Giorno: 19 Luglio 2011

"Ue e Italia due debolezze fanno una crisi", di Stefano Lepri

L’ intreccio tra debolezza politica dell’Italia e debolezza politica dell’Europa rischia di provocare un cataclisma di portata storica. La speculazione al ribasso che ieri si è abbattuta di nuovo sui nostri titoli di Stato e sulla nostra Borsa non rappresenta tanto un giudizio negativo sulla manovra economica appena approvata, quanto una scommessa su questa nefasta combinazione di due crisi. I mercati finanziari scatenano la loro inquietante potenza contro l’Italia perché ritengono che, indebolita abbastanza, possa causare una rottura dell’euro. Certo la nostra manovra economica poteva essere migliore, meno fondata su aumenti di tasse e meno rimandata alla successiva legislatura. Ma in queste ore si tratta d’altro. Se è servita a poco perfino la novità assoluta di un voto del Parlamento a tempo di record, è perché l’Italia viene usata, per dirla in gergo, come proxy (sostituto) per puntare su una crisi generale dell’euro. L’Italia è un mercato grande, liquido; nei mesi scorsi era risultato difficile smuoverlo, ora che si agita la speculazione vi si getta in massa. Così pure sono colpite in Borsa le nostre …

"Ticket, Italia divisa. Ma undici Regioni si ribellano", di Bianca Di Giovanni

È positiva e va estesa la decisione i alcune regioni di congelare l’applicazione dei superticket da dieci euro: ora il governo li abolisca». Così interviene il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica. Per la sindacalista « non si può scaricare sui cittadini il peso diuna misura iniqua e punitivamanon è giusto, né potrà reggere a lungo, affidare la soluzione alle singole Regioni che sono già duramente colpite dai tagli della manovra ». Insomma, la «questione sanità», che poi è questione sociale, continua a tenere banco a quattro giorni dal varo definitivo dell’ultima stangata. La maggior parte dei governatori (almeno 11) ha già deciso di ribellarsi alla decisione dell’Economia, a costo di altri tagli al bilancio. Tra gli altri, il dibattito è aperto su un eventuale ripensamento. «Siamo tra Scilla e Cariddi – spiega Roberto Formigoni – Confermo che stiamo cercando di trovare una soluzione. Ricordo che il ticket è stato introdotto per legge, nella manovra, e quindi o sono i cittadini a pagarlo o dovremo togliere fondi da un altro capitolo e dunque offrire meno …

"Donne e lavoro, una via "rosa" per far uscire il paese dalla crisi", di Luisa Grion

Se loro lavorassero, nelle famiglie ci sarebbero più soldi e più figli. Se invece di dedicarsi solo alla casa le donne tirassero fuori dal cassetto diplomi e lauree, l’Italia potrebbe farcela prima e meglio. Non è più solo una questione di pari opportunità e non lo dicono solo le femministe. E’ questione di ripresa economica e lo dice Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e futuro presidente della Bce. Le sue parole («la scarsa partecipazione del femminile al mercato del lavoro è un fattore cruciale di debolezza del sistema» ha denunciato nelle ultime Considerazioni) puntano il dito su un problema che l’Italia ha da sempre, ma che non ha mai preso sul serio. ui le donne che lavorano sono una minoranza: nel primo trimestre 2011 i dati Istat segnalano una occupazione femminile ferma al 46,4 per cento, in Europa peggio di noi fa solo Malta. Il Nord, con il suo 56,8 per cento, è vicino alla media Ue; il Sud con un risicato 30,3 ci porta indietro nel tempo, quando si pensava che è meglio che …

"Il blocco degli scatti", di Osvaldo Roman

Proroga fino al 31 dicembre 2014 delle disposizioni in materia di scatti stipendiali: per il governo i tre anni di servizio 2010, 2011, 2012 non esistono più. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la circolare n. 12, emanata ad aprile e resa nota a giugno, interpreta la legge 122 del luglio 2010, quella che ha bloccato contratti e anzianità nel settore della scuola e, in forme diverse, nel resto del pubblico impiego. A pag. 9 della suddetta circolare si afferma: “L’art. 9, comma 23, primo periodo, stabilisce che per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) della Scuola gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti. Ferma restando la non utilità ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici dell’intero triennio 2010/2012, si evidenzia comunque la possibilità di intervenire sugli effetti della norma in esame ai sensi del combinato disposto di cui all’art. 8, comma 14, e all’art. 9, commi 1 …