"Referendum per il Mattarellum", di Pierluigi Castagnetti
Il Pd è in prima linea da mesi per richiamare il governo e la maggioranza alle proprie responsabilità di fronte ai rischi sempre più concreti di cortocircuito fra la crisi politica, quella sociale e quella economica. Il tema del lavoro in particolare è diventato giustamente la cifra e l’assillo della segreteria Bersani. Ma il partito non ha mai smesso di macinare proposte concrete anche sul piano istituzionale: basterebbe ricordare la proposta di riduzione del numero dei parlamentari all’interno di un progetto di riforma più ampio presentato all’inizio della legislatura o la recente proposta di revisione radicale dell’attuale legge elettorale, il cosiddetto Porcellum, nella consapevolezza che questo snodo è decisivo per ricostruire il filo della confidenza e della fiducia nella politica da parte dei cittadini. La maggior parte di loro non si riconosce, infatti, nell’attuale ceto parlamentare perché non lo sente come proprio, essendo stato scelto e di fatto imposto dalle segreterie dei partiti, come vuole la legge vigente. Però tutto è fermo. L’asse Berlusconi-Bossi-Scilipoti sta infatti sequestrando e condannando all’immobilismo il parlamento. Di nuova legge …