"Dramma in due atti", di Stefano Fassina
La situazione economica e sociale europea è grave. La Germania è in condizioni decisamente migliori ma non è un’isola. È legata a doppio filo al destino degli altri Paesi euro. La finanza pubblica e l’inflazione preoccupano i mercati finanziari e i banchieri centrali. Il lavoro e i redditi angosciano i mercati rionali. I governi di centrodestra, concentrati sui primi e dimentichi dei secondi, portano la Ue e l’euro fuori strada. Il governo italiano è a rimorchio. Una nave senza nocchiere e senza bussola nella tempesta. L’economia reale ferma e la finanza pubblica fuori target. Non è vero che “i conti sono a posto”. La colpa non è soltanto del governo Berlusconi. Ma, il governo Berlusconi è colpevole. Sin dalla primavera del 2008 ha navigato a vista tra l’attuazione di promesse demagogiche, la difesa di rendite e la martellante propaganda sulle migliori condizioni dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei. Oggi siamo in emergenza. Per provare a rassicurare i mercati e a farsi un curriculum da eroe della patria per il dopo-Berlusconi, il ministro Tremonti ha fissato …