Processo lungo, il governo ha fretta. E in Senato pone la fiducia sul ddl
Il governo ha posto al Senato la questione di fiducia sul ddl del cosidetto “processo lungo”. Si tratta del procedimento che consente di allungare a dismisura i testi a difesa. Lo ha annunciato in Aula il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito. la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha stabilito che la fiducia al ddl si voterà domani mattina intorno alle 10, con la prima chiama dei senatori. Alle 9 cominceranno le dichiarazioni di voto. Non si fa attendere il commento dell’Associazione nazionale magistrati. “Processo lungo significa non arrivare mai a sentenza – scrive in una nota il presidente Luca Palamara – questo provvedimento è dettato dall’esigenza di risolvere situazioni particolari e non porta ad alcun miglioramento dell’efficienza del processo”. Le opposizioni reagiscono. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, chiede al neoministro della Giustizia Nitto Palma di presentarsi in Aula per spiegare il perché di una simile accelerazione. “Assolutamente ingiustificata – afferma l’esponente dei democratici – non si spiega se non con la necessità di salvare il presidente del Consiglio …