Mese: Agosto 2011

"Tasse, il sogno impossibile di Berlusconi", di Mattia Feltri

“Le ridurrò da domani”: 17 anni di promesse, poi l’aumento. Una aliquota «Non possiamo realizzare la nostra riforma domattina», disse Berlusconi il 2 marzo del 1994. Era un Berlusconi molto americano, sull’economia lavorava il liberale Antonio Martino e la riforma diceva: flat tax, cioè aliquota unica al 33 per cento. Perché qui «i governi per risanare la finanza pubblica hanno accresciuto le entrare», diceva Berlusconi. E allora rivoluzione! Flat tax e poi detrazioni fiscali in funzione del numero dei familiari, riduzione del numero delle imposte (una ventina in tutto), maggiore flessibilità del sistema, Iva ridotta a due-tre settori, buono-scuola e buonosanità alle famiglie più povere. «Panzane», disse Giulio Tremonti che era in campagna elettorale coi pattisti di Mario Segni. «Miracolismo finanziario», aggiunse. E infatti Forza Italia vinse le elezioni, Tremonti lasciò Segni e passò alle Finanze e Martino se ne andò agli Esteri. E di flat tax non si sentì più parlare. Due aliquote Di flat tax non si sentì più parlare perché si trovò una soluzione molto migliore dell’aliquota unica: due aliquote. Nel contratto …

"I versamenti di Berlusconi a Dell'Utri nel mirino dei pm che indagano sulla P3", di Angela Maria Erba e Francesco Viviano

Verifiche anche sui bonifici di Angelucci a Verdini per pagare una villa. Il rapporto della Finanza: cambiali per salvare il quotidinao gratuito EPolis di Cagliari. Bonifici milionari, cambiali, tesori che passano di mano in mano. E poi ancora, aperitivi e pranzi a Villa Certosa per prendere decisioni e disegnare percorsi politici. C’è ancora tutto un capitolo aperto nella storia finanziaria ed economica della P3. Scenari nuovi, finora rimasti nascosti nelle pieghe dei faldoni, sull’inchiesta della loggia segreta che vede indagati i parlamentari Denis Verdini e Marcello Dell’Utri, insieme al faccendiere sardo Flavio Carboni, all’ex consigliere comunale Arcangelo Martino e al giudice-geometra Pasquale Lombardi. Ora ulteriori accertamenti, potrebbero essere disposti dai magistrati di piazzale Clodio per fare luce su quei “prestiti infruttiferi”, per quasi dieci milioni di euro, che Silvio Berlusconi fece tra il 2008 e il 2011 in favore di Dell’Utri. Lo dice un’informativa finanziaria delle Fiamme Gialle dello scorso maggio, che compare tra gli atti depositati nei fascicoli del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del pm Rodolfo Sabelli. Nello stesso mese venne notificato agli …

"Il lamento del Medio Alto", di Massimo Gramellini

Mi chiamano Medio Alto, ma il mio soprannome è Rintracciabile. Sono quello che non può nascondersi, quello che paga. Anche stavolta. Il governo della Libertà mi impone tasse svedesi per continuare a fornirmi servizi centrafricani. E io le verserò fino all’ultimo centesimo, senza trucco e senza inganno, da vero scandinavo. Poi però rimango un italiano e allora mi si consenta di essere furibondo. Punto primo. Mi sono scocciato di pagare per il funzionamento di una giostra su cui non esercito alcun controllo. Il debito lo avete fatto voi e lo saldo io. Ma avrò almeno il diritto di pretendere che la smettiate di indebitarvi? A quanto pare, no. Io vorrei che i miei soldi – frutto del lavoro quotidiano e non di una eredità o di un gratta e vinci – servissero a finanziare le scuole e gli asili-nido, a umanizzare le carceri, a ripulire gli ospedali, a pagare gli stipendi degli insegnanti, dei poliziotti e dei tanti impiegati che svolgono con impegno la loro missione di servitori dello Stato. Invece so già che verranno …

"Strage di Sant'Anna di Stazzema", di Mariagrazia Gerina

Non ci sono i 50mila euro che una legge dello Stato ogni anno assicura al Comune di Stazzemaper promuovere attività che servono a tenere vivo il ricordo. Il sottosegretario Giro: «Nonc’è più la copertura finanziaria». Enio Mancini era un bambino di sei anni: «In una casa, sventrata dal fuoco, su una trave che ancora ardeva c’era la rete di un letto e sopra tre corpi quasi consumati. Uno era piccolo, il corpo di un bambino…». Lina Antonucci di anni ne aveva nove: «Io ero sotto i morti, mi riprese Mauro, mi ritirò per i capelli, vedeva che non mi muovevo». Enrico Pieri aveva dieci anni: «Ci fecero uscire di casa e ci portarono in quella dei Pierotti, ci fecero entrare in cucina e mentre noi entravamo loro sparavano». Sessantasette anni dopo, loro, i bambini sopravvissuti alla strage di Sant’Anna di Stazzema, ormai fatti vecchi, nonostante l’età, non si stancano di raccontare l’orrore di un intero paese, il loro, trucidato dai nazisti, casa per casa. 12 agosto 1944, più di cinquecento morti ammazzati, molti ancora senza …

Il Pd: «La manovra stronca il Paese La riscriviamo noi», di Maria Zegarelli

Bersani e Fassina al lavoro per mettere a punto una proposta alternativa. Il giudizio è negativo, con sfumature diverse, ma negativo. Le opposizioni ieri sera hanno finalmente appreso quali saranno le misure messe a punto dal governo – dopo giorni di tira e molla tra Lega e Pdl e unvenerdì di tensione alle stelle consumato in un andirivieni costante ieri a Palazzo Chigi – per raggiungere il pareggio di Bilancio entro il 2013. «C’è una forte preoccupazione, questa è una manovra che è a carico dei ceti popolari e dei ceti medi, che non è in grado di risolvere i problemi, che è inadeguata e iniqua»,commenta il segretario Pd Pier Luigi Bersani al telefono con Enrico Mentana su La7. E poi, rivolgendosi al ministro Rotondi, ospite in studio: «Vi indicheremo noi le cose difficili da fare, quelle che non volete fare perché colpirebbero i “vostri” quelli cioè che non pagano le tasse. Senza fare le cose difficile che voi non volete fare questo Paese non si salverà». Duro anche Gianluca Galletti, vicecapogruppoUdc alla Camera: «Se …

"Enti locali, via altri 9 miliardi", di Bianca Di Giovanni

Regioni e enti locali sul piede di guerra. Per loro Tremonti ha «cucinato» tagli per 6 miliardi l’anno prossimo e 2,5 nel 2013. «Noi eroghiamo servizi, questa è macelleria sociale», reagisce Zingaretti. «Altri tagli per le Regioni, il federalismo fiscale non esiste più». Roberto Formigoni non usa mezzi termini. Spara ad alzo zero sulla cura da cavallo che il governo ha appena presentato a Regioni ed enti locali a Palazzo Chigi, solo poche ore prima di vararla. Un bagno di sangue, sommando gli ultimi tagli previsti a quelli già varati. Si taglia sulla carne viva, tanto che nel confronto, ottenuto molto faticosamente, non mancano fibrillazioni e attriti. La protesta è bipartisan, dilaga tra gli amministratori di tutti i «colori» politici. «I cittadini devono sapere che i tagli agli enti locali non sono tagli alla politica – dice Gianni Alemanno, sindaco di Roma-ma tagli ai servizi ai cittadini, questo dev’essere chiaro». «Questa è macelleria sociale, usiamo le parole giuste – aggiunge Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma – Noi siamo in prima fila per fornire …

"La manovra della disperazione", di Massimo Giannini

Il governo della dissipazione ha infine raffazzonato la manovra della disperazione. Come i peggiori esecutivi andreottiani della Prima Repubblica, costretti a turare in extremis gli allegri buchi di bilancio, buttavano giù in tutta fretta i decretoni di Natale, così anche il gabinetto di guerra berlusconiano, obbligato dal direttorio franco-tedesco e dal board della Banca centrale europea, improvvisa il suo decretone d´agosto. Quarantacinque miliardi “aggiuntivi” di tasse e di tagli, dicono Berlusconi e Tremonti, per accentuare il peso simbolico dello “sforzo” di fronte alla business community. In realtà si tratta di misure che solo in minima parte si sommano, mentre in massima parte si integrano e anticipano la “prima rata” di norme, già evanescenti nel merito e urticanti nel metodo, varate a metà luglio. È il prezzo da pagare all´improvvisazione politica, come i fatti di questi tre anni dimostrano, e non certo alla speculazione finanziaria, come la vulgata governativa si affanna a far credere. È un prezzo altissimo. Nella quantità: una manovra complessiva che, sia pure su base pluriennale, si avvicina ai 50 miliardi di euro, …