Mese: Maggio 2011

"È ancora una festa ribelle da vivere gioiosamente", di Vittorio Emiliani

Chi chiede di rispettare il Primo maggio si prende del retrogrado, oggi non si è moderni se non si rottama qualcosa. Tante lotte e vicende simboliche sono legate a questa data. Roba vecchia? Certo per chi non vuole ricordare chi eravamo e dove vogliamo dirigerci. Ma come? Si continua a scuotere la testa sulla crisi rovinosa dei Valori, ci si mette addirittura a piangere sulla ineluttabile scomparsa dei Valori, ci si conduole pubblicamente ad ogni passo con quanti ancora credono, ingenui, alla esistenza dei Valori, e poi, appena qualcuno pretende di affermare che il lavoro «è un valore», che la sua giornata- simbolo – il 1° Maggio – va rispettata con qualche concessione al consumismo, al turismo, al consumerismo, si prende del «retrogrado», anzi del «regredito» al passato, al primo Novecento, magari all’Ottocento? Non a caso non piace più nemmeno che l’Italia sia, costituzionalmente, una «repubblica fondata sul lavoro» e la si vorrebbe rifondare su altri «valori». Non ha forse detto Silvio Berlusconi che la nostra Costituzione è nata «sovietica»? Del resto l’espressione «fondata sul …

"E nessuno pensa alla famiglia", di Daniela Del Boca

Il primo rapporto Ocse sul benessere familiare mette in evidenza tutti i ritardi italiani in fatto di occupazione femminile, tasso di fertilità e tasso di povertà infantile. Non stupisce, vista la cronica assenza di servizi per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e la rigidità degli orari di lavoro. Ma i rilievi dell’Ocse non sono certo una novità. Il problema è che mentre nel Nord Europa da trent’anni si investe in serie politiche della famiglia, in Italia nessuno sembra preoccuparsi di questi gravi problemi. È stato diffuso il 27 aprile il primo rapporto Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sul benessere familiare, Doing Better for Families dedicato alle politiche per la famiglia. Il rapporto mostra come l’Italia sia ben al di sotto della media Ocse rispetto a tre aspetti cruciali: occupazione femminile, tasso di fertilità e tasso di povertà infantile. DONNE E LAVORO Mentre l’occupazione femminile nell’area Ocse è aumentata di oltre 10 punti percentuali negli ultimi quindici anni, arrivando a quasi il 60 per cento nel 2009, in Italia …

"Cari Segretari di Cgil, Cisl e Uil…", di Pier Luigi Bersani

Cari Segretari Generali, in occasione della manifestazione nazionale che CGIL, CISL e UIL organizzano a Marsala per la celebrazione del 1˚ Maggio desidero farvi giungere il saluto fraterno del Partito Democratico. Voi sapete con quanto interesse il PD segua le vicende del movimento sindacale consapevole non solo del ruolo che esso ha esercitato per il progresso sociale e democratico del Paese lungo tutto l’arco della sua storia, ma convinto che questo ruolo sia anche oggi decisivo per superare la crisi che stiamo vivendo e a cui il mondo del lavoro paga il prezzo più alto. Credo che ci muovano preoccupazioni comuni per un’economia che non cresce, per il lavoro che manca per troppe persone , per la precarietà e l’incertezza in cui vivono larghi settori giovanili, per l’impoverimento di molte famiglie e l’indebolimento della coesione sociale. Sono queste, e non altre, le vere priorità del Paese alle quali siamo tutti chiamati a dare risposta, ciascuno nel proprio ambito di responsabilità, ma partecipando di un progetto solidale per il futuro dell’Italia. Su questi temi e in …

"Sparare sui profughi e trattare con il raÌs", di Eugenio Scalfari

Non posso non ricordare che oggi è il 1° maggio, festa dei lavoratori cioè di tutti, come afferma la Costituzione nel suo primo articolo. E non posso non ricordare che oggi il popolo dei credenti festeggia la beatificazione di Karol Wojtyla che fu vicario di Cristo per 27 anni. Il suo pontificato segnò una discontinuità rilevante nella storia moderna della Chiesa cattolica. Una discontinuità variamente interpretata e discussa con aspetti contraddittori, legati tuttavia da una altrettanto rilevante continuità: la denuncia dell´ingiustizia e delle ineguaglianze. Quella denuncia è stata una costante del suo pontificato e spiega la popolarità che il suo messaggio ha avuto in tutto il pianeta, soprattutto tra gli umili e i poveri dell´America Latina, dell´Africa, dell´Oceania, dell´Est europeo. Non affrontò il tema della modernità, non risolse i problemi interni della Chiesa, anzi se ne tenne lontano. Ma il problema dell´ingiustizia fu il suo costante rovello e su di esso costruì un rapporto indissolubile con tutti i derelitti del mondo. È certamente un caso che la sua beatificazione coincida con la festa dei lavoratori, …

"Lettera aperta su una legge sbagliata", di Umberto Veronesi

Caro presidente Berlusconi, mi permetto di scriverle pubblicamente, attraverso questo giornale, come uomo che ha dedicato la propria vita al progresso scientifico e civile del Paese, e che, cinque anni fa, ha avviato una campagna di sensibilizzazione a favore del Testamento biologico, per allineare l’Italia agli altri Paesi culturalmente e civilmente avanzati, come è ed è sempre stato il nostro. Ci sono temi fondamentali, come lei sa, che non sono né di destra né di sinistra e neppure di questa o quella religione, e che io credo bisogna avere il coraggio di difendere, se vi si crede, a prescindere dalle logiche dei consensi. Fra questi c’è il tema della libertà e il diritto di ogni uomo di accettare o rifiutare le cure in ogni circostanza, sulla base delle proprie convinzioni e del proprio progetto di vita. Questo è il significato del Testamento biologico ovunque nel mondo. So, per esperienza diretta, che gli scienziati sono spesso lontani dai politici, perché sono liberi pensatori e non seguono le linee guida di nessun partito. Tuttavia il mio mondo …

"L'Europa smarrita e l'immigrazione", di Nadia Urbinati

Nel suo mezzo secolo di vita l´Europa ha cercato di diventare un modello di nuova cittadinanza. Teorici e giuristi hanno parlato addirittura di un nuovo paradigma di libertà politica capace di dissociare la cittadinanza dall´appartenza nazionale, una rivoluzione non meno radicale di quella del 1789. Ma messo alla prova del flusso di migranti, il mito europeo si appanna. Gli Stati nazionali tornano protagonisti, le diplomazie bilaterali prendono il sopravvento, le frontiere tornano a chiudersi, le scaramucce di certificati e rimpatri si susseguono. Di fronte agli sbarchi dei profughi del mondo, l´Europa non sembra più certa di voler essere il laboratorio di una nuova cittadinanza. E forse, la recentissima decisione della Corte di Giustizia della Ue di bocciare la norma italiana che prevede il reato di clandestinità va letta come un invito dell´Europa dei diritti all´Europa della politica di rivedere la sua strategia sull´immigrazione. Ma a dispetto di ciò che l´Europa vuole o non vuole, in un modo o nell´altro i migranti sono ormai parte della sua identità, di quello che è e sarà. Sono il …

"Il Primo Maggio al lavoro? La deriva finale", intervista a Luciano Gallino

Il primo maggio al lavoro? È davvero questo un segno di rinnovamento o piuttosto una resa – l’ennesima, e particolarmente simbolica – alle pretese di un sistema economico e culturale che riduce sempre di più l’uomo al rango di consumatore da una parte e di docile ingranaggio della macchina produttiva dall’altra? E, in ultima analisi, una resa a quel sistema assolutizzante che il sociologo Luciano Gallino chiama – nel suo omonimo, e straordinario, libro (Einaudi, 19 euro) – Finanzcapitalismo? Un primo maggio al lavoro, dunque, perché è l’intera vita, oggi, messa al lavoro, entro una civiltà al cui centro vuoto è stato posto il denaro, e tutto il resto non è che una variabile dipendente. L’alternanza tra fasi espansive e produttive e fasi speculative è stata una costante del capitalismo. Ma lei ci mostra che oggi siamo in presenza di una sorta di salto quantico: non siamo più nel classico capitalismo industriale,ma nel finanzcapitalismo. E ci mostra che questo salto quantico ha esiti potenzialmente tragici. «Vi è stato in questi ultimi trent’anni un enorme sviluppo …