«Approvata la Finanziaria serve un nuovo governo», intervista ad Anna Finocchiaro di Simone Collini
Primo, sulla manovra: convergenze parlamentari, tra i gruppi di opposizione ma anche con la maggioranza, «non solo sono auspicabili ma devono esserci». Secondo, sulla crisi che attanaglia il Paese: è ampiamente «dimostrato» che questo governo non è ingrado di affrontarla e quindi «approvata la manovra bisogna voltar pagina». Terzo, sullo sciopero generale indetto dalla Cgil: l’autonomia del sindacato «va rispettata» ed è «normale che rappresentanti del Pd partecipino ad iniziative indette da forze sociali, ma noi vogliamo salvaguardare l’accordo del 28 giugno». Per Anna Finocchiaro la discussione in corso al Senato sulla manovra rivela la grande debolezza della maggioranza e l’intento del governo di dividere il fronte sindacale. Dice la capogruppo del Pd al Senato: «Devono tener conto delle nostre proposte.Non possono solo tagliare e far pagare i soliti noti. Servono misure per la crescita. Altrimenti si consegna il Paese alla recessione». Pensa sia veramente modificabile col vostro contributo la manovra? «Intanto verrebbe da dire: quale manovra? Ormai è palese che dentro la maggioranza, su ciascun punto, è in atto un conflitto aperto. Addirittura, la …