Giorno: 3 Giugno 2011

"La sinistra del nord", di Gad Lerner

L´antidoto al berlusconismo non poteva che sprigionarsi dall´interno della società milanese. La nuova sinistra del Nord è nata nell´unico modo in cui poteva nascere, cioè come alternativa culturale a un sistema di potere ventennale che, proprio a Milano, appariva granitico, pur non essendolo, grazie all´organicità della sua ideologia. Una visione mercificata delle relazioni umane, in cui la parola “libertà” veniva disinvoltamente brandita per zittire le aspirazioni di “uguaglianza” e “fratellanza”; una “libertà” del privilegio rivolta perfino contro il vincolo comunitario della “legalità”. Facile dirlo, ora che è successo davvero: per liberare l´Italia bisognava cominciare dalla liberazione di Milano. Ma fino a ieri il senso comune prevalente era ben altro. Una visione spregiudicata, talvolta cinica, della politica come mera misurazione dei rapporti di forza, ereditata dalle scuole di partito novecentesche, liquidava come dilettantismo ingenuo questa prospettiva di crescita della partecipazione dal basso, valorizzata infine da un leader come Giuliano Pisapia: anticarismatico, ma con un netto profilo culturale alternativo. A lungo è prevalsa la convinzione che l´Italia potesse essere governata da sinistra nonostante Milano, solo accerchiandola e …

"Nuovo Pd, ci ha pensato la società", di Mario Lavia

Gli elettori hanno messo in discussione l’idea di una politica come bricolage, ossequiosa del primato degli accordi fra stati maggiori. E, dal punto di vista della vita del Pd, quella della strutturazione correntizia. Le due cose si possono vedere insieme: si integrano a perfezione. Nicola Zingaretti, uno degli homines novi del Pd, infatti le connette, tanto che correttamente il titolo della sua seria intervista al Corriere della Sera è “Basta con capicorrente e schemini sulle alleanze”. L’impressione insomma è che la società si sia incaricata di riformare ciò che il Pd, da sé, non riusciva a fare. Il voto di domenica e lunedì ha, per molti versi inaspettatamente, rimesso in pista il centrosinistra e il suo maggior partito, dati l’uno e l’altro per moribondi. Ancora si cerca una spiegazione compiuta che tenga insieme le ragioni della vittoria di personalità così diverse come Zedda e Fassino, Pisapia e de Magistris, Cosolino e Bosone, Merola e Pettinari: generazioni diverse, formazioni culturali diverse, appartenenze politiche diverse. Hanno vinto tutti. Perché l’elettorato di centrosinistra o più in generale antigovernativo …

"La sottile linea rossa tra Signori e Scilipoti", di Francesco Merlo

Quanto è grande la differenza tra Beppe Signori e Domenico Scilipoti o tra Daniela Melchiorre e Stefano Bettarini? E anche le note spese di Minzolini al Tg1 non sono, a modo loro, scommesse a centrocampo? E come si distinguono eticamente una notizia addomesticata e tre gocce di sonnifero nel tè del centravanti? La vendita delle lauree, il traffico dei concorsi e le assegnazioni delle cattedre sono maledettamente simili al totonero. E perché all´ex governatore della Banca d´Italia non è riservata la stessa sfrontata benevolenza sociale e gli stessi incredibili onori che vengono concessi a Luciano Moggi, ex governatore del calcio d´Italia? Forse gli istituti di credito su cui il primo metteva mano ci sono meno cari degli scudetti che il secondo intossicava? La verità è che l´associazione a delinquere che controlla il gioco del calcio sta dentro un recinto magico: la retorica del sogno domenicale è la sua rete di protezione. E forse sarebbe ora di accusare di concorso esterno, ovviamente soltanto morale, tutti i dirigenti che ieri, per l´ennesima volta, sono rimasti «sgomenti e …

Napolitano: Italia presidio di pace

Il messaggio del Capo dello Stato per il 2 giugno: “Fondamentale il ruolo dell’Italia di ricerca del dialogo e della cooperazione, di fermo presidio dei valori alla base di sicurezza, sviluppo e pace”. Bersani: “lavoriamo per dare un futuro alle giovani generazioni”. “Nell’anno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, il 2 giugno ci offre un’opportunità del tutto speciale per soffermarci a riflettere sulla storia del nostro Paese e sui grandi eventi che l’hanno segnata: dalle guerre risorgimentali ai due conflitti mondiali, tra i quali si collocarono gli anni bui della dittatura e del bellicismo fascista; e poi, finalmente, la Liberazione, la Repubblica e la Costituzione e, con esse, una nuova alba e la rinascita della Patria, illuminata dalla riconquistata libertà e dalla ricostruzione della democrazia”. È quanto ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica, rivolgendo il suo “commosso pensiero a tutti i militari caduti per la difesa della Patria, al servizio e per …