Giorno: 19 Agosto 2011

"Il sogno del Tfr in busta-paga. Quello degli statali vale 12 miliardi", di Raffaello Masci

«La gallina, la gallina, non ci sono dubbi». E di dubbi, in effetti non ne ha uno dei maggiori esperti italiani di previdenza, il deputato del Pdl Giuliano Cazzola: «Meglio la gallina domani che l’uovo oggi. E la proposta del ministro Bossi spero che resti solo una boutade di Ferragosto e nulla di più». Per chi si fosse perso le puntate precedenti, diciamo subito che la disputa nasce dall’intervento tenuto dal ministro Umberto Bossi a Ponte di Legno dove, tradizionalmente ormai, tiene un comizio nel giorno di Ferragosto. L’atmosfera di quest’ultimo appuntamento, per la verità, non è idilliaca: la manovra fresca di varo, se aveva fatto sanguinare il cuore di Berlusconi, figuriamoci quello dei lavoratori dipendenti. Bossi capta l’umore della piazza e fa una promessa: il Tfr invece di essere lasciato alle aziende potrebbe diventare uno stipendio in più ogni anno. La cosa, ripresa dalle agenzie di stampa, fa il giro delle varie roccaforti politiche e istituzionali, incassando – sostanzialmente – un coro di mugugni, variamente argomentati. «Il Tfr in busta paga rischia di compromettere …

"Tfa, le selezioni per l’accesso non prima di ottobre", di Alessandro Giuliani

A sostenerlo è la Flc-Cgil, alla luce dell’ultima nota ministeriale: l’effettiva attivazione delle prove potrà avvenire forse perfino tra novembre e dicembre. Stabilito intanto il contingente per la prima tranche: i posti disponibili per infanzia e primaria sono 5.611; alle medie 4.626; alle superiori 5.659. Si attendono ora conferme dalle Università. I tempi per l’attivazione dei nuovi percorsi abilitanti, i Tfa (Tirocini formativi attivi), rischiano di allungarsi ulteriormente: a sostenerlo è la Flc-Cgil, dopo aver approfondito le ultime note ministeriali, in particolare la nota 81, attraverso cui viale Trastevere ha introdotto le regole utili alla realizzazione dei nuovi corsi che sostituiranno le Ssis. Secondo il sindacato di Domenico Pantaleo, “considerate le date indicate e il successivo parere obbligatorio del CUN, tutto lascia pensare che l’effettiva attivazione dei corsi e delle relative prove di accesso non possa avvenire prima del mese di ottobre 2011, e forse perfino tra novembre e dicembre”. La notizia non farà di certo piacere alle decine di migliaia di candidati che da ormai da qualche anno attendono di partecipare alla selezione, prima …

"Una volta era servizio pubblico ora vogliono liquidare la Rai", di Natalia Lombardo

L’idea di mezza estate rilanciata da Formigoni come toccasana per appianareil debito pubblico, quel «privatizziamo la Rai», è stata da molti derubricata a vera «stupidaggine». Ne è convinto il consigliere Giorgio Van Straten, sia per la difesa del «servizio pubblico, che esiste in tutti i paesi europei», sia perché «non taglierebbe il legame con la politica». Semmai si dovrebbe discutere «della qualità del servizio pubblico: come si fa? Con quali risorse?», anche se non pensa che possa fare la fine dell’Alitalia. Ma la Rai sta venendo via via svuotata, oppressa dal conflitto d’interesse, Santoro e Ruffini sono andati via per esasperazione. «Un’azienda avrebbe dovuto far di tutto per tenere Santoro, è una perdita grave». Ancora non colmata nella prima serata di RaiDue, se non da Criminal Minds… Inquadra il problema Luigi Zanda, vicecapogruppo Pd al Senato ex consigliere a Viale Mazzini: «Negli ultimi anni c’è stata una degenerazione dello spoil system, non solo nelle testate o nelle reti, ma con la trasmigrazione di dirigenti da Mediaset alla Rai, dove hanno troppo potere persone vicine alla …

"Dedurre i costi dell'Istruzione, l'esempio della Germania", di Mara Gergolet

La Corte dei Conti tedesca introduce un concetto, e una norma, che va in controtendenza con le riforme dell’Università di Cameron in Inghilterra (e anche con quelle della Gelmini in Italia): l’istruzione sia più pubblica e più gratuita possibile. Vuoi studiare? Puoi dedurre i costi dell’istruzione dalle tasse, quando troverai un lavoro. Con una sentenza a sorpresa, e finita sulle prime pagine dei giornali, la Corte dei Conti tedesca introduce un concetto, e una norma, che va in controtendenza con le riforme dell’Università di Cameron in Inghilterra (e anche con quelle della Gelmini in Italia): l’istruzione sia più pubblica e più gratuita possibile. Non che i giudici di Francoforte, chiamati a esprimersi sul caso di un pilota d’aereo e di un medico, non abbiano posto dei paletti. Sì può, cioè, scaricare l’affitto, i costi del corso e dell’acquisto del computer non a casaccio, ma purché si dimostri che sono stati indispensabili e finalizzati alla propria formazione. Inoltre, la sentenza di fatto estende una legge già istituita per la cosiddetta formazione ai «mestieri»: i costi (e …

"Gli operatori umanitari rendono il mondo migliore", di Kristalina Georgieva*

Un giorno per ringraziare coloro che aiutano i più bisognosi. Il mese scorso mi ero fermata a parlare con una famiglia, esausta dopo una camminata durata diverse settimane alla ricerca di protezione e un po’ di cibo. Ci siamo incontrati nel campo profughi di Dadaab, presto diventato il più grande del mondo. Questa famiglia, con cui ho passato brevi ma intensi momenti, era finalmente al sicuro, grazie alla dedizione degli operatori umanitari che lavorano incessantemente per garantire sollievo e assistenza essenziale a quasi 400 mila somali che sono stati messi in fuga dalla fame e dai continui conflitti. La Giornata mondiale umanitaria, celebrata oggi, rappresenta un’opportunità per esprimere il nostro apprezzamento e gratitudine per le donne e gli uomini che lavorano in condizioni difficili e, talvolta, pericolose e che dedicano il loro lavoro e le loro vite al servizio dell’umanità. Nel fare ciò, sono spesso più esposti addirittura dei «caschi blu» dell’Onu in quanto non portano armi ma affrontano esattamente gli stessi pericoli. Solo nel 2010 si sono verificati 129 attacchi alla sicurezza degli operatori …

"La beffa dello scudo", di Massimo Riva

Dicono in coro due ministri (Calderoli e Rotondi) e un capogruppo (Gasparri) che dell´ipotesi di un nuovo scudo fiscale per i trafugatori di capitali all´estero non s´è mai parlato. Queste smentite possono anche essere considerate un buon segnale perché testimoniano che anche nelle file della maggioranza c´è chi arrossisce e si vergogna di una simile enormità. Ma un conto è negare che di un tale provvedimento si sia discusso, tutt´altro sarebbe dichiararlo improponibile ovvero negare in radice la possibilità di ricorrervi. Dopo tanti e reiterati condoni in favore degli evasori, chi abbia buona memoria delle manipolazioni comunicative alle quali è avvezzo il governo berlusconiano quando si tratti di preparare il terreno a qualche schifezza legislativa oggi ha più di un motivo per stare in allarme. Sarà anche un segno di reale smarrimento il fatto che proprio dai partiti di governo giunga una caterva di proposte, le più stravaganti e contraddittorie, sugli emendamenti alla manovra. Ma occorre fare attenzione che alcune di queste rientrano nella ben nota tecnica del lanciare il sasso per smuovere lo stagno …