Mese: Giugno 2011

Le donne del Pd «Firme per una nuova legge sulla maternità», di S.C.

Il Pd ha avviato una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare: no a dimissioni in bianco, maternità come diritto universale, congedo di paternità obbligatorio e piano straordinario per gli asili nido. Maternità come diritto universale a carico della fiscalità generale; congedo di paternità obbligatorio di 15 giorni; piano straordinario per gli asili nido; abolizione della «vergogna» delle dimissioni in bianco per le donne che vogliono avere un figlio. Sono i principali punti di una legge di iniziativa popolare per la quale il Pd ha cominciato a raccogliere firme. L’iniziativa è stata presentata alla conferenza nazionale delle Democratiche. «L’Istat descrive un paese in declino dice la portavoce delle donne del Pd Roberta Agostini con una situazione peggiorata dopo tre anni di crisi, dove a perdere drammaticamente sono le donne che lavorano sempre meno, costrette a lasciare il lavoro alla nascita del primo figlio, discriminate nella carriera e nelle retribuzioni benché siano preparate, competenti, forti. È giunto il momento di dire basta e avanziamo le nostre proposte su ciò che è necessario fare per …

"Tangenti, spie e burattinai la corruzione al potere", di Guido Crainz

«C´era un Paese che si reggeva sull´illecito»: lo scriveva Italo Calvino nel 1980, in un fulminante Apologo sull´onestà nel paese dei corrotti che segnalava con lucidità un mutamento decisivo. In quei mesi infatti la tangente Eni-Petromin, lo scandalo dell´Italcasse e altri venivano a confermare un imporsi della corruzione come metodo rivelato già nel 1974 dalle tangenti petrolifere. Quello stesso 1974 in cui era iniziata la parabola discendente di Michele Sindona, inutilmente contrastata da pressioni politiche e criminali (con l´aggressione alla Banca d´Italia di Baffi e di Sarcinelli, e l´assassinio dell´avvocato Ambrosoli). Nel frattempo lo scandalo Lockheed aveva coinvolto, oltre a ex ministri, anche figure di mediatori come Antonio e Ovidio Lefebvre. E ancora nel 1980, mentre Craxi faceva aprire in Svizzera il conto “Protezione”, Licio Gelli usciva allo scoperto sulle ospitali pagine del Corriere della Sera. Poco dopo le liste della P2, rinvenute dai giudici Turone e Colombo nelle indagini su Sindona, faranno emergere meglio la trama che ha i nomi del Banco Ambrosiano di Calvi, dello Ior, della Rizzoli. Ed evocheranno inoltre sia oscure …

"Le trombe leghiste e le campane di Napoli nella disfida della spazzatura", di Stefano Folli

Nel paradosso quotidiano che è ormai la politica italiana, c’è anche chi tira in ballo Pier Capponi, il condottiero fiorentino che mise un freno all’esercito francese con la famosa frase: «se voi suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane». All’epoca, verso la fine del Quattrocento, la minaccia indusse il re di Francia a ritirarsi da Firenze. Oggi a cosa servirebbe? A parere di due parlamentari del Pdl, Landolfi e Nespoli, le campane napoletane sono chiamate a contrapporsi alle trombe leghiste. L’argomento è naturalmente la spazzatura che invade le strade e che nessuno riesce a eliminare. Il neosindaco De Magistris è già con le spalle al muro e a Roma non sono pochi quelli che si rallegrano in silenzio per il suo fallimento. Ma, com’era inevitabile, ora il nodo gordiano dovrà tagliarlo il governo Berlusconi attraverso un decreto. È lo stesso Quirinale a chiedere che l’esecutivo faccia in fretta il suo dovere, perché quello che si prospetta è «un lavoro duro». Ma la Lega si è subito messa di traverso in base al principio …

"Rifiuti, il viaggio sospetto dalla Campania a Messina", di Guido Ruotolo

Ogni giorno 200 tonnellate sbarcano in Sicilia: ma non si sa perché Arrabbiati e incappucciati stanno incendiando Napoli. E non solo con i roghi dei rifiuti. Sono loro, gli incappucciati, quelli manovrati da una regia di interessi criminali, per dirla con il sindaco De Magistris. Una regia composita, con dentro la camorra, il disagio sociale che vive ai confini, border line, con i clan della città. Sono loro i piromani della monnezza, manovrati dalla disperazione e da interessi criminali. Gli incappucciati li trovi tra i 1.600 «bros», i disoccupati di lungo corso, dieci anni almeno di corsi professionali

"Scuola, 10 mila genitori in lotta", di Davide Berti

La mobilitazione di genitori e insegnanti in piazza Matteotti ha raggiunto l’obiettivo. I casi di Spilamberto e San Damaso. «A Modena mancano all’appello 123 insegnanti ridateceli». Prosegue la mobilitazione del coordinamento genitori delle scuola della provincia contro il taglio degli insegnanti, le classi sovraffollate e i tanti problemi legati alla riduzione dei costi per l’istruzione. Ieri in piazza Matteotti una nuova giornata per raccogliere adesioni, ora già arrivate a quota diecimila firme. Da oggi il numero che più conta non sono più i 123 insegnanti che mancano alla scuola modenese, ma piuttosto le 10mila firme che il movimento provinciale dei genitori ha raggiunto. Un traguardo che non ha precedenti e che deve far riflettere: «Se è vero, come abbiamo dimostrato – commenta Beppe Stefani, tra i responsabili del coordinamento – che la scuola non è una questione di destra e sinistra, ci piacerebbe che queste diecimila firme dimostrassero l’interesse di una città intera per un sistema che non funziona più e portassero ad una presa di coscienza di tutti i politici e le autorità per …

"Una zattera in tempesta senza timoniere", di Eugenio Scalfari

I rifiuti di Napoli. La manovra fiscale da quarantacinque miliardi. La speculazione contro le banche e contro il debito sovrano. La P4 di Bisignani. Sono queste le questioni attorno alle quali si stanno riposizionando le figure del teatro politico con una differenza rispetto al passato: non sono più le ideologie a guidare i loro movimenti, ma problemi estremamente concreti e un nuovo vento che ha trasformato i modi di sentire degli italiani. L´ipnosi in cui da alcuni anni erano caduti è terminata, si sono risvegliati dall´indifferenza e non danno più retta alle promesse: vogliono i fatti e li vogliono subito. Questo positivo risveglio non è tuttavia privo di rischi e pericoli. La soluzione di problemi complessi e antichi non si improvvisa, l´epoca dei miracoli è finita, non esistono bacchette magiche. I risvegliati debbono partecipare con tenace intelligenza alla costruzione della nuova società; è giusto che chiedano fatti e non parole, ma i fatti non cadono dal cielo, sono le tappe d´un percorso e d´un impegno. I risvegliati debbono contribuire alla costruzione di quel percorso e …

"Il teatro di Pompei sequestrato ( infine)", di Gian Antonio Stella

Igiudici della Procura di Torre Annunziata hanno sequestrato, finalmente, il teatro di Pompei, sottoposto l’anno scorso a una ristrutturazione con il calcestruzzo che lo ha letteralmente stuprato. Una storia infinita di sprechi e progetti: spesi 79 milioni di euro in due anni. «Ma in quali mani si trovano, gran Dio! Perché mai il Cielo invia tali ricchezze a gente così poco in grado di apprezzarle?» . Così scriveva, nel 1775, Alphonse de Sade, inorridito dalle condizioni in cui erano i capolavori di Pompei. «Ma in quali mani si trovano, gran Dio!» , ripetono oggi i giudici della Procura di Torre Annunziata che hanno sequestrato, finalmente, il teatro di Pompei. Sottoposto l’anno scorso a una ristrutturazione con il calcestruzzo che lo ha letteralmente stuprato. Come fosse fino al 2009 il teatro della città annientata dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d. C. descritta da Plinio il Giovane, si può vedere nelle foto di milioni di visitatori passati in questi decenni e ancora presenti in Internet: i gradini erano stati erosi dal tempo e coperti di erba. Amedeo …