"Ue e Italia due debolezze fanno una crisi", di Stefano Lepri
L’ intreccio tra debolezza politica dell’Italia e debolezza politica dell’Europa rischia di provocare un cataclisma di portata storica. La speculazione al ribasso che ieri si è abbattuta di nuovo sui nostri titoli di Stato e sulla nostra Borsa non rappresenta tanto un giudizio negativo sulla manovra economica appena approvata, quanto una scommessa su questa nefasta combinazione di due crisi. I mercati finanziari scatenano la loro inquietante potenza contro l’Italia perché ritengono che, indebolita abbastanza, possa causare una rottura dell’euro. Certo la nostra manovra economica poteva essere migliore, meno fondata su aumenti di tasse e meno rimandata alla successiva legislatura. Ma in queste ore si tratta d’altro. Se è servita a poco perfino la novità assoluta di un voto del Parlamento a tempo di record, è perché l’Italia viene usata, per dirla in gergo, come proxy (sostituto) per puntare su una crisi generale dell’euro. L’Italia è un mercato grande, liquido; nei mesi scorsi era risultato difficile smuoverlo, ora che si agita la speculazione vi si getta in massa. Così pure sono colpite in Borsa le nostre …