Mese: Agosto 2011

"L'impotenza di un sistema fragile" di Bill Emmott

Non ci penserà molto spesso ma tornando a casa in anticipo dal suo soggiorno italiano per farsi carico dell’emergenza, il premier britannico, David Cameron, deve aver pregato di trovare il classico tempo dell’estate inglese: pioggia, preferibilmente scrosciante. Perché la sensazione dominante nel governo e nelle forze di polizia è l’impotenza di fronte all’improvviso scoppio di disordini e illegalità nelle principali città della Gran Bretagna. È tanto difficile spiegare queste sommosse, quanto sarà per David Cameron venirne a capo. Solo la pioggia sembra in grado di poterle spegnere in fretta. Le spiegazioni svaniscono rapidamente per diventare mere descrizioni. Ciò che è scioccante a proposito degli eventi che si sono sviluppati negli ultimi quattro giorni è aver dimostrato ai cittadini britannici quanto vicino alla superficie della società ci siano violenza, disprezzo per la legge e addirittura disprezzo per le comunità locali. Proprio come in Francia nel novembre 2005 quando le rivolte si diffusero e durarono per settimane, non c’è alcuna ragione evidente per cui gli scontri siano cominciati ora, e quindi nessuna risposta plausibile alla domanda su …

"L'Italia di oggi e quella di tangentopoli", di Miguel Gotor

Nell´Italia di oggi va di moda il gioco dell´oca: si tirano i dadi, si avanza di qualche casella, ma alla fine si ritorna sempre al punto di partenza, ossia al biennio 1992-93, l´età di Tangentopoli, perché in tanti sono convinti che l´attuale fase politica abbia delle analogie con il tempo in cui finì la cosiddetta “Repubblica dei partiti”. L´ultimo a cogliere elementi di corrispondenza tra i due momenti è stato il leader dell´Udc Casini nel dibattito alla Camera, il quale ha parlato della «fine di un´epoca» simile a quella di vent´anni fa. Ai tempi di Mani pulite il discorso pubblico fu presidiato da tre retoriche nazionali: la prima riguardava il ruolo salvifico e di supplenza della magistratura destinata a surrogare un sistema corrotto e allo sbando; la seconda si fondava sull´autosufficienza rigeneratrice della società civile, giudicata per principio incontaminata e quindi in grado di sostituirsi al vecchio regime; la terza offriva una lettura rivoluzionaria di quel passaggio storico tesa a sottolineare soltanto gli aspetti di rottura e non le dinamiche di conservazione e di trasformismo …

"Costituzione, maneggiare con cura", di Pierluigi Castagnetti

Speriamo che la seduta congiunta di domani delle commissioni parlamentari Affari costituzionali e Bilancio sia la sede in cui il governo finalmente parla e dice ciò che ha in mente di fare. Il paese ha necessità di conoscere con precisione le richieste della Bce e di eventuali altri organismi internazionali per poter valutare il progetto del governo, sempre che, lo ripeto, sia in grado di presentarlo. Ascolteremo e valuteremo. Bersani ha già detto che la manovra così come era stata presentata nell’architettura e nei saldi, se non sarà profondamente cambiata, non potrà essere condivisa. Ma vi sono due proposte che sembrano già definite, anzi che sono già state assunte a manifesto promozionale dell’operazione governativa, quella di revisione dell’art. 41 della costituzione e quella dell’introduzione sempre in costituzione del vincolo di pareggio del bilancio, su cui è già possibile pronunciarsi. Francamente non si capisce l’importanza e il nesso di queste due revisioni costituzionali con le questioni poste dall’attuale crisi economica. I tempi della revisione poi, per le procedure dettate dall’art. 138, sono troppo lunghi per potere …

"L'irruzione della realtà", di Barbara Spinelli

Non ha affatto torto Berlusconi, quando dice che non riesce a fare tutto quel che desidera, imbrigliato com´è da poteri che sfuggono al suo controllo: il potere della giustizia e dei giornali, della Costituzione nazionale e di quella europea, dei mercati finanziari e delle agenzie di rating. Tutto gli sta stretto, l´intralcia: la democrazia con le sue istituzioni plurali, i mercati finanziari e l´Europa che d´un tratto gli strappano la corona e lo scettro che immaginava di possedere. Il presidente del Consiglio non ha torto ma non sa la storia che vive: così come non comprende quel che significhi democrazia – al di là del momento magico in cui il popolo elegge governi e parlamenti – oggi non comprende l´enorme mutazione economica cui viene dato il nome, eufemistico, di crisi. Quel che l´intralcia non è una forza esterna: è l´interiore non-forza del suo animo. È con la realtà che gli tocca fare i conti, dopo averla ignorata o imbellita per anni. La sua favola era già malandata ma ora si spezza, come accadde per bolle …

"Dai modenesi stanno arrivando saponi e detergenti in regalo ai detenuti", di Saverio Cioce

La prima ad arrivare è stata una signora in bicicletta, con il cestino pieno, con 20 flaconi di bagnoschiuma da mezzo litro . E poi ancora altre persone con i campioncini o una spesa all ‘ultimo minuto con pacchi di detergenti sino a una benefattrice che ha messo in una busta bianca qualche biglietti da 100 euro . E stata questa la prima risposta dei modenesi all’appello lanciato dalla Gazzetta di Modena per la mancanza di saponi e detersivi all’interno del carcere di S. Anna . La settimana prossima dovrebbe arrivare anche una piccola ma importante fornitura da una ditta modenese che produce articoli per la pulizia . Il problema è rinviato solo per un paio di settimane. La segnalazione dell’emergenza è arrivata dall’associazione Carcere Città : i numerosi casi di pediculosi nella sezione femminile hanno acuito una situazione già al limite della sopportazione . Del resto i fondi ai penitenziari italiani sono stati diminuiti di un terzo per ragioni di risparmio; anche la direttrice della casa di pena modenese ha dovuto prendere decisioni drastiche …

«Non solo teppisti, la crisi è politica e sociale», di Lazzaro Pietragnoli

«Bisogna condannare i violenti, da qualsiasi parte essi stiano, ma bisogna anche analizzare e capire le ragioni vere di queste manifestazioni di violenza». Mark Fisher – docente all’università di Warwick, dove dirige il Centro di ricerca sulla cultura cibernetica, e blogger con uno specifico interesse nelle manifestazioni di dissenso culturale – non accetta le spiegazioni ufficiali di quello che lui si ostina a chiamare l’establishment. Sono ormai due notti che le strade di vari quartieri della capitale inglese vengono tormentate da una violenza diffusa, con saccheggi di negozi, incendi, attacchi alla polizia: il ministro degli interni Theresa May è rientrata di corsa dalle vacanze e uomini delle forze dell’ordine sono stati chiamati a Londra dal resto del paese per fare fronte a eventuali ulteriori manifestazioni di violenza nelle prossime notti. «Ho sentito – prosegue Fisher – esponenti del governo, parlamentari dell’opposizione laburista, poliziotti e giornalisti parlare tutti con una stessa voce, per dire che si tratta di gruppi di violenti, che nulla hanno a che vedere con la popolazione locale, professionisti della guerriglia che approfittano …

"La colpa di vivere", di Massimo Gramellini

Pare proprio che a salvare la patria in mutande dovranno essere i pensionandi. Decine di migliaia di lavoratori che, dopo aver sgobbato fin da ragazzi e pagato contributi previdenziali per decine e decine di anni, arrivati a poche buste paga dal traguardo stanno per sentirsi dire che la loro pensione è diventata un lusso insostenibile. I nullatenenti con yacht a carico, le società municipalizzate che proliferano come funghi velenosi: queste e altre minuzie possono aspettare. La vera urgenza è il taglio di un diritto maturato, e autofinanziato, per tutta una vita. E’ un’ingiustizia, quindi si farà. Nel più totale disprezzo dei progetti di quelle persone, che ora rischiano di annegare nell’incertezza insieme con le loro famiglie. Un’ingiustizia e anche un controsenso: come riusciranno i giovani a entrare nel mondo del lavoro, se si impedisce ai diversamente giovani di uscirne? Le ragioni della scelta sono fin troppo facili da comprendere. I pensionandi non hanno una lobby che li tuteli e non godono neppure di simpatia sociale. Come gli anziani in genere. Con il prolungamento della vita …