Lotta alla corruzione e promozione dell’etica pubblica: le proposte del PD
Nella sala dibattiti di Piazza del Popolo di Pesaro dove si sta svolgendo la Festa Democratica nazionale, si sono dati appuntamento Andrea Orlando Responsabile Giustizia del Pd nazionale, la Capogruppo Pd Commissione Giustizia alla Camera Donatella Ferrante, la senatrice Pd Fortunata Incostante, il Deputato Pd componente Commissione Giustizia Guido Melis, Andrea De Maria del Dipartimento Organizzazione del PD, responsabile nazionale delle nuove forme dell’organizzazione e della comunicazione politica, l’avvocato Emilio Ricci, moderati da Matteo Mauri giornalista del Messaggero.
Un confronto sul tema: ” Lotta alla corruzione e promozione dell’etica pubblica: le proposte del PD.”
Ad aprire il dibattito Andrea Orlando che ribadisce la necessità di un miglior funzionamento del sistema legislativo italiano anche per prevenire l’infiltrarsi di fenomeni corruttivi nella Pubblica Amministrazione. “Una PA afflitta da corruzione é una PA inefficiente che non premia il merito e quindi meno capace di svolgere una funzione di governo – sostiene il Responsabile Giustizia del Pd nazionale. Quando c’è corruzione c’è poca trasparenza amministrativa. Occorrono proposte puntuali e precise, non bastano leggi. Dobbiamo aprire un cantiere di riforme della PA” anche per contrastare l’ anti-politica nel Paese. “L’anti-politica si alimenta della cattiva politica – così continua Orlando – ed è cresciuta a causa di una politica che non ha dato il meglio di sé.” Per l’on.Orlando “il perché del dilagarsi di questo fenomeno è frutto di un’inefficacia delle istituzioni avvertite inutili oltreché perniciose. E’ venuto meno il patto sociale che reggeva il patto istituzionale, per questo come Pd dobbiamo fare una battaglia per intrecciare legalità e coesione sociale: Chi ha di più deve dare di più.”
Ma c’è una cosa che il Pd non può tollerare ed è il tentativo della destra di infangare l’opposizione.
La parlamentare Pd Donatella Ferrante polemizza con il Sottosegretario Mantovano. ”Il caso Penati rappresenta una vicenda dolorosa. “Chi si professa garantista per se stesso dovrebbe saper valutare il procedimento.”
Interviene nel dibattito l’on. Guido Melis sostenendo che “la corruzione è un fenomeno fisiologico che esiste in tutto il mondo ma gli altri paesi a differenza dell’Italia hanno creato un sistema di prevenzione con norme e convenzioni di comportamento fatte proprie dalle classi dirigenti. Piuttosto che fare norme repressive creiamo dei cordoni sanitari tra interessi economici, istituzioni e politica per tenere separata la politica dall’amministrazione. Se andremo al governo dovremmo agire concretamente per avere uno Stato imparziale, Istituzioni oneste, una politica non invadente. Il codice etico che abbiamo al nostro interno dimostra che abbiamo imbroccato questa strada.”
“Purtroppo oggi in Italia non vi è la certezza che i reati abbiano condanna – ha aggiunto l’avvocato Emilio Ricci – in realtà la magistratura, le forze ordine non sono in grado per difficoltà di funzionamento della giustizia ad arrivare in tempi brevi. Abbiamo un sistema penale che persegue reati ridicoli che impongono alla magistratura un’attività uguale a reati molto più gravi come la corruzione o l’evasione fiscale. Occupiamoci dei processi veri e delle questioni complesse. Una seria depenalizzazione e l’effettività della pena possono essere il sistema per garantire giustizia.”
“Il PD – ha dichiarato l’on. Maria Fortunata Incostante nel corso della discussione – ha presentato regole rispetto a fenomeni corruttivi. La PA che è afflitta da attività corruttive non è efficiente e non premia il merito, non seleziona sulla base delle competenze. Non basta fare leggi, occorre elaborare una cultura dell’efficienza della PA e solo così sarà possibile riformarla. In tal senso la creazione di un’Autorità indipendente di valutazione è una possibile soluzione. Purtroppo l’attuale governo ha voluto stralciare questa provvedimento.”
Ma il vero problema, conclude Andrea De Maria è il fatto che “le forze politiche hanno perso il loro ruolo, per cui di fronte ad una politica debole cha ha perso le radici nella società, si crea lo spazio per la corruzione. La politica ha bisogno quindi di sciogliere questo nodo per recuperare verso il paese la credibilità di cui il paese ha bisogno. “Solo una politica che torna ad essere credibile può tornare al governo del paese.”
Redazione web Feste Democratiche – Simona Giulietti per festademocratica.it