Mese: Luglio 2011

"Bonus bebè, sorpresa di governo", di Marco Ventimiglia

La beffa, il bonus bebè da restituire, e il danno, un procedimento penale per falsa autocertificazione. È quanto stanno vivendo le 8.000 famiglie che hanno ricevuto un’intimazione del ministero dell’Economia. «Scusate sono una mamma di Prato e in questi giorni ho ricevuto una raccomandata dove mi viene intimata la restituzione non solo dei 1000 euro del bonus bebè ma anche il pagamento di una sanzione amministrativa di 3000 euro perché il reddito risulta superiore ai 50.000 richiesti. Ho controllato sia il mio CUD che quello di mio marito e nel 2005 come reddito complessivo avevamo 50.410 euro… Adesso io sono disoccupata da ben 3 anni e mio marito non sta ricevendo regolarmente lo stipendio da ben 4 mesi. Come possiamo fare?». E’ una mail, una delle tante, che stanno ricevendo in queste settimane le associazioni dei consumatori. Una storia, una brutta storia, quella della restituzione del bonus per i figli nati del 2005, che sta avvelenando le giornate di circa 8mila famiglie italiane. Una vicenda che sintetizza alla perfezione il populismoe l’inettitudine dei governi guidati …

"Province e città metropolitane. Così il Pd ridisegna il Paese", di Roberto Brunelli

Una riforma istituzionale e degli enti locali oltre le polemiche dell’antipolitica: riduzione delle province, comuni sotto i 5000 abitanti associati tra loro, le città metropolitane… parla il responsabile pd per gli enti locali. Ci vuole uno scatto, su questo non c’è dubbio. E la posta in gioco è alta. Da una parte c’è il crescente distacco dei cittadini dalla politica, dall’altra il bisogno di ridisegnare la fisionomia della «macchina Italia» rendendola al tempo stesso più efficiente e meno costosa. Il Pd ci sta lavorando da tempo, consapevole del fatto che la via è stretta: la crisi corre globalmente, rischia di imporre riforme che invece sarebbe meglio gestire piuttosto che ritrovarsi a subire e porta con sé anche sentimenti irrazionali che spingono a scelte improvvide. È intorno a questo nodo scorsoio che si sviluppa la discussione intorno ai cosiddetti costi della politica e intornoalla riforma degli enti locali. Il Partito democratico, per parte sua, ha presentato una proposta di legge costituzionale, primo firmatario Bersani. Consapevole di un fatto: che non c’è tempo da perdere. Sul piatto …

"Il cuore nero dell'Europa", di Bernardo Valli

VenerdÌ pomeriggio, la notizia dell´esplosione nel centro di Oslo ha provocato in molti un immediato riflesso condizionato. Si trattava con tutta probabilità di un´autobomba e quindi di terrorismo di origine islamica. Niente di più classico. Esasperante, tragica routine. Poi, col passare delle ore, sono arrivati i dettagli della strage sull´isolotto di Utoya ed è emerso quel giovane biondo, con lo sguardo azzurrino. Alla certezza iniziale sulla natura jihadista dell´attentato è succeduto un momento di incredulità. Il terrorista era un puro scandinavo. Un norvegese aveva ammazzato decine di ragazzi norvegesi a sangue freddo. L´assassino era di incontestata origine europea, era un cristiano e fiero di esserlo. Se il pensiero che si trattasse di un arabo, di un musulmano, era stato un riflesso condizionato, la scoperta che il criminale era “uno dei nostri” ha suscitato sgomento. Il terrorismo può dunque essere europeo. La sorpresa ha stordito non solo i norvegesi. I primi sospettati, supposti jihadisti nostalgici di Bin Laden, sono via via scomparsi dai telegiornali e dalle prime pagine dei quotidiani (e speriamo che non vi ritornino) …

"La scuola del duemila, poche risorse addio equità", di Benedetto Vertecchi

La funzione di mobilità ascendente dell’istruzione sempre più compromessa dagli ultimi interventi. Gli interventi sul funzionamento del sistema scolastico che hanno caratterizzato i governi della Destra (non solo quello attuale, ma anche il governo che è rimasto in carica fra il 2001 e il 2006) hanno perseguito una medesima linea di contenimento della spesa per l’istruzione, giustificata dalla necessità di razionalizzare l’organizzazione del servizio e al tempo stesso di migliorarne la qualità. Con tali argomenti sono stati diminuiti gli organici, rivista la distribuzione territoriale delle scuole, ridotti gli orari delle lezioni (e, purtroppo, anche quelli già limitati di funzionamento complessivo delle scuole), diminuita l’offerta di sostegno specializzato per allievi con speciali esigenze e via lamentando. L’obiettivo di una più elevata qualità degli studi si è ridotto per lo più a richiami ideologici al merito, che sono serviti solo a nascondere la crescente incidenza del condizionamento sociale sull’educazione di cui gli allievi fruiscono. Sotto questo aspetto, c’è stato un vero e proprio ribaltamento fra gli orientamenti prevalenti nello sviluppo del sistema educativo dalla riforma della scuola …

"Beni culturali senza guida e senza custodi", di Vittorio Emiliani

Un recente rapporto stima il fatturato della cultura, nella Ue, sui 650 miliardi di euro, contro i 250 dell’industria dell’auto. E però, da noi, la cultura è sotto lo zero rispetto alla Fiat. Secondo lo stesso rapporto, la cultura produce il 2,6% del Pil europeo, contro il 2,1 delle attività immobiliari. E però – grazie all’immobiliarista Berlusconi – da noi la politica edilizia pesa tanto e la cultura niente. Nonostante 3500 musei, 500.000 complessi storici (il dato è del segretario generale del MiBAC, Roberto Cecchi), 95.000 fra chiese e cappelle, 2.100 aree archeologiche, ecc. Che muovono un terzo di tutto il turismo il quale, da solo, contribuisce al Pil quasi come la tanto esaltata edilizia. Nella crisi in atto, Francia e Germania hanno accresciuto gli investimenti nella cultura considerata motore di creatività e di sviluppo. Da noi il governo li ha assurdamente tagliati: dal 2004 a oggi la spesa del MiBAC è scesa dallo 0,34 (ed era già poco) allo 0,21% del bilancio statale, ultimo posto nella Ue. Al non-governo generale si è sommata la …

"Genova, la sfilata dei 30mila che non vogliono dimenticare", di Jolanda Bufalini

Tramutare il doppio incubo in festa è stato l’obiettivo del corteo di Genova, dieci anni dopo. Sono venuti in tanti, da Milano e dalla Val di Susa, dalla Liguria e da Torino e dal resto d’Italia, dovevano essere 10mila nelle previsioni degli organizzatori, sono molti di più, forse 30mila, si snodano lungo lo stradone che da Sampierdarena si snoda fino a Caricamento, al porto antico di Genova, reso chic dal restyling di Renzo Piano. Doppio incubo e ferite aperte, della città che non ha creduto ai segnali di pace e che ha chiuso le saracinesche dei negozi lungo il percorso di quattro chilometri. E delle migliaia di persone che vissero quella incredibile «notte cilena». «Festa» dice la Questura che ha organizzato una presenza discreta delle forze dell’ordine, festa quella del concerto conclusivo, o del gruppo di ragazzi con i capelli rasta che tirano due calci a un pallone, aspettando che si formi la testa del corteo. O di Giacomo e Alba, arrivati da Milano, avevano 20 anni nel 2001, sono tornati finalmente contenti, perché a …

"Croci celtiche e Odino l´ultra-destra del Nord", di Carlo Bonini

Per raccontare la tenebra da cui è uscito Anders Behring Breivik e che altri come lui incuba, per definire il bolo di odio che avvelena la Norvegia e un pezzo di Europa, bisogna dimenticare la storia del Novecento e le sue categorie politiche. E convincersi che persino parole come “Destra”, “Fascismo”, “Nazismo” possono risultare vuote, quantomeno inadatte. Bisogna immaginare una subcultura nazionalista contagiosa, cresciuta all´ombra di un Pantheon impazzito che tiene insieme la Bibbia e il rock Black Metal, il Compasso e le Crociate, il “paganesimo Odinista” con le sue reminiscenze di miti nibelungici. Tolkien con John Stuart Mill. Che ha in odio i religiosamente diversi – musulmani ed ebrei – i socialmente assistiti, i padroni della globalizzazione mercatista (le banche), la solidarietà marxista e laburista. Ugo Maria Tassinari, tra i più attenti studiosi dell´evoluzione delle destre in Italia e in Europa, spiega: «Lo sterminio di Oslo è l´espressione di un integralismo nero da terzo Millennio. Che esalta l´identità, nell´odio della modernità. E che ha rimesso al centro la Croce. Si badi bene, non il …