Giorno: 23 Luglio 2011

"Un paese impoverito e l'erosione della legalità", di Nadia Urbinati

Chi governa un Paese non dovrebbe sottomettere le proprie scelte a nessun´altra autorità che non sia la legge: qui sta il seme della libertà e anche la condizione del benessere, individuale e collettivo. Su questa massima si sono trovati d´accordo conservatori e democratici, i seguaci di Edmund Burke e di Jean-Jacques Rousseau. Nonostante la sua generale condivisione, però, questa massima di prudenza e di buon senso ha trovato forti resistenze. Chi scriverà la storia del nostro Paese e la potrà raccontare senza incontrare diffidenze ideologiche si troverà probabilmente a dover dar conto degli effetti sociali che questa resistenza ha prodotto nel corso degli ultimi decenni, per esempio della correlazione tra impoverimento generale e deperimento del senso della legge, e poi, immancabilmente, tra essa e il declino del senso di giustizia sociale. L´escalation delle manovre economiche è in qualche modo un riflesso e un´indicazione di questa storia. L´incontro nefasto di questi fattori ha accompagnato il graduale declino economico e sociale, un declino il cui inizio è databile agli anni ´80 e ai governi ispirati o guidati …

Ministeri a Monza? Due camere e cucina. CdM annuncia riforma, PD “La solita bolla di sapone”

Ministeri a Monza? Due camere e cucina. CdM annuncia riforma, PD “La solita bolla di sapone” Fassina: “Il governo fa propaganda e non si occupa del Paese”. Ventura: “Berlusconi solo al comando di niente”. Misiani sullo spostamento dei Ministeri: “Bossi-Calderoli hanno perso il senso del ridicolo”. “Anche oggi abbiamo assistito all’ennesima proposta fantasma del governo sotto forma di riforma costituzionale”, questo il commento del responsabile economia della Segreteria del Pd Stefano Fassina, dopo il Consiglio dei Ministri che ha annunciato una riforma costituzionale che sarà varata domenica 4 settembre. “Con l’economia in difficoltà, l’occupazione che non riprende, la crescita che non c’è e una manovra appena entrata in vigore che metterà le mani pesantemente nelle tasche degli italiani e taglierà servizi e assistenza – ha aggiunto Fassina – il governo si balocca con la ritinteggiatura delle scenografie, con l’inaugurazione dei finti ministeri al Nord, con iniziative che nulla hanno a che fare con i problemi veri del Paese. Questa riforma – ha dichiarato il responsabile economico del PD – ha lo stesso rilievo della famosa …

"Il sogno infranto del Paese disarmato", di Adriano Sofri

Quando arrivò a capo della creazione, Dio si frugò nelle tasche e trovò una manciata di granelli di polvere. Rovesciò le tasche, strofinò i polpastrelli, la polvere cadde e fece la Norvegia, mari e monti, isole e fiordi. Nessun posto del mondo è così bello e così civile. Ieri il primo ministro Jens Stoltenberg, bersaglio lui stesso della guerra scatenata da qualche miserabile farabutto, ha detto: «Non ci toglieranno il nostro modo di vivere». Era la cosa più importante da dire, e tuttavia la Norvegia dopo ieri non sarà più lo stesso Paese, prima di tutto per i norvegesi. Non è più stata quella di prima la Svezia, dopo la sera del 1986 in cui il primo ministro Olof Palme, che tornava a casa da un cinema, a piedi, con sua moglie, fu assassinato. La convivenza e la semplicità di modi riescono a suscitare un odio speciale. La semplicità senza ostentazione segna la monarchia, il cui erede ha sposato un´ottima ragazza madre, cui si attribuivano trascorsi di droga. Ancora ieri, un poliziotto di Oslo ha …

"ll Pd ai rettori: meglio tardi che mai. Ora uniti per campagna-verità", di Marco Meloni*

Se non fosse per la estrema gravità della situazione che descrive, dovremmo accogliere con soddisfazione la nota di ieri della Conferenza dei Rettori delle Università italiane. Si tratta infatti di concetti e dati che il PD ha ripetuto in questi anni fino allo sfinimento, tra lo scetticismo di quanti si sbracciavano a sostenere in ogni sede le meraviglie della riforma Gelmini, recitando ossequiosi il mantra “risorse in cambio di riforme”. Ad ogni modo, meglio tardi che mai. Purtroppo, nonostante questa nuova consapevolezza della Crui, per l’università italiana sarà difficilissimo riprendersi, dato che le condizioni della finanza pubblica sono ben peggiori rispetto a tre anni fa, quando si avviato il disinvestimento strutturale di cui finalmente ora anche i Rettori prendono atto. Nel frattempo, come nota la Crui, i docenti che vanno in pensione non vengono rimpiazzati (ne avevamo già molti meno del necessario, numeri alla mano), molte migliaia di giovani ricercatori sono abbandonati a loro stessi, con una imperdonabile dispersione di talenti, le risorse per il diritto allo studio sono azzerate. Con esso, è azzerato il …