"Dall’Eur alla Falchera la svendita è in agguato" di Vittorio Emiliani
Questo governo Berlusconi sostenuto dai cosiddetti “responsabili” (ma di che?) continua a commettere atti irresponsabili nei confronti del paesaggio: urbano, extra-urbano, agrario, marittimo che sia. Pesa ancora la totale latitanza dell’ex ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, “il fantasma del Collegio Romano”, il quale ha lasciato marcire, fra le tante cose, la co-pianificazione Stato-Regioni imposta dal Codice per il Paesaggio. Dopo che aveva ceduto a tagli, indebolimenti, ridimensionamenti e commissariamenti straordinari. Ora, sempre in nome del “rilancio dell’economia” – per il quale la sola ricetta berlusconiana sembra essere il sempiterno binomio Cemento& Asfalto – il Decreto legge n.70 del 13 maggio prevede almeno due pozioni avvelenate per il nostro già deperito patrimonio. La prima riguarda l’edilizia del Novecento di proprietà pubblica (ma anche religiosa e no-profit) evidentemente per dare un robusto aperitivo “federalista” agli Enti locali ai quali, soprattutto nell’ultima fase del fascismo e in quella della ricostruzioni postbellica è andata una cospicua eredità immobiliare. L’altra concerne le spiagge demaniali soggette a concessione per le quali si è ridotto il periodo inizialmente previsto dagli scandalosi …