Giorno: 28 Giugno 2011

"Rifiuti, il trucchetto della Lega", di Mariantonietta Colimberti

Un’altra grana gigantesca: il governo deve decidersi sulla munnezza napoletana, ma il Carroccio cosa farà? Potrebbe essere il replay dell’atteggiamento tenuto sulla vicenda Libia la linea del Piave del Carroccio, se oggi dal vertice di maggioranza non emergeranno soluzioni considerate accettabili o scambi convenienti. La Lega, cioè, potrebbe decidere di non partecipare al voto se nel consiglio dei ministri di giovedì si materializzerà il famigerato decreto per consentire il trasferimento dei rifiuti campani in altre regioni. In occasione del voto di marzo scorso, l’unico ministro presente a palazzo Chigi, Roberto Calderoli, si astenne, e il documento a favore della partecipazione dell’Italia alle operazioni militari per l’applicazione della Risoluzione Onu fu approvata dalle commissioni esteri e difesa della camera con i voti dell’Udc e del Pd, ma non della Lega, i cui esponenti non erano presenti alla votazione. Ma una soluzione del genere potrebbe non essere sufficiente questa volta per la Lega, che sul “no ai rifiuti dei napoletani” si gioca molta della sua credibilità presso il suo elettorato. Perché un esito “modello Libia” non eviterebbe …

"Tremonti pronto alle dimissioni", di Francesco Bei

Giulio Tremonti, è pronto alle dimissioni. Dopo le critiche di Pdl e Lega alla manovra da 45 miliardi di euro il ministro diserterà il vertice di maggioranza previsto per stamani. Summit dedicato alle misure per la finanza pubblica. Bossi minaccia di trattare solo con Berlusconi mentre crescono i timori per l´asta dei Btp di oggi: gli spread con i bund tedeschi sono ai massimi storici. Chi ha sondato Tremonti riferisce che il ministro resta impermeabile a ogni richiesta di ammorbidimento della manovra. «Chi parla in questi termini – ripete Tremonti – non ha capito cosa sta succedendo sui mercati. Venerdì scorso lo spread tra Btp e Bund ha sfondato il record, pensavamo fosse finita, e oggi il differenziale ha raggiunto i 223 punti: 9 in più rispetto a venerdì». Ma le prediche di Tremonti restano inutili. Ha un bel dire il ministro che «rischiamo la Grecia», che lui non metterà mai la firma su una manovra all´acqua di rose che possa «mettere a rischio i titoli pubblici e quindi i risparmi di milioni di famiglie …

"Se non ora quando?", a luglio stati generali delle donne

Qualcosa è cambiato da quel 13 febbraio scorso, quando fecero scendere in piazza un milione di persone, e molto è rimasto come era: ora le donne di «Se non ora quando?» vogliono riprendere il filo di quella mobilitazione e trasformarla in qualcosa di permanente. Una sorta di «lobby» delle donne sparsa sul territorio nazionale e fortemente intenzionata a proseguire nel tentativo di cambiare il Paese e il suo rapporto con l’universo femminile. L’appuntamento di questa sorta di «stati generali» è a Siena, il 9 e 10 luglio, come hanno spiegato stamani in una conferenza stampa a Roma le protagoniste di quel formidabile evento di febbraio. Gli oltre 120 comitati locali di «Se non ora quando?», nati allora, si incontreranno a Santa Maria della Scala per un momento di confronto, dal Sud al Nord del Paese, sui temi che diedero vita alla grande mobilitazione: la vita e il lavoro, l’immagine femminile, il ruolo delle donne nella società e nei luoghi delle decisioni. Ci sarà anche Linda Laura Sabbadini dell’Istat, che fornirà dati sconfortanti sulla condizione femminile, …

Il Pd si prepara al governo "Apriamo ai movimenti", di Goffredo De Marchis

Il Partito democratico anticipa le elezioni. Le vince, va al governo e il berlusconismo tramonta davvero. Cosa si fa una volta approdati a Palazzo Chigi? La lunga simulazione è cominciata ieri durante un seminario a porte chiuse organizzato dalla Fondazione Italianieuropei. Tre soli ospiti: il segretario del Pd Bersani, la presidente Bindi e il capo della minoranza interna Veltroni. Al riparo da giornalisti e telecamere, professori e politici dell´associazione guidata da Massimo D´Alema hanno discusso con i vertici del Pd facendo finta che l´ora X sia già qui, dietro l´angolo. Le sorprese non mancano. D´Alema dimentica gli scontri feroci degli anni passati e apre al contributo della società civile. Almeno nella versione offerta da Pier Luigi Bersani. «Possiamo e dobbiamo stare accanto a quei movimenti che non chiedono solo la difesa dell´esistente ma propongono un´innovazione», spiega il leader. Il presidente del Copasir annuisce e osserva senza verve polemica: «Guardate Milano. La cosa più curiosa è che abbia vinto Pisapia con i suoi 15 anni di parlamento sulle spalle. Noi in fondo, con Boeri, avevamo fatto …