Mese: Luglio 2011

"Università: ricercatori, si salvi chi può. Gli atenei non assumono più", di Mariagrazia Gerina

Sono l’unica speranza dell’università italiana. Ma la riforma Gelmini li sta espellendo in massa. Chi fugge all’estero, chi lascia la ricerca per un lavoro in azienda… Effetto dei tagli e della burocrazia: le assunzioni sono bloccate. Per bloccare l’approvazione della legge Gelmini sono saliti sui tetti, hanno smesso di insegnare, si sono aggrappati ai monumenti simbolo del paese, hanno assediato il parlamento. La storia, nelle aule di Camera e Senato, si sa come è andata a finire. Ma nelle università, a distanza di otto mesi dall’approvazione della riforma che non avrebbero voluto, che cosa sta succedendo? «Sentinella a che punto è la notte?»: lo abbiamo chiesto prima di tutto a loro, ai ricercatori italiani, precari e non, giovani e meno, che sul destino dell’università in Italia hanno vegliato forse come nessun altro. Che «fine» sta facendo l’università? E che «fine» stanno facendo loro, a cominciare dai precari? Con loro che dovrebbero rappresentare il futuro dell’università la riforma Gelmini sta mostrando il volto peggiore. Altro che le 1500 assunzioni per tre anni promesse durante la discussione …

"Le macerie del Cavaliere", di Aldo Schiavone

Fino a quando potrà andare avanti così? E cosa ancora ci toccherà di vedere prima che cali il sipario su una situazione non più sostenibile? E´ l´intero Paese a chiederselo, in questa estate di paure e di veleni. Berlusconi e, ogni giorno di più, Bossi con lui – votati allo stesso destino – sono ormai un ostacolo da rimuovere.Dopo quasi vent´anni di interminabile transizione, la nostra vita pubblica è a questo punto. Perché a null´altro ormai s´è ridotta la leadership che una volta aveva saputo conquistare un popolo (quello stesso che chiamava “gente” – una parola vergognosa, che dovremo dimenticare in fretta). Non altro è diventata che un grumo di macerie e di potere, un impasto denso di seduzione finita e di ostinazione che resiste, senza più rapporto con la realtà del Paese: frantumi di sogni non realizzati e pratiche contagiose di scostumatezza, di dismisura e di arroganza. Null´altro è ormai se non specie di tappo – potremmo davvero chiamarlo il fattore T – che comprime e soffoca un´Italia a rischio e in pericolo. La …

Bonus bebè, Pd: per migliaia di famiglie rischio restituzione e pagamento multe

Lenzi e Ghizzoni: Giovanardi non fa chiarezza si parla di 4000 euro. “Giovanardi non fa chiarezza su bonus bebè del 2005 e per migliaia di famiglie c’è il rischio di dover restituire 4000 euro allo Stato: i 1000 euro del bonus più la sanzione di 3000 euro. Tutto questo per colpa di un sistema di attribuzione poco chiaro”. Lo denunciano le deputate democratiche Manuela Ghizzoni e Donata Lenzi che hanno interrogato oggi in commissione Affari sociali alla Camera il sottosegretario alla famiglia, Giovanardi sulle 8.000 lettere ricevute dalle famiglie che avevano ottenuto nel 2005-2006 il bonus bebè di 1.000 euro e che si vedono adesso chiedere i soldi indietro con gli interessi. “Il sottosegretario – proseguono – ha minimizzato i numeri assicurando che dovranno restituire solo 1000 euro e non 4000 come risulta dalle denuncie di cui siamo in possesso. Siamo in ogni caso disponibili a raccogliere le testimonianze di chi si trova in questa situazione e a rappresentarle al ministro in modo che almeno questo impegno del sottosegretario non si trasformi un’altra volta in …

"Non restare sordi", di Lapo Pistelli

Siccità in Africa Orientale. “In un’altra epoca sarebbe stato possibile perdonarsi di non aver saputo cosa accadeva in altra parte del mondo. Oggi non è più così”. La notizia da molti giorni apriva i notiziari televisivi di lingua inglese ma non riusciva a bucare lo schermo di indifferenza della nostra informazione. Poi, domenica scorsa, Benedetto XVI ha lanciato durante l’Angelus un appello commosso alla comunità internazionale accendendo i riflettori sulla tragedia che in Africa Orientale sta colpendo 11 milioni di persone. La siccità è una piaga antica, che purtroppo torna a riproporsi oggi nella forma più grave degli ultimi 60 anni colpendo direttamente alcuni Paesi del Corno d’Africa ma destabilizzando indirettamente altri, cioè quelli che ospitano i profughi in fuga, Paesi nei quali l’improvvisa pressione sta rapidamente facendo salire il prezzo dei generi alimentari. La città di Mogadiscio non è più in grado di accogliere nuovi rifugiati e l’ospedale ha esaurito le scorte di medicinali; in altre aree, Al Shabaab ha autorizzato le agenzie internazionali a rientrare nel territorio sotto il proprio controllo per rispondere …

Fassina: norma su fisco, iniqua e regressiva

Irpef sulla prima casa, un aggravio pesante sulle famiglie e i giovani. Le profonde iniquità inflitte dalla manovra di finanza pubblica del governo Berlusconi ne appesantiscono gli effetti recessivi e, quindi, ne indeboliscono l’efficacia. La norma per gli interventi sul fisco, oltre a tassare la casa di abitazione, prevede la tassazione dei contributi pensionistici e sociali obbligatori. Se si attuasse l’improvvisato e irrazionale intervento predisposto da Tremonti, saremmo l’unico Paese al mondo a tassare due volte lo stesso reddito, per altro in modo pesantemente regressivo. Contestualmente, le rendite milionarie continuano a beneficiare di un’imposta sostitutiva al 12,5%. Il governo Berlusconi non ha alcuna credibilità per andare avanti. Ogni giorno in più aggrava i problemi dell’Italia. Saranno 24 milioni gli italiani che subiranno il ritorno dell`Irpef sulla prima casa. Un aggravio pesante che ha provocato una dura presa di posizione del Pd che con il responsabile economico Stefano Fassina ha giudica la norma che riporta l`Irpef sull`abitazione principale «iniqua e regressiva». www.partitodemocratico.it

"Il nostro voto compatto", di Alessandro Maran

Trecentodiciannove sì, 293 no. La camera non fa processi. Doveva solo decidere se nella domanda di autorizzazione a eseguire la misura cautelare del carcere per Papa vi fosse o no un intento persecutorio E ha deciso che, no, non c’era. Non c’era persecuzione, Papa aveva cercato di spiegare tutto con le presunte inimicizie nei suoi confronti da parte della procura di Napoli e non aveva fornito alla giunta nessun elemento concreto idoneo a smentire gli addebiti che gli erano stati mossi. Alfonso Papa, Pdl, ex magistrato, finito nell’inchiesta P4 che ha allarmato l’opinione pubblica rivelando uno scenario inquietante di relazioni istituzionali alterate, di rapporti degradati e corrotti, di uso spregiudicato di ruoli e funzioni teso a ricavare denaro e altre utilità potrà dunque, come chiesto dal giudice per le indagini preliminari, essere arrestato. Ne è passato di tempo da quando nella seduta del 29 aprile 1993 – si discuteva allora la domanda di autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi, la Lega esponeva il cappio (i retroscenisti vi racconteranno se e quanti padani hanno …

"La maschera del penitente", di Francesco Merlo

Galera è parola difficile da pronunziare ed è sempre meglio non applaudire la galera, anche quando è strameritata. Ma forse l´onorevole Alfonso Papa se l´è conquistata proprio quando alla Camera ieri ha evocato i figli e la moglie, un dolente “tengo famiglia” che è al tempo stesso il tallone di Achille e il punto di forza della politica italiana. In una famiglia ciascuno ha le proprie abitudini, le proprie manie, la propria poltrona.«Bisognerà spiegare loro perché papà non torna a casa». Ma Alfonso Papa è un ex magistrato e dunque ben conosce il confine tra la giustizia e la pietà. E sa che la famiglia è l´unico argomento che mai può essere giudicato. Nelle carceri c´è il vetro o la tavolaccia ad impedire gli abbracci, i sussurri, i bisbigli e i sospiri tra i familiari. E addosso ieri Papa non si portava le immagini della moglie e dei figli ma quella orribile foto con il ricettatore. E c´erano pure quelle terribili intercettazioni quando la sua voce non era così accorata, non era così infelice. Era …