«A Tremonti voglio dire una cosa: oltre ai 10 punti ecco l’undicesimo. Ma vi rendete conto del disastro che state provocando con l’articolo 8 della manovra?». Così il leader del Pd Bersani ha detto dopo il faccia a faccia a sorpresa con Tremonti avvenuto stamattina al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Un colloquio di dieci minuti in cui il segretario del Pd ha ribadito: «Quella norma devono toglierla o cambiarla, perchè stanno distruggendo l’unica cosa positiva fatta negli ultimi sei mesi, frutto di un’intesa tra le parti sociali. Devono assolutamente cambiare o togliere l’articolo 8».
Per quanto riguarda poi il governo, Bersani non ha dubbi: «La barca è senza timone e non c’è neanche il timoniere. Siamo in una situazione molto seria, la manovra non è più di nessuno». E ha aggiunto: «Io ultimamente ci capisco poco di quello che sta succedendo nel centrodestra e credo che ci capiscano poco anche loro», rincara la dose il numero uno democratico. Comunque Bersani torna ad invitare l’esecutivo a mettersi da parte: «Devono ritrovare la capacità di svolgere il loro ruolo e poi andarsene a casa perché non è possibile certamente immaginare di andare avanti un anno e mezzo così».
Sullo sciopero generale indetto dalla Cgil il 6 settembre dice: «Ognuno è libero di scegliere come protestare e il Partito Democratico sarà presente in tutti i luoghi e in tutte le forme di protesta: sciopero, assemblee, raccolta di firme e quant’altro organizzato da chi vuol chiedere più equità e crescita nella manovra». E prosegue: «Leggo anche in casa mia di una discussione che non capisco. Tutti protestano per questa manovra, non ho sentito nessuno che sia d’accordo. Poi – ha proseguito Bersani – c’è chi sceglie lo sciopero, chi le assemblee, chi le raccolte di firme e io dico che ognuno può scegliere in autonomia le forme che vuole. Il Pd sarà presente in tutti i luoghi: scioperi, assemblee e quant’altro, organizzati da chi vuole chiedere più equità e crescita nella manovra correggendola».
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