Mese: Giugno 2011

"Verso un ulteriore blocco dei contratti?", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Per contenere il deficit e per rispettare i vincoli di bilancio imposti dall’Europa, il blocco degli scatti di anzianità e degli stessi contratti collettivi potrebbe continuare ancora per altri due-tre anni: la notizia sta ormai circolando da diversi giorni anche perché il Governo ha già fatto sapere che nella prossima manovra finanziaria da 40 miliardi bisognerà prevedere una bella sforbiciata delle spese. E poiché una delle spese principali del bilancio dello Stato riguarda proprio gli stipendi pubblici, è davvero molto probabile che stipendi e pensioni vengano rivisti e corretti. Nei giorni scorsi il ministro Renato Brunetta si è comunque affrettato a precisare che non c’è nessuna volontà del Governo di cancellare la contrattazione che, al contrario, rappresenta il pilastro centrale delle relazioni con le organizzazioni sindacali. Ma c’è il fatto, indiscutibile, che senza risorse sembra un po’ difficile poter contrattare. A meno che il Ministro non intendesse dire che resta aperta la possibilità di contrattare le risorse destinate alla “premialità”. In un futuro non troppo lontano, gli unici aumenti di stipendio ai quali potranno aspirare …

"Ricercatori italiani dei fannulloni? Leggete i rapporti internazionali", di Pietro Greco

Dicono che i ricercatori italiani siano dei fannulloni. E dei provinciali. Ma questi noti commentatori non leggono i rapporti internazionali su come va la scienza nel mondo. Uno dei più recenti – Knowledge, networksand nations. Global scientific collaboration in the 21st century, pubblicato dalla gloriosa (è il caso di dirlo) Royal Society di Londra – mostra come l’attività di ricerca sia enormemente cambiata a scala globale nel corso degli ultimissimi anni. Sono aumentati gli investimenti: del 45%tra il 2002al 2007. Sono aumentati i ricercatori: da 5,7 a 7,1 milioni (+19,7%). È aumentata la produzione scientifica: gli articoli su riviste con peer review sono passato da 1,09 milioni a 1,58 milioni (+45,0%). È aumentato il tasso di internazionalizzazione: tra il 1996 e il 2007 il numero di articoli frutto di una collaborazione tra scienziati di paesi diversi è passato dal 25% al 35%. È aumentato il novero dei paesi dove si fa scienza: ormai è la Cina il paese che ospita più scienziati al mondo (1,5 milioni; contro 1,4 degli Usa e 1,3 dell’Europa). Tutto questo …

"Ora Silvio lasci Palazzo Chigi a un altro premier di centrodestra", di Umberto Rosso

«Dialogo con l´opposizione? Vada via, lasci Palazzo Chigi. L´anomalia è proprio lui, è lui che blocca il sistema italiano. Senza Silvio Berlusconi in campo, tutto diventerebbe politicamente possibile…». Le dimissioni del premier, onorevole Franceschini, per il Pd che scenari aprirebbero? «La strada maestra per noi resta il voto: alle urne, con una nuova legge elettorale. Ma se non fosse possibile, una volta uscito di scena Berlusconi anche altre opzioni potrebbero maturare. Un governo di transizione, di cui si è già parlato, col compito principale appunto di cambiare la legge elettorale. Ma anche l´ipotesi di un nuovo governo di centrodestra, guidato da una diversa personalità di questo schieramento, e con cui il centrosinistra potrebbe provare a riprendere il confronto. Un rapporto finalmente normale, fra maggioranza e opposizione». Una via percorribile? «Ogni cosa è meglio di Berlusconi. Ma, certo, di difficile realizzazione. Quasi un´ipotesi accademica, di scuola. Finchè nel centrodestra quelli che si lamentano in privato, poi in pubblico non escono allo scoperto. Sono impauriti perché hanno visto che alle prime critiche Fini è stato cacciato». Ma …

Crolla il Cavaliere cresce il movimento "invisibile", di Ilvo Diamanti

Grande è il disordine sotto il nostro cielo. Due mesi di consultazioni – elezioni amministrative e referendum – hanno rivelato un cambiamento profondo nel clima d´opinione. Ma non è ancora chiaro come e perché sia avvenuto. I dati dell´Atlante Politico, raccolti da Demos nel sondaggio condotto nei giorni scorsi, offrono al proposito molte indicazioni. Utili a decifrare i motori della svolta elettorale – e politica – di questa fase. 1. La prima causa è la delusione. Nei confronti del governo, di Berlusconi, ma anche della Lega. Il giudizio sul governo non è mai stato così negativo, da quando è in carica. Come, d´altronde, quello su Berlusconi. Apprezzato dal 26% degli elettori. Quasi 10 punti in meno rispetto a sei mesi fa. Perfino Bossi lo supera, seppur di poco. Tuttavia, i suoi elettori sono insoddisfatti. Tanto che, tra i motivi della partecipazione al referendum, i leghisti indicano la volontà di “punire il (loro) governo” in misura maggiore rispetto a tutti gli altri elettorati (43%; 10 punti in più della media generale). D´altronde, non è un caso …

"Piange il telefono precario", di Bruno Ugolini

Il titolo dell’ultima puntata è “Piange il telefono”. Non è l’ennesima intercettazione di Luigi Bisignani. È il titolo della quarantacinquesima puntata del “Diario di un precario (sentimentale)” trasmessa da Radio Articolo Uno (tutti i venerdi alle 11.30, podcast scaricabili dal sito www.radioarticolo1. com). L’autrice, Maria Antonia Fama, lavora a quei microfoni, come autrice e conduttrice. Ha presentato la prima versione della sua opera in teatro (ritrasmessa su Radio3 e presente su Facebook). La protagonista del diario è Assunta Buonavolontà. Non è un triste racconto, Assunta non si piange addosso. La sua forza sta in un’irresistibile ironia, accompagnata da musiche, voci, rumori. Lo stile assomiglia a quello dei promotori cigiellini sui giovani “non più disposti a tutto”. Eccola, dopo la laurea, intraprendere il cammino dei curriculum, dei colloqui, degli stage. Raggiunge così il Cpi (centro per l’impiego) che lei ribattezza Cpt, non come i Centri di Permanenza Temporanea (per immigrati), bensì come Centri di Permanenza Infinita. E alla fine raggiunge il call center della “Suck up my sock” per vendere aspira- calzini, onde aiutare coniugi disordinati. …

"La Rete si organizza contro la censura Agcom", di Anna Masera

Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet senza giusto processo Come preannunciato a marzo, l’Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni) sta per ordinare agli Internet Service Provider (Isp) di rimuovere contenuti per via amministrativa sulla base di semplici segnalazioni dei detentori dei diritti, senza passare per il sistema giudiziario. Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet, senza che ne’ gli utenti ne’ i proprietari dei siti ne sappiano nulla, visto che saranno notificati solo gli Isp. Sarebbe un provvedimento che poggia su basi giuridiche estremamente dubbie e senza precedenti in altri paesi sviluppati, che apre la strada a una potenziale censura su Internet generalizzata perchè senza il vaglio del sistema giudiziario. In sintesi, secondo la delibera Agcom se il titolare dei diritti di un contenuto audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito (senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere. Cinque giorni per …

"Tremonti nel mirino Pdl: manovra da psichiatra", da www.unita.it

Scontro a quattro giorni dal varo del decreto da 43 miliardi mld, al Cdm di giovedì. Le bozze della manovra di Giulio Tremonti «andrebbero analizzate da uno psichiatra» e dimostrano che il ministro dell’Economia vuole solo «trovare il modo di far saltare banco e governo». È il durissimo attacco che Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa, lancia all’indirizzo del titolare di via XX settembre, in cui il deputato del Pdl -si dice «stufo» di «sentire pontificare una persona che predica benissimo e razzola malissimo» visto che «l’unico ministero che non ha subito tagli alla spesa corrente, ma anzi l’ha aumentata, è il suo!». «Le bozze che sono filtrate sulla manovra – dice il sottosegretario che, fino a tre anni, era responsabile economico di Forza Italia -, più che connotate dal punto di vista economico, finanziario e di bilancio andrebbero analizzate da uno psichiatra. E evidente che il ministro dell’Economia vuole trovare esclusivamente il modo di far saltare banco e governo. In questi tre anni ha fatto di tutto per tenere in vita il malato Paese, ma …