Giorno: 17 Giugno 2011

Sulle tv del Cavaliere va in onda "The end", di Curzio Maltese

Che fine ha fatto il partito azienda? Nessuno parla più di Mediaset. Negli scenari della tele politica all´italiana il flusso di notizie, le buone e le cattive, scorre dalla Rai a La7. Tutti si chiedono se Santoro, Fazio e Saviano firmeranno per La7, se la tv di Stato verrà smantellata in favore di un paradossale servizio pubblico garantito dal terzo polo privato e se Telecom venderà davvero la maggioranza a De Benedetti o al gruppo Rizzoli. Mediaset non fa più notizia. Si dibatte molto del futuro del Pdl, partito nato vecchio e mai esistito davvero, che di sicuro non sopravviverà al suo demiurgo, ma non del futuro del vero partito di Berlusconi. Per la prima volta Berlusconi non promette o minaccia di vendere le proprie reti tv, come ha fatto quasi ogni primavera a partire dal 1993. Segno infallibile che ci sta pensando sul serio. Del resto, a che cosa gli servono ormai Canale 5, Italia 1, Rete 4? Gli sono servite, molto, in passato. Sono state l´autentico strumento del principe, il veicolo di propaganda, …

«A Riyadh la democrazia è donna», di Tiziana Barrucci

I suoi libri sconvolgono e appassionano il mondo arabo. Salwa al Neimi, nota in Italia per il suo “La prova del Miele” (Feltrinelli), è una scrittrice siriana ma vive da tanti anni a Parigi. Racconta di donne, del loro universo erotico, delle loro passioni. Lo fa senza alcuna vergogna. Anzi, con orgoglio. L’orgoglio della lingua che usa nei suoi romanzi, rigorosamente l’arabo. È infatti stata lei la prima scrittrice che ha osato sfidare la parte più retrograda di quelle società maschiliste, raccontando nella sua lingua d’origine l’universo di carnalità da troppo tempo censurato. Con la sua idea di un paradiso islamico concepito attraverso piaceri tangibili, ha di certo fatto cadere dalle loro sedie tanti imam. Da Torino, dove si sta concedendo una breve vacanza, commenta le rivoluzioni in atto nel “suo” mondo arabo nonché l’iniziativa “Io guido” che le donne saudite hanno organizzato per oggi. Cosa vorrebbe dire alle donne saudite che scenderanno in strada oggi dietro al loro volante? Che non sono sole. Certo, dagli altri paesi non è facile appoggiarle, ma parlarne, fare …

"Il metodo del dottor Gigi", di Alberto Statera

Che odore stantio di deja vu. Sembra di tornare indietro di quasi un terzo di secolo spizzicando le nuove gesta di Gigi Bisignani, il furetto scattante che allora reclutava per conto di Licio Gelli e oggi ha federato tutte le “P” massonico-affaristiche della seconda Repubblica. Ultima conosciuta, per ora, la P4. Ma non è detto che la tabellina sia esaurita. Nulla si crea e nulla si distrugge quando si tratta di potere e di denaro, l´incrocio magico del malaffare oggi soltanto più esplicitamente condito di sesso, ai tempi del bunga bunga. Tanto che il metodo Bisignani-Letta è in fondo null´altro che il clone del metodo Gelli-Andreotti adattato al terzo millennio. E´ come se l´Andreotti per decenni collezionista di ministeri si fosse reincarnato nel Gianni Letta cerimoniere dei riti del potere delegato dal berlusconismo e il materassaio di Arezzo Licio Gelli in Gigi Bisignani. Mazziere di carriere, nomine, promozioni, incroci di ambizioni e di affari. “Cari miei – sussurrava Andreotti con la vocina che ancora usa quando è convinto di dispensare una delle sua pillole di …

"La rete gelatinosa di affari e amicizie", di Fiorenza Sarzanini

Ci sono le nomine ai vertici degli Enti e le assunzioni delle amanti; le informazioni riservate carpite spiando le inchieste e i ricatti agli imprenditori per farsi consegnare Rolex e soggiorni in hotel di lusso.C’è la rete di relazioni che arriva ai livelli più alti delle istituzioni e degli apparati e quella che pesca nel sottobosco delle forze dell’ordine. C’è, ed è questo a colpire, un intreccio di legami tra personaggi che riemergono dalla vecchia Repubblica e uomini che invece dovrebbero rappresentare il nuovo. Perché Luigi Bisignani e Alfonso Papa alla fine sono le due facce della stessa medaglia, uniti da un filo che parte dalla P2 e arriva ai giorni nostri. Bisignani ha 58 anni, Papa 41. Li divide una generazione, li unisce una irresistibile attrazione verso il potere che consente loro di occupare le poltrone e così pilotare l’assegnazione degli appalti pubblici, il flusso dei finanziamenti alle imprese, addirittura le proposte legislative. Ma anche di alzare il telefono e far ottenere alla propria fidanzata un contratto a tempo indeterminato con l’Eni oppure una …

"La maschera europea", di Luigi Spaventa

A tutti gli effetti la Grecia è, e rimarrà a lungo, in una situazione di insolvenza: senza i prestiti erogati dagli Stati dell´area dell´euro e dal Fmi non sarebbe in grado di finanziare il bilancio pubblico e il servizio del debito. A quei prestiti era collegato un severo piano di aggiustamento fiscale, che, si sperava, avrebbe consentito un ritorno a emissioni sul mercato dal 2012. Gli obiettivi non sono stati raggiunti, sia per incapacità tecnica e politica di attuare i provvedimenti necessari, sia per il peggioramento della situazione economica; persiste un disavanzo al netto degli interessi; per almeno altri due-tre anni la Grecia, da sé, non sarà in grado di provvedere al suo fabbisogno e di rinnovare il debito in scadenza. In un altro emisfero, in un altro continente e senza il reticolo di una unione monetaria il caso sarebbe stato considerato senza speranza e si sarebbe lasciato che il paese fallisse, con esiti politicamente esplosivi, ma non necessariamente negativi nel medio periodo: la chiusura del mercato obbligherebbe ad azzerare il disavanzo; la svalutazione del …