"Federalismo solo retorica", di Massimo Luciani
Poche parole, più di «federalismo», sono entrate nella discussione e nella lotta politica italiana con tanta forza e con tanta capacità di condizionamento delle strategie dei partiti. Poche parole hanno prodotto conseguenze così imponenti sul piano della legislazione non solo ordinaria, ma anche costituzionale. E poche parole sono state meno comprese nella loro storia, nel loro significato, nell’ideologia che presuppongono, nelle prospettive che dischiudono. Alla confusione delle idee si aggiunge, oggi, la confusione della pratica politica. La retorica del federalismo ci ha abituati a sentire che solo un governo prossimo ai cittadini si può ritenere autenticamente democratico e che solo la vicinanza fra governanti e governati può assicurare la legittimazione dei primi e il soddisfacimento dei bisogni dei secondi. Non è il caso di chiedersi, qui, quanto vi sia di propagandistico e quanto vi sia di plausibile in affermazioni di questo genere. Conta di più constatare l’assoluta incoerenza di una pratica politica che, sebbene segnata da simili convincimenti, li rinnega continuamente. La vicenda delle Province è emblematica. Prima abbiamo assistito al tentativo di eliminarle completamente. …