Mese: Luglio 2011

"A Milano chiude la scuola più multietnica d’Italia", di Michele Brambilla

Troppi gli stranieri: secondo la legge non devono superare il 30%. Hanno deciso di chiudere la scuola elementare più multietnica d’Italia: la statale «Lombardo Radice» di via Pier Alessandro Paravia 83 a Milano. Il motivo: gli stranieri sono troppi. Dall’anno prossimo non ci sarà più la prima elementare, il che vuol dire che fra cinque anni la scuola si estinguerà. Eppure era ritenuta un modello riuscito di integrazione, più volte premiata dalla Regione. I genitori e i bambini ne erano entusiasti. Le insegnanti avevano preso il loro compito quasi come una missione. Ma sembra che l’Ufficio scolastico territoriale di Milano non voglia sentire ragioni: una lettera, giunta all’istituto la scorsa settimana, ha gelato le speranze di bambini e genitori: «Cercatevi un’altra scuola». La storia va raccontata dall’inizio. Via Paravia è nel quartiere San Siro. Un quartiere da sempre diviso in due: da una parte una Milano benestante, dall’altra una Milano di immigrati. In un simile contesto, la scuola elementare «Lombardo Radice» è da tempo un luogo di incontro. Negli anni Sessanta e Settanta fra bambini …

"Il sistema istituzionale liquefatto", di Gian Enrico Rusconi

Come si permette Umberto Bossi di rispondere al Presidente della Repubblica di rassegnarsi al fatto compiuto del «decentramento» di alcuni ministeri a Monza? «I ministeri li abbiamo fatti e li lasciamo là, siamo convinti che il decentramento non sia solo una possibilità, ma una opportunità per il Paese». Questa non è affatto una risposta alla qualità dei rilievi che il Presidente della Repubblica ha rivolto si noti – al presidente del Consiglio, che si è ben guardato dal rispondere. A parte la scorrettezza istituzionale e la sceneggiata di Monza, siamo davanti ad un gesto di irrisione istituzionale che umilia i cittadini e ridimensiona di fatto lo stesso Berlusconi. A quando il trasferimento (pardon, il decentramento amministrativo) di Palazzo Chigi ad Arcore? Non mi pare che la classe politica nel suo insieme – alle prese con il fango della corruzione – si sia resa conto della gravità di quella che l’opposizione si è limitata a chiamare «farsa». In realtà rischia di essere una trappola istituzionale dalle conseguenze imprevedibili. Eppure il presidente del Senato Schifani, con aria …

"Tutto in suo nome", di Aldo Schiavone

Il Parlamento è prigioniero degli incubi di un uomo che è stato un leader e che ora non riesce a pensare ad altro che alle sue paure e alle sue ossessioni. Non vi sono strategie, non vi sono programmi. La salvezza privata si fa ragion di Stato e diventa l´unico orizzonte in cui muoversi. Allungare i tempi del processo penale con una modifica legislativa che sarebbe un azzardo chiamare riforma, è l´ultima cosa di cui l´Italia avrebbe in questo momento bisogno. Con una scelta senza precedenti, tutte le forze produttive che tengono in piedi il nostro sistema economico hanno chiesto solennemente una svolta, una “discontinuità” nella politica e nel governo. Ogni giorno appare sempre meglio che la manovra appena votata non basta, e che bisognerà probabilmente impostarne una nuova, probabilmente drammatica. La speculazione finanziaria ha puntato il mirino sulla nostra fragilità finanziaria. Un numero crescente di famiglie sente sul collo il fiato di una povertà che sembrava dimenticata per sempre. Eppure tutto questo non basta. Che l´Italia attraversi la crisi più grave dal dopoguerra non …

Crisi, la Germania ci «scarica» e Prodi s'infuria

Si chiude un’altra giornata di fuoco per i titoli di Stato italiani, con lo spread balzato a oltre 330 punti e i tassi decennali in asta ai massimi dal 2000. È il mercato del debito europeo a soffrire: lo spread dei titoli spagnoli ha sfondato i 350 punti, Irlanda e Portogallo viaggiano sopra gli 800, l’euro è sotto 1,43 dollari. Ma l’Italia – che pure si tiene a distanza di sicurezza dai Paesi europei che hanno ricevuto il salvataggio – è al centro dell’attenzione dei mercati. Sia per le dimensioni ingenti del suo debito pubblico, che ne fanno un ‘bastione’ di difesa della moneta unica. Sia per i timori contingenti riguardanti la stabilità politica del Paese, alimentati dai voci e indiscrezioni. Il risultato: movimenti speculativi e molti investitori che si allontanano, con lo ‘spread’ sul Btp a dieci anni oggi a 337, un soffio dai 350 punti segnati le corse settimane che rappresentano il massimo da quando esiste l’euro. È in questo contesto che si è svolta l’asta sui titoli italiani di stamani, attesissima dopo …

Processo lungo, il governo ha fretta. E in Senato pone la fiducia sul ddl

Il governo ha posto al Senato la questione di fiducia sul ddl del cosidetto “processo lungo”. Si tratta del procedimento che consente di allungare a dismisura i testi a difesa. Lo ha annunciato in Aula il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito. la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha stabilito che la fiducia al ddl si voterà domani mattina intorno alle 10, con la prima chiama dei senatori. Alle 9 cominceranno le dichiarazioni di voto. Non si fa attendere il commento dell’Associazione nazionale magistrati. “Processo lungo significa non arrivare mai a sentenza – scrive in una nota il presidente Luca Palamara – questo provvedimento è dettato dall’esigenza di risolvere situazioni particolari e non porta ad alcun miglioramento dell’efficienza del processo”. Le opposizioni reagiscono. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, chiede al neoministro della Giustizia Nitto Palma di presentarsi in Aula per spiegare il perché di una simile accelerazione. “Assolutamente ingiustificata – afferma l’esponente dei democratici – non si spiega se non con la necessità di salvare il presidente del Consiglio …

"Dalla Domus Aurea al Colosseo è un bollettino di guerra", di Luca del Fra

L’emergenza archeologia sembra un piccolo Vietnam… E il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro conferma che la soprintendenza ai beni archeologi di Romaperderà 5 milioni di euro. Martedì 26 luglio, Soriano del Cimino ( Viterbo), unacooperativa di archeologhi porta alla luce una montagna sacra, vale a dire un luogo di culto del 1000 avanti Cristo: lo scavo è per lo più a loro spese. Mercoledì 27 luglio ore 9.30,unadelegazione del Pd prende visione dello stato della Domus Aurea accompagnata da archeologi, restauratori, ingegneri e dal commissario Marchetti. Due ore dopo l’Idv davanti al Colosseo lancia un pesante j’accuse sulla sponsorizzazione di Della Valle per il restauro del grande anfiteatro; nel frattempo il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro (Pdl) conferma: la soprintendenza ai beni archeologici di Roma perderà 5 milioni di euro, a favore del Polo Museale di Napoli oramai vicino alla bancarotta. Domani sciopero generale del personale scientifico del Ministero dei Beni Culturali contro il taglio delle missioni. Sembra un bollettino di guerra, invece è l’emergenza archeologia, piccolo Vietnam nel complesso della emergenza cultura …

"La questione morale", intervista a Enrico Berlinguer di Eugenio Scalfari (1981)

«I partiti non fanno più politica», dice Enrico Berlinguer. «I partiti hanno degenerato e questa è l’origine dei malanni d’Italia».La passione è finita? Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”. La carta geopolitica dei partiti è fatta di …