di crescita lenta e disoccupazione alta. E sono l´Europa e l´America che stanno marciando, da sole e affiancate, verso l´epilogo di una maestosa débâcle. Lo scoppio di una bolla è stato seguito da imponenti misure di stimolo in stile keynesiano che hanno evitato una recessione più grave, ma hanno anche aperto grossi buchi nei conti degli Stati. La risposta – ingenti tagli alla spesa – garantisce in pratica che la disoccupazione resterà, forse ancora per anni, su livelli inaccettabilmente alti (un enorme spreco di risorse e un sovraccarico di sofferenze). L´Unione Europea si è finalmente impegnata ad aiutare gli Stati membri in difficoltà finanziarie. Non aveva scelta: con le turbolenze finanziarie che minacciavano di estendersi da Paesi piccoli come la Grecia e l´Irlanda a Paesi grandi come l´Italia e la Spagna, era sempre più a rischio l´esistenza stessa dell´euro. I leader europei si sono resi conto che …

"Sostegno col contagocce e classi sovraffollate: Esiste sempre il TAR", di Salvatore Nocera*

Niente remissività, nei confronti delle violazioni della qualità dell’inclusione scolastica, ma ricorso alle vie legali – ovvero ai Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) – sia per quanto riguarda le ore di sostegno in meno, sia in caso di classi sovraffollate. Un messaggio rivolto sia ai genitori che alle organizzazioni che li sostengono Ho letto qualche giorno fa in Superando l’intervento di Davide Del Duca, direttore della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, assai preoccupato per i tagli alle ore di sostegno all’inclusione scolastica e mi ha colpito il tono di rassegnazione dal quale era pervaso [tale testo è disponibile cliccando qui, N.d.R.]. MI permetto dunque di rammentare a tutti i genitori e alle organizzazioni che li sostengono che esiste un’importantissima Sentenza della Corte Costituzionale, la 80/10, che ha annullato una norma della Legge Finanziaria del 2007, proprio nella parte in cui essa non garantiva ore di sostegno didattico «secondo le effettive esigenze», di cui all’articolo 1, comma 605, lettera b della Legge 296/06. Pertanto, i genitori che ritengono non vengano rispettate le ore corrispondenti alle «effettive …

«Vogliono abbattere il Welfare. E giocare con la Costituzione», intervista a Rosy Bindi di Maria Zegarelli

Ci stanno facendo commissariare in un agosto terribile». E non perché «dobbiamo tornare a Roma e riaprire il Parlamento», il punto è «che tutto questo non serve, non è inserendo una modifica in Costituzione che si affronta una crisi economica di questa portata, non è in questo modo che spieghiamo all’Europa e ai mercati che l’Italia è un paese credibile». Rosy Bindi, presidente del partito Democratico, non è tra coloro, come Walter Veltroni e il Terzo Polo, che apprezzano l’annuncio delle modifiche degli articoli 41 e 81 della Carta costituzionale. Né è tra quanti pensano che il cambio di passo possa avvenire con questo governo e con questo presidente del Consiglio. «L’unica possibilità di avere la nostra collaborazione è quella di modificare profondamente la manovra introducendo le misure che abbiamo proposto noi, ma non lo faranno». Presidente, la sua sembra una chiusura di credito totale. Neanche questa emergenza senza precedenti può aprire uno spiraglio tra maggioranza e opposizione, considerato che Berlusconi non ci pensa proprio ad un passo indietro? «Berlusconi ha detto che non vuole …

"Negli atenei indici di merito da calibrare", di Francesco Favotto

Il sistema universitario italiano sta vivendo una fase di transizione effervescente fra downsizing e cambiamento. Di recente ha iniziato a operare l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), il cui primo documento su “Criteri e parametri per l’abilitazione nazionale” mostra la potenzialità della nuova istituzione e i rischi ai quali è esposta. Le due novità principali sono l’utilizzo della mediana per migliorare la selezione dei candidati e, specialmente, dei commissari di concorso (vengono reclutati i docenti che si trovano – per qualità scientifica – al di sopra della mediana, il valore centrale della graduatoria) nonché il ricorso a database internazionali con uso di indici bibliometrici. L’opzione internazionale è fuori discussione: studiosi che hanno ampliato a livello internazionale l’arena conoscitiva in cui operano, anche studiando temi o applicando metodologie nazionali o locali, hanno maggiori probabilità di essere studiosi di qualità e formatori di capitale umano avanzato. Anche l’adozione della mediana e degli indici è interessante: quale soggetto valutatore non cerca un modo sintetico, efficace, non discutibile, un voto (o un indice) per …