Mese: Luglio 2011

"Qualche idea per il nuovo ministro", di Carlo Federico Grosso

Alfano si è dimesso, rinunciando al doppio incarico, ministeriale e politico, che lo assillava. Abbiamo, pertanto, un nuovo Guardasigilli: l’ex magistrato Nitto Palma. Se la legislatura dovesse durare fino alla sua scadenza naturale del 2013, egli avrebbe, al massimo, poco più di un anno e mezzo per lasciare la sua impronta al ministero. Quale impronta, tuttavia, egli potrebbe, davvero, imprimere in questo non lunghissimo lasso di tempo? Noi abbiamo bisogno di riforme incisive in grado di dare nuovi ritmi ed efficienza sia alla giustizia civile che a quella penale. Le carceri stanno d’altronde scoppiando, e anche su questo terreno (più che aprire nuove prigioni come si sta cercando di fare) sarebbero urgenti interventi sulla legislazione penale e penitenziaria in grado di risolvere il problema del sovraffollamento utilizzando un ampio sistema di sanzioni alternative al carcere. Non credo che un anno e mezzo, o poco più, siano tuttavia sufficienti per realizzare riforme dei codici in grado di fornire risposte convincenti alle esigenze di giustizia della gente e/o risolvere il problema carcerario. Tanto più che nessun progetto …

Federalismo, sì a premi e sanzioni. Regioni: "Incostituzionale, così salta tutto"

La Bicamerale ha approvato il decreto legislativo per le Regioni e gli Enti locali, che prevede la rimozione dei governatori che non rispettano i piani di rientro dal deficit sanitario. Errani: “Con la manovra salta l’equilibrio bilancio, federalismo fiscale compromesso”. Il decreto legislativo con premi e sanzioni per Regioni ed Enti locali, che tra l’altro prevede la rimozione dei governatori che non riescono a rispettare i piani di rientro dal deficit sanitario, è stato approvato dalla commissione bicamerale per il Federalismo. A favore del decreto hanno votato la maggioranza e Idv, mentre Pd e Terzo polo si sono astenuti. Il voto sta già causando polemiche. Le opposizioni parlamentari hanno annunciato infatti che presenteranno a settembre una mozione per portare in aula il governo per discutere sul “fallimento dell’intero processo del federalismo”, come ha detto Walter Vitali, capogruppo del Pd alla Bicamerale per il federalismo dopo il voto. “Vogliamo denunciare il fatto che il governo usi la crisi – ha spiegato – per eludere i meccanismi di concertazione con le Regioni e le autonomie locali, e …

"Basta silenzi, i politici devono agire. C’è troppo odio contro gli immigrati", di Luigi Offeddu

La commissaria Malmström: spiegare i benefici del multiculturalismo. «Breivik è uno squilibrato, certo. Ma i movimenti populisti e anti integrazione, che creano un clima di odio contro gli immigrati stranieri, stanno guadagnando terreno in diversi Paesi europei. Perciò i capi di governo e di Stato, i leader moderati di centrodestra e centrosinistra, devono alzarsi in piedi e parlare forte. Più forte. È venuta finalmente l’ora di farlo» . Cecilia Malmström, svedese, commissaria europea agli Affari interni, sta trascorrendo qualche giorno di vacanza in un luogo dove si trovava anche venerdì sera, quando l’incubo è calato su Oslo: «Ho sentito la prima notizia alla radio, poi ho cercato subito altre informazioni e non mi sono più staccata dalla televisione. Ero atterrita» . Dalla figura di Breivik? «Ancora una volta: quella è una persona molto malata, non è difficile capirlo. È uno che ha preparato la sua azione per tanto tempo, diceva di voler liberare la Norvegia seguendo le idee di una certa estrema destra. Ma ci sono molti altri come lui: che cioè condividono le sue …

"«Preoccupato per i ministeri al Nord». Napolitano scrive a Berlusconi: rilievi sul decentramento del governo nel territorio", di Dino Pesole

Già nelle scorse settimane aveva fatto intendere chiaramente quale fosse il suo punto di vista in materia. Ora la nuova offensiva della Lega, culminata sabato scorso nell’inaugurazione degli uffici di quattro ministeri nella villa Reale di Monza, induce il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano a rendere esplicito il suo punto di vista con una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. A far scattare l’allarme del Colle sono state anche le dichiarazioni di esponenti leghisti («abbiamo iniziato il decentramento» ha detto Umberto Bossi), e la stessa nota emessa domenica scorsa da Palazzo Chigi in cui si definivano «incomprensibili le polemiche di segno opposto sull’iniziativa avviata da alcuni ministri». In realtà non si tratterebbe altro che della «realizzazione dell’intesa raggiunta qualche tempo fa sugli uffici decentrati e di rappresentanza di alcuni ministeri sia al nord sia al sud». Nella lettera a Berlusconi, Napolitano esprime «rilievi e motivi di preoccupazione sul tema, oggetto di ampio dibattito, del decentramento delle sedi dei ministeri sul territorio». Unità nel rispetto delle autonomie, aveva osservato lo scorso 17 giugno a Verona …

"Decalogo anti stupro, a Roma subito polemica", di Alessandra Paolini

“Evitate strade buie e vestiti appariscenti”. E le donne scendono in piazza a protestare: “Consigli offensivi”. Diecimila copie distribuite nel metrò. Con la pubblicità di un braccialetto gps. Voleva essere un opuscolo per mettere in guardia le donne. Ventiquattro pagine di consigli, semplici e spiccioli, per evitare di essere molestate in strada, sul lavoro o finire sotto le grinfie di uno stalker. Insomma, per sentirsi più sicure in città, dove la violenza in tutte le sue sfaccettature è all´ordine del giorno. Ma il vademecum, pensato da un gruppo di signore e patrocinato dal comune di Roma, si è rivelato un boomerang. A molte non è piaciuto, a cominciare dal sottotitolo “Sicurezza, un lusso che oggi noi donne vogliamo permetterci”. E tantomeno sono stati graditi alcuni suggerimenti: «Non camminate in strade buie e non indossate abiti appariscenti». Così, distribuito da metà luglio in 10mila copie nel metrò, il “Vademecum per la sicurezza” è finito sotto il fuoco amico della storica rivista femminista online, “Noi donne.org”. E il tam tam di chi pensa che «le donne non …

Borghezio: «Breivik? Condivisibile». La Lega chiede scusa alla Norvegia

Quelle espresse da Anders Behring Breivik «sono posizioni sicuramente condivisibili». Sono le parole shock dell’eurodeputato leghista Mario Borghezio, in un intervento alla trasmissione ‘La zanzarà di Radio24, secondo il quale «sostenere una necessità» di una «crociata» «è sacrosanto». Parole che scatenato il finimondo persino in casa Lega, al punto che spetta a al ministro Roberto Calderoli dire: «La Lega chiede scusa alla Norvegia». Per Borghezio sono «buone alcune delle idee espresse» da Breivik «al netto della violenza, in qualche caso ottime». «Certo», insiste il leghista. «L’opposizione all’islam – continua – l’accusa all’Europa di essersi già arresa prima di combattere, sono cose che pensiamo in molti». Per Borghezio, che nel 2005 è stato condannato in via definitiva per l’incendio, nell’ambito di una ronda padana del luglio 2000, delle masserizie di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte a Torino, Breivik è «magari in buona fede». «Ho paura – spiega – che questo personaggio sicuramente esaltato sia stato strumentalizzato». Le sue, prosegue, «sono posizioni che collimano al cento per cento con molte delle posizioni che sono state …

"Amato: uno sforzo per la ricchezza di tutti. Penso all’una tantum", di Aldo Cazzullo

«È un avvio di ferie tra i meno sereni che io possa ricordare. Si incrociano i dubbi sul piano di salvataggio per la Grecia, il clima di nervosismo che viene dagli Stati Uniti, le difficoltà che l’Italia ha comunque, a prescindere dagli effetti del contesto in cui ci muoviamo» . Presidente Amato, si evoca il ’ 92. «Non è così. Le situazioni non si ripetono mai. Infatti questa è diversa. Mi colpisce che forse non c’è nel Paese una sufficiente consapevolezza sulle dimensioni del rischio che corriamo» . Sta dicendo che la situazione è più grave rispetto a qualsiasi precedente? «Il grande cambiamento di questi anni è che il debito sovrano, una volta sinonimo di debito garantito, non è più ritenuto affatto tale. Vale per gli Stati quello che vale per le banche: ce ne sono alcuni che forse sono troppo grandi per fallire (e ciò nondimeno c’è qualcuno che ha cominciato a chiedersi se anche gli Stati Uniti non possano fallire); e comunque per quelli di piccole e medie dimensioni il rischio esiste. Vent’anni …