"Il sogno del Tfr in busta-paga. Quello degli statali vale 12 miliardi", di Raffaello Masci
«La gallina, la gallina, non ci sono dubbi». E di dubbi, in effetti non ne ha uno dei maggiori esperti italiani di previdenza, il deputato del Pdl Giuliano Cazzola: «Meglio la gallina domani che l’uovo oggi. E la proposta del ministro Bossi spero che resti solo una boutade di Ferragosto e nulla di più». Per chi si fosse perso le puntate precedenti, diciamo subito che la disputa nasce dall’intervento tenuto dal ministro Umberto Bossi a Ponte di Legno dove, tradizionalmente ormai, tiene un comizio nel giorno di Ferragosto. L’atmosfera di quest’ultimo appuntamento, per la verità, non è idilliaca: la manovra fresca di varo, se aveva fatto sanguinare il cuore di Berlusconi, figuriamoci quello dei lavoratori dipendenti. Bossi capta l’umore della piazza e fa una promessa: il Tfr invece di essere lasciato alle aziende potrebbe diventare uno stipendio in più ogni anno. La cosa, ripresa dalle agenzie di stampa, fa il giro delle varie roccaforti politiche e istituzionali, incassando – sostanzialmente – un coro di mugugni, variamente argomentati. «Il Tfr in busta paga rischia di compromettere …