Cresce la cassa integrazione a maggio rispetto ad aprile, pur registrandosi un calo rispetto al maggio del 2010: lo segnalano gli osservatori della Cgil, della Cisl e della Uil, rielaborando i dati dell’Inps. Nel mese di maggio sono state autorizzate 103,2 milioni di ore di cassa integrazione, coinvolgendo oltre 607 mila lavoratori, in aumento del 12,1% rispetto ad aprile. L’incremento ha interessato indistintamente le 3 gestioni: il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è aumentato del 3,3%, quello alla cassa in deroga del 3,8%, e quello alla cassa straordinaria del 22%.
Invece nel confronto del mese di maggio 2011 con lo stesso mese del 2010 le ore autorizzate sono complessivamente diminuite dell’11,1%. Il calo ha caratterizzato in particolare la cassa integrazione ordinaria (-42,6%) e la cassa in deroga (-11,5%), mentre la straordinaria è aumentata del 13,2% anche nel raffronto annuale oltre che in quello congiunturale.
Emerge una sostanziale omogeneità dei dati a livello territoriale: a maggio rispetto ad aprile la cassa integrazione cresce in tutte e tre le macrozone italiane (Nord, Centro e Sud) e in 13 Regioni su 21. L’analisi vede due regioni del Sud in testa alla classifica di aumento delle ore di cassa integrazione tra un mese e l’altro: Basilicata +268% e Calabria +236%. Forti disagi anche nel Centro dove si segnalano i casi delle Marche +111% e del Lazio +106%. Invece nella parte d’Italia più sviluppata dal punto di vista industriale calano le ore richieste in Lombardia (-18%) a fronte, però, di una consistente crescita in Friuli (+95%), nella provincia autonoma di Bolzano (+69%), nel Veneto (+55%) e in Emilia Romagna (+24%). In valori assoluti, la Regione con più ore di cassa integrazione risulta il Piemonte con oltre 22 milioni.
Da notare che fra i 607 mila lavoratori coinvolti in tutta Italia, circa 500 mila sono in cassa a zero ore. Nei primi cinque mesi dell’anno i tagli del salario nel complesso a causa del fermo delle attività delle aziende ha raggiunto 1,65 miliardi di euro, pari a 3300 euro persi per ogni lavoratore.
Comunque il «tiraggio» della cassa integrazione, vale a dire il suo effettivo utilizzo, nel primo trimestre del 2011 è stato del 38,82% rispetto al totale delle ore autorizzate, in riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2010. In calo anno su anno anche le domande di disoccupazione (-12,5%) e di mobilità (-28%).
R.E.
La Stampa 12.06.11