Mese: Agosto 2011

Napolitano al meeting Cl: l'intervento integrale

Colgo in questo incontro, nella sua continuità con l’ispirazione originaria e la peculiare tradizione del Meeting di Rimini, l’occasione per ridare respiro storico e ideale al dibattito nazionale. Perché è un fatto che ormai da settimane, da quando l’Italia e il suo debito pubblico sono stati investiti da una dura crisi di fiducia e da pesanti scosse e rischi sui mercati finanziari, siamo immersi in un angoscioso presente, nell’ansia del giorno dopo, in un’obbligata e concitata ricerca di risposte urgenti. A simili condizionamenti, e al dovere di decisioni immediate, non si può naturalmente sfuggire. Ma non troveremo vie d’uscita soddisfacenti e durevoli senza rivolgere la mente al passato e lo sguardo al futuro. Ringrazio perciò voi che ci sollecitate a farlo. D’altronde, anche nel celebrare il Centocinquantenario dell’Unità, abbiamo teso a tracciare un filo che congiungesse il passato storico, complesso e ricco di insegnamenti, il problematico presente e il possibile futuro dell’Italia. Ci siamo provati a tessere quel filo muovendo da quale punto di partenza ? Dal sentimento che si doveva e poteva suscitare innanzitutto …

"Van Rompuy, batti un colpo", di Giuliano Amato

Nessuno criticherebbe oggi una politica europea che, forzando anche le procedure esistenti, ci fornisse con la creatività e la forza che servono una prospettiva alla quale affidarci, in un momento in cui non sappiamo più se il nostro nemico peggiore è il debito o il rischio di recessione e attorno a noi il mondo intero brancola nello stesso buio. Siamo pronti allora a benedire chiunque si muova per indicarci la strada e se lo fanno Francia e Germania non è il caso di andar troppo per il sottile e di piangere sul danno recato all’ortodossia istituzionale. Ma proprio perché è questo il nostro stato d’animo, è stata cocente la delusione provocata dall’ultimo incontro fra Nicolas Sarkozy ed Angela Merkel. E l’esigenza che ora si avverte di più è evitare il ripetersi in futuro di esibizioni altrettanto estemporanee, seminando nei mercati, che di sicuro non ne hanno bisogno, ulteriori ragioni di incertezza su quello che intende fare l’Europa. Sulla base del lavoro paziente ed efficace del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, lo stesso Consiglio …

"L'estate morale", di Massimo Gramellini

Dove sono finite le berluschine di Villa Certosa, le suffragette di Gheddafi, la casa di Montecarlo del cognato di Fini, il cognato di Fini medesimo? E le feste oltraggiose dei ricchi volgari, i dibattiti sul nulla pieno di vuoto, il cazzeggio elevato a nobile arte? Nell’estate del nostro scontento ci riscopriamo più sobri e più seri. E’ impressionante come cambi in fretta l’umore di un popolo. Ancora l’estate scorsa ci distraevamo dalla crisi incombente con una dose massiccia di pettegolezzi sul Potere. E anche chi, a parole, si indignava per lo scadimento del dibattito pubblico non riusciva a sottrarsi alla tentazione di sbirciare dal buco della serratura. Ora la crisi ha rimesso tutte le cose al loro posto. Le scemenze, anche se politicamente o penalmente rilevanti, retrocedono al rango di scemenze. E i giornali e le chiacchiere da ombrellone si riempiono di numeri, di fatti, di cose concrete. Persino la paura ha cambiato segno: non più quella vaga, e agitata ad arte, di batteri killer o attentati terroristici in serie, ma il realistico spavento che …

"Passione e amore così tutti possiamo essere campioni" di Josefa Idem

Sono felicissima. Felicissima e stremata. Per l’ottava volta avrò il privilegio di andare alle Olimpiadi e vivere quella fantastica esperienza di competere con le migliori atlete del mondo. Oggi per la millesima volta nella mia carriera ho sbagliato la partenza e nel finale è arrivata lastanchezza e l’emozione per giocarsi in poco più di un minuto un anno di allenamenti e sacrifici. Ma ancora una volta ce l’ho fatta. È stato un anno durissimo, non per la pressione di dover conquistare la qualificazione a Londra 2012 ma per i tanti infortuni che mi sono capitati. Ad aprile tre settimane di febbre e tre settimane fa un’infiammazione al tendine della spalla destra che mi dava dolore anche quando dovevo mettere la freccia mentre guidavo. Ad un certo punto mi ero detta: è il destino che mi vuol dire di lasciare… Ma poi ho trovato la forza di reagire, mi sono detta: «O la va, o la spacca». L’infortunio non si poteva curare in meno di un mese, così ho sfidato il destino: o mi rompo la …

"La crisi stringe le giovani famiglie" di Melania Di Giacomo

Solo 3 su 10 risparmiano. Lavoro, ripresa difficile: nel 2011 previsti 88.000 posti in meno. Sono le difficoltà dei trentenni a trovare lavoro, a mettere da parte un po’ di soldi e a trovare casa, in sostanza a costruire una famiglia che possa resistere agli alti e bassi, il segno più evidente della crisi. Solo 3 giovani famiglie su 10 riescono ad accumulare qualche risparmio, il 58% — dice un’indagine di Censis e Unipol — spende tutto il proprio reddito mensile, e il 5% è costretto a indebitarsi. Il 28,6% dei capofamiglia fino a 35 anni indica di essere riuscito a mettere da parte qualcosa, e il 22% possiede solo la casa dove abita. E a proposito di condizioni abitative, oltre il 40% delle famiglie giovani vive in una casa in affitto. Segno delle difficoltà di una generazione, perché se la cavano meglio i quarantenni e i cinquantenni: «Il 38% riesce a risparmiare», mentre in media la prima casa è una sicurezza per il 40% delle famiglie. Le più giovani sono quelle che in numero …

"Parlamento e doppio lavoro", di Pietro Spataro

C’è una questione che fa tanto discutere e suscita reazioni dure, soprattutto oggi che la crisi morde le famiglie italiane: lo stipendio dei parlamentari. Non c’è dubbio che deputati e senatori guadagnino un bel po’, più di altri loro colleghi all’estero. Per questo è giusto procedere rapidamente a un adeguamento ai livelli europei. Ben oltre il taglio del 5% previsto nel decreto sulla manovra. A rifletterci bene, però, non è questo l’aspetto più discutibile. Il problema grave è un altro: che sia ammesso il cumulo tra il reddito parlamentare e quello derivante da un secondo lavoro, che consente a molti di rimpolpare l’indennità pagata dallo Stato. In Parlamento sono 446 gli onorevoli (quasi la metà del totale) che si trovano in questa anomala situazione. Poco meno di un terzo di loro sono avvocati, seguono imprenditori, dirigenti, giornalisti e medici. Ora, dovete sapere che se un dipendente pubblico diventa parlamentare viene messo subito in aspettativa e non prende un euro dal vecchio lavoro. Succede ai magistrati o ai docenti. E perché non dovrebbe valere per gli …

"Tv, sei frequenze digitali in regalo così lo Stato rinuncia a 3 miliardi", di Aldo Fontanarosa

Pd all´attacco: “Il governo deve metterle all´asta”. La procedura scelta prevede la concessione a chi ne ha i requisiti, in corsa Rai e Mediaset. Vita: “Lottiamo dal 2009 per evitare un simile scempio, c´è il precedente della gara per l´Umts”. E se una volta tanto a pagare fossero le televisioni? Ora che la manovra di Tremonti chiede sacrifici ai pensionati, agli insegnanti e alle piccole imprese, viene alle mente chiara una strada alternativa che il governo può percorrere se solo vuole: mettere all´asta le frequenze che ha in mano e incassare tanti milioni dalle emittenti che se le aggiudicheranno. Al momento, le frequenze stanno per essere regalate alle tv senza il minimo corrispettivo in cambio. Nell´Italia dell´etere selvaggio, il Garante per le Comunicazioni è riuscito in un piccolo miracolo. Ha scovato 6 nuove frequenze nazionali che possono ospitare ripetitori e portare programmi tv agli italiani. Cinque frequenze sono buone per il digitale terrestre mentre la sesta frequenza può veicolare la televisione in mobilità (il Dvbh) che si vede – metti – su un cellulare o …