Mese: Luglio 2011

«La responsabilità è parola chiave per il cambiamento», intervista a Don Luigi Ciotti di Massimiliano Amato

Dobbiamo saldare le parole ai fatti, le speranze ai progetti, la memoria al fare, i diritti alle opportunità, la conoscenza alla responsabilità», dice don Luigi Ciotti al termine di una giornata intensa: mattinata a Palermo, per ricordare Paolo Borsellino e gli angelidella scorta, serata a Roma, in piazza del Pantheon, per una fiaccolata organizzata da Libera “contro tutte le mafie” con i giovani del Lazio. Una regione al sesto posto in Italia per beni confiscati alle cosche (199 immobili e 111 aziende), «a testimonianza cheRoma è diventata terreno di conquista perché c’è posto per tutti». Lei parla di rassegnazione come malattia mortale: ne vede parecchia in giro? «Ho fatto un richiamo alla responsabilità, parola svuotata di ogni significato. Se lo vogliamo veramente, il cambiamento dobbiamo viverlo in noi stessi. Altrimenti le cose resteranno immutabili. Si guardi in giro: cresce l’impoverimento delle famiglie, cresce il penale a scapito del sociale, e la gente ha smarrito profondità. Siamo nell’epoca del pensiero sbrigativo». E le mafie ingrassano. «Ingrassano perché riescono a dividere. Le ultime operazioni di magistratura e …

"Il crollo parallelo dei patriarchi milanesi", di Gad Lerner

L´improvviso crollo parallelo dei due patriarchi milanesi don Verzè e Ligresti, fornisce la risposta più chiara a coloro che non avevano saputo prevedere il fenomeno Pisapia. Assuefatti per cinismo all´idea di eternità del potere, non avevano compreso che Pisapia era l´antidoto al berlusconismo sprigionatosi dall´interno della medesima società che lo aveva generato. Pure a sinistra suscitava incredulità, solo la primavera scorsa, uno slogan veritiero come “Milano libera tutti”. E ora fa tremare i polsi di chi ha l´onere di ridisegnare il futuro della metropoli lombarda, immaginarla a prescindere dai colossi con i piedi d´argilla che vi hanno fatto il bello e il cattivo tempo per oltre un quarto di secolo. Trovando in Berlusconi non solo il garante che gli ha fatto oltrepassare indenni la bufera di Tangentopoli, ma, più ancora, il garante culturale e materiale della loro continuità dalla Prima alla Seconda Repubblica. Con modalità non così dissimili, il San Raffaele e l´impero immobiliare di Ligresti simboleggiavano l´egemonia di una destra capace di sottomettere la finanza e la politica, presentandosi come l´unica forma possibile del …

Bersani vuole evitare il ’92. «Una politica più sobria», di Rudy Francesco Calvo

I Democratici sono preoccupati del clima di antipolitica che monta nel paese. Non c’è parlamentare che non lo lasci intendere nei suoi discorsi e, inevitabilmente, la direzione che si è riunita ieri mattina ha cercato di trovare le contromisure, per evitare che si riproponga il temuto scenario del ’92. Tra i più allarmati c’è proprio Pier Luigi Bersani, il cui obiettivo numero uno è «difendere la buona politica», non certo la casta, dal «fango» che la destra sta mettendo nel ventilatore «per mandare tutto allo sfascio». Il segretario del Pd ha dunque proposto, in una relazione che è stata approvata da una amplissima maggioranza, una linea chiara che, a partire dall’analisi della crisi in Italia e in Europa, pone come condizione fondamentale le dimissioni dell’attuale governo. «La strada maestra è il voto», per Bersani, che non si oppone comunque alla «formazione di un governo di breve transizione per fare la riforma della legge elettorale». Il leader dem, e con lui tutto il partito, rivendica la scelta di aver permesso un’accelerazione sulla manovra economica, altrimenti «il …

"La trasparenza di uno scandalo", di Bill Emmott

Gli scandali inglesi, ora dovrebbe essere abbondantemente chiarito, funzionano in modo diverso da quelli italiani. In Italia gli scandali iniziano con una rivelazione apparentemente enorme ed enormi quantità di attenzione, ma poi diventano sempre più piccoli e l’attenzione svanisce. In Gran Bretagna è il contrario: i nostri scandali partono in sordina ed emergono lentamente, ma poi diventano sempre più grandi. E così non possiamo ancora prevedere quanto si allargherà ancora lo scandalo, ormai di ampia portata, che ha investito i giornali di Rupert Murdoch e la polizia di Londra. Quello che appare chiaro è che Rupert Murdoch, 80 anni, architetto e forza trainante del più grande gruppo mediatico del mondo, ieri ha interrotto la testimonianza del figlio James davanti alla commissione parlamentare ristretta per dire: «È il giorno più umiliante della mia vita». Non possiamo giudicare quanto fosse sincero quando l’ha detto. Ma possiamo dire che lui, la sua famiglia e la sua compagnia hanno sofferto sia una grande umiliazione sia un colpo mortale per il loro potere politico. E’ molto probabile che lo scandalo …

"Irresponsabili al governo", di Guido Crainz

L´opposizione della Lega al decreto sui rifiuti, insieme al voto di oggi sull´arresto di Papa, non è solo l´ennesimo colpo di mano di un partito ormai allo sbando e privo di bussola.Forte solo per la debolezza e l´irresponsabilità civile del partito con cui governa, il Pdl. Intorno al voto segreto su Papa si intrecciano i sussulti di un centrodestra in agonia. La difesa estrema del parlamentare imposta da Berlusconi ha già fatto crollare nel ridicolo il “partito degli onesti” evocato da Angelino Alfano. La Lega vacilla e barcolla fino all´ultimo, senza una bussola riconoscibile, e Bossi stesso è ormai un elemento di crisi. Il no del Carroccio al decreto sui rifiuti in Campania, d´altro canto, non è solo un tentativo indecente di recuperare elettori delusi facendo appello ai loro peggiori istinti. È un intollerabile vulnus alla nazione, reso ancor più intollerabile dall´ipotesi che la maggioranza nel suo insieme ceda al ricatto. È un attacco alle ragioni che fanno di un Paese una collettività: attraversata da contrasti e tensioni, ma una collettività. Un insieme di sofferenze, …

"Il premier aggrappato a Scilipoti", di Marcello Sorgi

Il pasticcio in cui ieri il governo è andato a cacciarsi, durante la discussione parlamentare del decreto sui rifiuti di Napoli, non è certo di buon auspicio per la prossima votazione sulla richiesta di arresto del deputato Alfonso Papa, il braccio destro di Luigi Bisignani coinvolto nell’ inchiesta sulla P4. Ancora una volta a bloccare il governo è stata la Lega, contraria alla norma che avrebbe dovuto consentire l’invio dei rifiuti in eccedenza fuori dalla Campania anche senza il consenso delle regioni. Per tener duro sul punto che la monnezza del Sud non deve andare al Nord, il Carroccio, prima ha fatto un po’ di melina, e poi, quando era troppo tardi per far sì che il decreto fosse rinviato in commissione, ha visto soccombere la maggioranza in una votazione in cui appunto è stato deciso di proseguire la discussione in aula. Ma se sui rifiuti una soluzione in qualche modo si troverà, accontentando la Lega magari in altri campi e in altre trattative aperte, come quella sul rimpasto di governo che dovrebbe vedere un …

Da Carpi parte la denuncia sui “bonus bebè”

In attesa della risposta all’interrogazione che verrà posta a Giovanardi, Donata Lenzi e Manuela Ghizzoni sollevano il problema dei rimborsi. È sulle pagine del Tempo di Carpi che una lettrice denuncia il caso dei “bonus bebé” che accompagnati da una lettera del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, recapitata tra il 2005 e il 2006 nelle case delle famiglie italiane, recava la buona notizia: 1000 euro per il nuovo nato. “Ecco, adesso il governo ne rivuole indietro 3999!”. E’ quanto si apprende dalle deputate del Partito Democratico, Donata Lenzi e Maunuela Ghizzoni, che hanno presentato una interrogazione al Presidente del Consiglio per sapere quante lettere sono state spedite o stanno per esserlo e se davvero le famiglie dovranno restituire i 1000 euro ricevuti e, peggio, pagare le sanzioni ed ammende previste. “Le famiglie per ricevere il bonus dovevano dichiarare di non superare il reddito di 50.000 complessivi. Non era specificato se netti o lordi e da questa grave trascuratezza è nato tutto il caos. In tanti dichiararono il netto e oggi si vedono contestare il bonus …