"La Rete si organizza contro la censura Agcom", di Anna Masera
Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet senza giusto processo Come preannunciato a marzo, l’Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni) sta per ordinare agli Internet Service Provider (Isp) di rimuovere contenuti per via amministrativa sulla base di semplici segnalazioni dei detentori dei diritti, senza passare per il sistema giudiziario. Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet, senza che ne’ gli utenti ne’ i proprietari dei siti ne sappiano nulla, visto che saranno notificati solo gli Isp. Sarebbe un provvedimento che poggia su basi giuridiche estremamente dubbie e senza precedenti in altri paesi sviluppati, che apre la strada a una potenziale censura su Internet generalizzata perchè senza il vaglio del sistema giudiziario. In sintesi, secondo la delibera Agcom se il titolare dei diritti di un contenuto audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito (senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere. Cinque giorni per …