Mese: Agosto 2011

"Vogliono balcanizzare il lavoro", di Tiziano Treu

La manovra del governo è sbagliata e va corretta nel suo equilibrio fondamentale. Uno dei punti inaccettabili per il Pd è l’art. 8, intitolato “sostegno alla contrattazione collettiva di prossimità”. A dire il vero questa norma va stralciata dal decreto perché non c’entra niente con i saldi di bilancio e non ha nessun carattere di urgenza. Sono anni che si parla di riformare la contrattazione collettiva e il ministro del lavoro ha da tempo presentato proposte su vari temi, fra cui una sul cosiddetto Statuto dei lavori, che riemerge ora in parte in questo art. 8. Anzitutto la norma va ben oltre quello che suggerisce il titolo, perché investe in generale il ruolo del contratto collettivo, dandogli poteri assoluti di cambiare la gran parte delle norme del diritto del lavoro. Noi siamo favorevoli a sostenere la contrattazione anche aziendale, ma non è questo il modo. In passato ci sono state molte esperienze positive di legislazione di sostegno, a cominciare dallo Statuto dei lavoratori, che questa norma vuole cambiare. Ma questa legislazione era veramente di sostegno, …

"Le pene alternative riducono i reati", di Mario Marazziti

Carcere d’agosto. Record storico del sovraffollamento, 67 mila detenuti e 39 suicidi dall’inizio dell’anno. A centinaia sono stati salvati un attimo prima che fosse troppo tardi. Per sovraffollamento e riduzione di fondi: soltanto 3,15 euro a disposizione per il vitto giornaliero. Meno della metà di pochi anni fa per ciascun detenuto. Nell’ultimo anno 9 mila reclusi in più e mille agenti in meno. Organici sotto di 6 mila unità. Puglia, Emilia Romagna e Campania vicine al cento per cento di sovraffollamento (Poggioreale 2.695 detenuti per 1.385 posti. Ma anche San Vittore conta 1.460 presenze in celle che ne devono ospitare 930). Si tiene aperta la porta delle celle per includere corridoi e aree comuni nella metratura «pro capite» e non incorrere nelle sanzioni di Strasburgo per maltrattamenti. Altre carceri esistenti restano chiuse per mancanza di personale. Ma c’è una buona notizia: se si esce prima di prigione non si commettono più reati, ma di meno. La cattiva notizia è che invece se si resta fino alla fine della pena, con piani di reinserimento sociale sempre …

"E' possibile un sistema di valutazione friendly?", di Giancarlo Cerini

Scorrendo le bordate polemiche sui blog e sui siti degli insegnanti, capita spesso di leggere “indignate” prese di posizione contro l’attuale sistema di valutazione, contro l’utilizzo dei test nelle rilevazioni degli apprendimenti, contro le novità introdotte nell’ordinamento (voto in decimi, certificazione delle competenze, sistema degli esami, ecc.). Senza se e senza ma. Poiché non ho mai apprezzato gli atteggiamenti manichei e le semplificazioni, mi permetto di re-intervenire in materia, per riepilogare lo stato dell’arte con qualche ulteriore aggiornamento, soprattutto in materia di valutazione “di sistema” [1]. Cosa ci dice la valutazione di sistema Alcune domande preliminari si impongono: ci serve un sistema nazionale di valutazione? Agisce contro o dalla parte della scuola? E ancora: si possono utilizzare gli esiti delle rilevazioni nazionali ed internazionali degli apprendimenti (Ocse, Invalsi, ecc.) per giudicare della bontà di un sistema scolastico? Certamente le informazioni ricavate dalle indagini citate non ci dicono tutto, ma sono un indizio da non trascurare. Gli ultimi dati disponibili (Indagine Pisa 2009) segnalano un leggero miglioramento negli apprendimenti degli allievi italiani rispetto alla precedente indagine …

"Equità e propaganda", di Maria Cecilia Guerra

La proposta del Pd di tassare con un’imposta straordinariamdel 15% i capitali che hannom beneficiato dello scudo fiscale ha sollecitato un intenso dibattito. Ad essa è stata contrapposta nelle ultime ore l’ipotesi, avanzata da alcuni parlamentari del Pdl, di mettere a punto un nuovo scudo fiscale da cui ricavare, con un’aliquota che potrebbe essere del 7%, un gettito straordinario di 2-3 miliardi. E’ un’ipotesi sorprendente in quanto sconfessa la logica stessa con cui ci avevano venduto il primo scudo. Ci avevano detto che quello scudo avrebbe riportato capitali freschi in Italia che sarebbero serviti a finanziare la ripresa economica.Male cose sono andate ben diversamente: come ci hanno mostrato le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti, coloro che hanno aderito allo scudo hanno generalmente preferito regolarizzare i loro capitali mantenendoli comunque all’estero. Ci avevano detto che il contemporaneo inasprimento delle sanzioni e dei controlli per chi esportava illegalmente capitali avrebbe, non solo garantito l’emersione dei capitali fuggiti, ma anche impedito il verificarsi di nuove fughe nel futuro. E allora perché dovremmo aspettarci di avere gettito fiscale …

"Il sogno del Tfr in busta-paga. Quello degli statali vale 12 miliardi", di Raffaello Masci

«La gallina, la gallina, non ci sono dubbi». E di dubbi, in effetti non ne ha uno dei maggiori esperti italiani di previdenza, il deputato del Pdl Giuliano Cazzola: «Meglio la gallina domani che l’uovo oggi. E la proposta del ministro Bossi spero che resti solo una boutade di Ferragosto e nulla di più». Per chi si fosse perso le puntate precedenti, diciamo subito che la disputa nasce dall’intervento tenuto dal ministro Umberto Bossi a Ponte di Legno dove, tradizionalmente ormai, tiene un comizio nel giorno di Ferragosto. L’atmosfera di quest’ultimo appuntamento, per la verità, non è idilliaca: la manovra fresca di varo, se aveva fatto sanguinare il cuore di Berlusconi, figuriamoci quello dei lavoratori dipendenti. Bossi capta l’umore della piazza e fa una promessa: il Tfr invece di essere lasciato alle aziende potrebbe diventare uno stipendio in più ogni anno. La cosa, ripresa dalle agenzie di stampa, fa il giro delle varie roccaforti politiche e istituzionali, incassando – sostanzialmente – un coro di mugugni, variamente argomentati. «Il Tfr in busta paga rischia di compromettere …

"Tfa, le selezioni per l’accesso non prima di ottobre", di Alessandro Giuliani

A sostenerlo è la Flc-Cgil, alla luce dell’ultima nota ministeriale: l’effettiva attivazione delle prove potrà avvenire forse perfino tra novembre e dicembre. Stabilito intanto il contingente per la prima tranche: i posti disponibili per infanzia e primaria sono 5.611; alle medie 4.626; alle superiori 5.659. Si attendono ora conferme dalle Università. I tempi per l’attivazione dei nuovi percorsi abilitanti, i Tfa (Tirocini formativi attivi), rischiano di allungarsi ulteriormente: a sostenerlo è la Flc-Cgil, dopo aver approfondito le ultime note ministeriali, in particolare la nota 81, attraverso cui viale Trastevere ha introdotto le regole utili alla realizzazione dei nuovi corsi che sostituiranno le Ssis. Secondo il sindacato di Domenico Pantaleo, “considerate le date indicate e il successivo parere obbligatorio del CUN, tutto lascia pensare che l’effettiva attivazione dei corsi e delle relative prove di accesso non possa avvenire prima del mese di ottobre 2011, e forse perfino tra novembre e dicembre”. La notizia non farà di certo piacere alle decine di migliaia di candidati che da ormai da qualche anno attendono di partecipare alla selezione, prima …

"Una volta era servizio pubblico ora vogliono liquidare la Rai", di Natalia Lombardo

L’idea di mezza estate rilanciata da Formigoni come toccasana per appianareil debito pubblico, quel «privatizziamo la Rai», è stata da molti derubricata a vera «stupidaggine». Ne è convinto il consigliere Giorgio Van Straten, sia per la difesa del «servizio pubblico, che esiste in tutti i paesi europei», sia perché «non taglierebbe il legame con la politica». Semmai si dovrebbe discutere «della qualità del servizio pubblico: come si fa? Con quali risorse?», anche se non pensa che possa fare la fine dell’Alitalia. Ma la Rai sta venendo via via svuotata, oppressa dal conflitto d’interesse, Santoro e Ruffini sono andati via per esasperazione. «Un’azienda avrebbe dovuto far di tutto per tenere Santoro, è una perdita grave». Ancora non colmata nella prima serata di RaiDue, se non da Criminal Minds… Inquadra il problema Luigi Zanda, vicecapogruppo Pd al Senato ex consigliere a Viale Mazzini: «Negli ultimi anni c’è stata una degenerazione dello spoil system, non solo nelle testate o nelle reti, ma con la trasmigrazione di dirigenti da Mediaset alla Rai, dove hanno troppo potere persone vicine alla …