Mese: Agosto 2011

"Giochi sui condoni, non gli resta che l’Iva", di Francesco Lo Sardo

La sanatoria per gli evasori divide la maggioranza. Assicura Luigi Casero, sottosegretario all’economia, che «il condono non esiste» e che «non ci sarà nessun condono ». Curioso destino che spetti proprio a lui, ex repubblicano, già forzista e ora pidiellino di area Comunione e liberazione, smentire che il governo stia pensando di usare l’arma finale – quella del condono tributario da 30 miliardi – per mantenere invariati i saldi della manovra in vista della riduzione della tassa di solidarietà per i redditi oltre 90mila euro, mai digerita da Berlusconi. Singolare destino perché non soltanto l’idea di un condono (tributario, non quello valutario sui capitali all’estero già “scudati” o “scudabili”) è sempre stata viva e vegeta nelle file del Pdl, ma perché l’opzione condono era una di quelle da tempo caldeggiata proprio in ambienti ciellini del Pdl e di lì s’è propagata a macchia d’olio, contagiando tutta l’area ex dc del partito di Berlusconi. Il che aveva (ed ha) una logica stringente. Nu m e r i c a , perché con i tre specifici condoni …

"Divisioni che preoccupano", di Cesare Damiano

La positiva convergenza che si era registrata tra le parti sociali il 28 giugno scorso, con l’accordo interconfederale sui temi del modello contrattuale e della rappresentatività, corre il rischio di essere messa in discussione. Contro la ricostruita prospettiva unitaria, alla quale aveva fatto seguito un documento di imprese e sindacati che spronavano l’esecutivo a recepire chiari interventi per lo sviluppo del paese, si è subito messo alacremente all’opera il ministro del lavoro. Ancora una volta ha prevalso l’idea di dividere il sindacato, obiettivo che Sacconi persegue con particolare tenacia, una sorta di rivincita personale che non ci siamo ancora completamente spiegati da che cosa tragga origine. Forse bisogna tornare ai tempi della ormai lontana prima repubblica. Questa sorta di resa dei conti, che punta a separare il sindacato tra riformisti e antagonisti, ha prodotto e produrrà gravi danni al paese. Viene messa da parte la concertazione derubricata, nel migliore dei casi, a dialogo sociale. In realtà il governo preferisce intervenire per decreto anche sulle materie del lavoro e del welfare. Di questo si è vantato …

"Perchè è giusto tassare i patrimoni", di Gad Lerner

Non sono riuscito ad afferrare il nesso logico con cui la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nell´intervista rilasciata ieri a “Repubblica”, respinge l´idea di prelievi fiscali aggiuntivi a carico dei ricchi italiani. Quando Roberto Mania le chiede se firmerebbe il manifesto dei sedici imprenditori e manager francesi disponibili a «un contributo eccezionale», così risponde la Marcegaglia: «Se fossi in Francia sì, in Italia no. Da noi una tassa di quel tipo servirebbe soltanto a far pagare di più chi le tasse le paga già con un prelievo che complessivamente ormai sfiora il 50 per cento». Non voglio pensare ad un mero aggiramento dialettico. Posso condividere, vivendolo pure io, un certo fastidio dovuto al fatto che noi fortunati lavoratori ad alto reddito pagheremo salato (com´è doveroso, viste le circostanze); mentre nulla è richiesto agli altrettanto fortunati detentori di patrimoni, che vivono magari di rendita. In Italia se sei ricco e non guadagni, niente tasse. Questa è la vera differenza con la Francia, dove vige l´Imposta di solidarietà sulla fortuna a carico di chi possiede cospicui patrimoni. …

«Patto sociale un bene pubblico Ci aspetta un autunno difficile», di Simone Collini

«L’impatto della manovra è fortemente recessivo e tale da scompaginare le tutele sociali». Ma la preoccupazione che Pier Luigi Bersani esprime nel corso dell’incontro nella sede del Pd con leader sindacali e rappresentanti del mondo bancario e dell’imprenditoria non è riferito soltanto al prossimo triennio. Riguarda anche tempi più stretti. «Sarà un autunno difficile», dice facendo correre lo sguardo sui volti dei vertici di Cgil, Cisl e Uil, di Confindustria, dell’Abi. Il leader del Pd prosegue avanzando agli interlocutori una proposta: «Penso sia opportuno stabilire un rapporto permanente, insediare un tavolo per proseguire il confronto e affrontare l’emergenza». Nessuna voce contraria si fa sentire, e anzi il fatto che i 10 punti della cosiddetta contro-manovra targata Pd ricevano molti apprezzamenti tanto dal segretario della Cgil Susanna Camussoquanto dal direttore generale di Confindustria Giampalo Galli viene giudicato un segnale incoraggiante: un po’ tutti hanno condiviso le critiche al contributo di solidarietà, mentre Galli ha contestato la proposta di tassare i capitali scudati. Il direttore generale di Confindustria ha anche proposto agli altri un nuovo incontro per …

"Colpire l'evasione", di Carlo Castellano

Non sono un esperto in materia tributaria, né di finanza pubblica. Faccio l´imprenditore di un´azienda italiana, in un settore high-tech, presente sui più importanti mercati mondiali che coprono gran parte della nostra attività. E´ quindi per noi normale conoscere le condizioni in cui operiamo. E confrontando le realtà delle diverse economie, balza evidente che il nodo più macroscopico di differenza tra noi e gli altri risieda nella piaga endemica dell´evasione fiscale. Sono rimasto quindi “sorpreso” per non dire “sconcertato” nel leggere che, sia nella manovra correttiva di luglio, sia nel decreto legge di metà agosto, il gettito previsto dall´evasione fiscale avrà un ruolo marginale. In particolare il decreto, ora in discussione in Parlamento, individua nel triennio un possibile prelievo aggiuntivo di neanche un miliardo di euro dalla lotta all´evasione, a fronte di un gettito stimato per l´intera manovra di 45 miliardi. Viene ripetutamente detto che “l´evasione è una battaglia persa in partenza” e che da decenni si cerca di abbattere il fenomeno ma con modesti risultati e che, comunque, il governo doveva assumere provvedimenti con …

"In Italia il record di trentenni disoccupati", di Lorenzo Salvia

È un record, ma c’è poco da vantarsi. In Europa è l’Italia ad avere il più alto livello di disoccupazione giovanile. Considerando la fascia d’età al di sotto dei 35 anni, sono senza lavoro un milione e 183 mila persone. Il 15,9% del totale contro una media del 15,1% nella zona euro. Una differenza che diventa clamorosa se abbassiamo la lente di ingrandimento e concentriamo l’analisi sulla categoria degli under 24: qui il tasso di disoccupazione italiano è del 29,6%, è a spasso un ragazzo su tre. Il triplo della Germania, una volta e mezzo rispetto all’Eurozona. A raccontare tutto è una ricerca dell’ufficio studi di Confartigianato che ha elaborato i dati del primo trimestre 2011 di Eurostat, l’istituto statistico dell’Unione Europea. Come spesso accade, la situazione si fa più nera se scorriamo la cartina dell’Italia da Nord verso Sud. Le regioni messe peggio sono la Sicilia e la Campania, dove al di sotto dei 24 anni i senza lavoro sono quasi uno su due. Mentre Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, per non parlare di …

Sei mesi di rivolta nelle pagine di Hadia "Ecco il nostro inferno sotto le bombe", di Haida G.

Hadia, 37 anni, insegnante di Tripoli, tiene un diario dall´inizio della rivolta libica. Ha autorizzato Repubblica a pubblicarne alcuni stralci. 21 marzo Secondo giorno di bombardamenti della Nato. Sentiamo gli scoppi ma non molto forte. Sono invidiosa di quelli che abitano più in centro e dicono che sta grandinando. Vogliono dire che stanno bombardando ma usano metafore perché i telefoni sono controllati. Essere prudenti è così radicato che lo facciamo anche se in questo momento è stupido. Sappiamo che Misurata è attaccata dai tanks di Gheddafi che sono entrati in città come hanno fatto due settimane fa a Zawiya. Entrano con i carri e bombardano. Combattono dove viveva mia sorella e dove abita ancora la famiglia di suo marito. Spero che abbiano avuto il tempo di fuggire. 5 APRILE Un altro strano giorno. Voglio solo che il tempo passi. E quello stupido di Erdogan, il leader turco, fa di tutto per rallentare i bombardamenti della Nato. Il primo ministro algerino dice che qui c´è Al Qaeda quando è lui che fa passare armi e benzina …