«Il fuoco amico che brucia l´Italia», di Massimo Giannini
Non è la “sindrome ateniese”, che spiega questo venerdì nero dei mercati. È “l´effetto Milanese”: un´inchiesta che lambisce Tremonti, un premier che vuole spingerlo alle dimissioni, un governo folle dove impera il tutti contro tutti. Quello di ieri è stato un vero e proprio attacco all´Italia. Un attacco speculativo, certo. Ma una volta tanto logico e giustificato. E per fortuna, alla fine, anche contenuto nei suoi possibili esiti. In un´Eurozona destabilizzata dal debito sovrano della Grecia e impaurita dallo spettro del «contagio», quale altro Paese può permettersi il lusso suicida di offrire al cinico giudizio dei mercati un simile spettacolo di delegittimazione istituzionale e di disgregazione politica? Il «caso Italia» non è mai apparso tanto grave, ai broker e ai trader di tutto il mondo, come in queste ore. Gli analisti finanziari attribuiscono il nuovo record storico nel differenziale tra i tassi di interesse dei nostri Btp e quelli dei bund tedeschi in minima parte alla «patrimoniale mascherata» contenuta nella manovra, e in massima parte alla «fortissima instabilità politica». Gli operatori di Borsa attribuiscono il …