"Un segnale per recuperare elettori", di Michele Brambilla
Nel discorso della corona di ieri Angelino Alfano a un certo punto ha pronunciato due parole particolarmente care alla cultura della destra: «talento» e «merito». Basterebbe pensare che mentre Alfano pronunciava quelle parole c’era lì, davanti a lui, Nicole Minetti, per convincersi che il neo segretario aveva voglia di scherzare. L’igienista dentale diventata di botto consigliere regionale, senza neppure passare attraverso il voto dei cittadini, è talmente in sintonia con quei criteri di talento e di merito che perfino il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, in un’intervista di qualche settimana fa, l’ha definita «inquietante», aggiungendo: «Adesso sappiamo perché è andata a occupare quel posto. Non è un bell’esempio». Ma va detto che Nicole Minetti è in abbondante compagnia. Nello stesso listino bloccato che l’ha portata in Consiglio regionale ci sono, ad esempio, un geometra di Arcore e un massaggiatore del Milan. Esono quisquilie, se paragonate alla pletora di ex dipendenti Edilnord, o Fininvest, o Publitalia eccetera diventati di colpo sindaci, presidenti di Province, coordinatori regionali del partito. Chi poi ha occasione di andare a Montecitorio, …