"Metà parlamentari, Veltroni incalza", di Rudy Francesco Calvo
Dimezzare il numero dei parlamentari? Sulla carta (soprattutto quella dei giornali) tutti si dicono d’accordo. Né a Montecitorio né a palazzo Madama, però, sono state ancora depositate proposte di legge così nette. Non ne ha presentate il governo, dopo che Berlusconi ha annunciato in pompa magna, lo scorso 22 luglio, un disegno di legge costituzionale che avrebbe dovuto comprendere questa e altre misure rivolte a ridurre i costi della politica. Non lo ha fatto, alla lettera, nemmeno il Pd. Ma su questo ci soffermeremo dopo. A tornare alla carica sono stati ieri Sergio Romano, con un editoriale sul Corriere della Sera, e Walter Veltroni, con una lettera inviata ai capigruppo dem di camera e senato. Il primo lega la necessità di dimezzare il numero dei parlamentari al sentimento di antipolitica diffuso nel paese, ritenendo necessario «un pacchetto di misure che serva a spegnere i sentimenti di rabbia e disprezzo che molti italiani provano per i loro rappresentanti». L’ex segretario del Pd, invece, lo ritiene «essenziale non solo per ridurre il peso improprio della politica, ma …