"Amazzone o sposa bambina, essere donna in Libia", di Renzo Guolo
Rispetto al tempo della monarchia senussita, il lungo regime di Gheddafi ha fatto registrare un miglioramento nella condizione femminile. Nel delicato campo del diritto di famiglia ha elevato l´età matrimoniale impedendo il fenomeno delle spose-bambine; imposto la registrazione delle nozze; condizionato il matrimonio poligamico al consenso della prima moglie; stabilito l´intervento del giudice per convalidare il divorzio. Le donne possono votare, gestire i loro beni personali, avere accesso all´istruzione, lavorare. Anche se sono indirizzate a fare le insegnanti o le infermiere. Professioni che il Colonnello, che pure ha ammesso donne nell´esercito traendovi la sua guardia di “amazzoni”, definiva “consone”. Scelte che hanno fatto dire retoricamente a Gheddafi che le «donne sono trattare meglio Libia che in Occidente». Come spesso accade nel mondo della Mezzaluna, però, le leggi fanno i conti con la tradizione. Le norme “modernizzanti” hanno trovato forti resistenze fuori dai centri urbani. Il diritto consuetudinario o il riferimento alla shari´a hanno spesso prevalso. Nella sua politica di divide et impera, in una realtà in cui il potere tradizionale delle tribù conta, Gheddafi ha …