Mese: Maggio 2011

"Così la Gelmini ha indebolito l’Università" di Alessandro Figà Talamanca

La “riforma Gelmini” dell’università ha acquistato una valenza politica che va ben oltre i suoi modesti contenuti. È vantata dal centro destra come prova della capacità di riforma del governo, della maggioranza e della minoranza di destra, mentre, a sinistra, è stata oggetto di proteste e critiche che sembravano ignorarne i contenuti specifici. A oltre due mesi dalla entrata in vigore della “riforma”, è forse il momento di esaminarne le conseguenze immediate, visto che gli effetti sul lungo periodo, sembrano incerti. Osserviamo prima di tutto che la nuova legge, come quasi tutti gli interventi legislativi sull’università degli ultimi quarant’anni, riguarda quasi solo il personale docente e non affronta i problemi del sistema universitario nei suoi rapporti con gli studenti e la società. È ignorato, in particolare, il problema degli abbandoni (in parte fisiologici) ed il più grave problema dei ritardi negli studi universitari. Non è una sorpresa. Negli anni settanta e ottanta erano i sindacati a promuovere “riforme” che, ovviamente, riguardavano le “categorie” da essi rappresentate. Oggi la “riforma” è stata promossa da alcuni professori-opinionisti, …

"Una carta dei diritti contro la giungla del lavoro precario", di Enrico Rossi*

Diciamo spesso, o scriviamo, “lavoratori atipici”. Ma che senso ha questo aggettivo quando ormai sono milioni quelli che si aggirano nella giungla dei contratti precari? È un mondo ormai vastissimo, per lo più popolato da giovani,una realtà che preoccupa, spaventa e ci impone di affrontare il problema per fermare una deriva che minaccia il futuro del Paese. In questi mesi, in Toscana, pur nei limiti dei mezzi a disposizione, stiamo cercando di dare senso al valore del lavoro e alla dignità della persona. Abbiamo varato un progetto e trovato le risorse (30 milioni di euro) per disciplinare tirocini e stage, mettendo vincoli ben definiti per scoraggiarne l’uso distorto cresciuto negli ultimi anni. Stage e tirocini non devono essere occasioni di sfruttamento del lavoro, ma strumenti utili per lavoratori in formazione. Per questo abbiamo firmato intese con sindacati, organizzazioni di categoria e lo stiamo facendo con le associazioni professionali. Con la Carta dei tirocini e degli stage abbiamo definito i soggetti promotori, le modalità di attivazione e di applicazione, la durata e il trattamento economico. Approveremo …

"Tremonti pigliatutto", di Raffaella Coscioli

Verso il consiglio dei ministri che consegnerà il fondo di garanzia per le pmi al superministro. Il pressing dura da oltre tre mesi, ovvero da quel 2 febbraio quando un sorridente Silvio Berlusconi annunciava ai microfoni del Tg1 la famosa «scossa all’economia». Domani, a quasi 90 giorni dal varo del complesso quanto fumoso pacchetto di stimoli all’economia sul quale il ministro dell’economia non aveva messo la faccia preferendo prendere il treno con Bonanni e Angeletti per un grand tour al sud, il governo ci riprova. Nel mezzo ci sono un dl antiscalate che è stato approvato ieri dalla camera e passerà al senato; un decreto omnibus che, oltre allo stop al nucleare e a un parziale ripristino del fondo per la cultura con l’aumento delle accise, contribuisce a gonfiare di fatto l’inflazione in Italia con inevitabili riflessi a fini statistici sul Pil nominale. Ci sono poi le nomine nelle società pubbliche e un nuovo attivismo della Cassa depositi e prestiti. Oltre a un Def di contenimento in cui di sviluppo non c’è traccia. Insomma, in …

«Adesso la Fiom torni a trattare», intervista a Cesare Damiano

Pensa che la vittoria a stragrande maggioranza dei sì significhi una sconfitta della Fiom? «Non c’è dubbio che sia emersa una contraddizione tra la rappresentanza unitaria della ex Bertone e il gruppo dirigente della Fiom. Per quanto nella concezione del sindacato sia normale che le strutture di base, essendo espressione del voto dei lavoratori delle aziende, abbiano un loro margine di automonia, non c’è dubbio che una contraddizione così evidente come quella emersa in questi giorni in quello stabilimento apre un problema». «Personalmente, penso che la Rsu abbia fatto la scelta giusta votando sì al referendum. Ma penso anche che sia un’opportunità da cogliere per riaprire un dibattito serio, all’interno di quel sindacato, sulla strategia da intraprendere per non rischiare l’esclusione progressiva da tutti i tavoli di contrattazione. La Fiom deve riflettere sul proprio futuro. E credo che sia utile ricordare, in proposito, che la minoranza riformista guidata da Fausto Durante ha espresso coraggiosamente la stessa posizione assunta dalla Rsu della ex Bertone». «Io penso dunque che la decisione di votare sì sia una decisione …

"Il Mostro di Al Qaeda", di Barbara Spinelli

Festeggiata con grida di trionfo negli Stati Uniti, l´uccisione di Bin Laden crea nelle menti più sconcerto che chiarezza, più vertigine che sollievo. La storia che mette in scena somiglia ben poco a quel che effettivamente sta accadendo nel mondo: è parte di una guerra contro il terrore che gli occidentali non stanno vincendo in Afghanistan, e da cui vorrebbero uscire senza aver riparato nulla. È un´operazione che rivela la natura torbida, mortifera, dell´alleanza tra Usa e Pakistan: una potenza, quest´ultima, che usa il terrorismo contro Afghanistan e India, e che per anni (cinque, secondo Salman Rushdie) ha protetto Bin Laden. Che lo avrebbe custodito fino a permettergli di costruirsi, a Abbottabad, una casa-santuario a 800 metri dal primo centro d´addestramento militare pakistano. Ma l´operazione nasconde due verità ancora più profonde, legate l´una all´altra. La prima verità è evidente: Bin Laden era già morto politicamente, vanificato dai diversi tumulti arabi, e la cruenza della sua esecuzione ritrae un Medio Oriente e un Islam artificiosi, datati, che ancora ruotano attorno a Washington. Il terrorismo potrebbe aumentare, …

Ci opporremo allo scippo dei referendum

RaiNews24 intervista Bersani: “Serve votare, anche al referendum sul nucleare spiegando che il governo non ha rinunciato al piano di costruzione delle centrali”. E sulla Libia: “Maggioranza rabberciata, la loro mozione è un pasticcio”. Pier Luigi Bersani parla con il direttore di Rai News Corradino Mineo della situazione politica, dalla Libia alla morte di Bin Laden, dalle amministrative al referendum, dal dibattito interno al Pd alle contraddizioni della maggioranza e del governo. Stanno lavorando per scippare i referendum “Stanno lavorando per scippare il referendum. Se uno vuole essere sicuro di non avere il nucleare un sistema ce l’ha”. Il segretario dei democratici ha ribadito la necessità di votare in merito al referendum sul nucleare spiegando che il governo non ha rinunciato al piano di costruzione delle centrali. Un tramonto fiammeggiante “Berlusconi rappresenta dei contenuti che sono risultati vincenti per tutte le destre del mondo, siamo però al tramonto di questa esperienza, e credo che sarà un tramonto fiammeggiante”. Dopo Berlusconi grande compromesso tra progressisti e moderati L’ex segretario Veltroni ha chiesto una verifica della linea …

"Ocse: in Italia aumenta divario tra ricchi e poveri", di Elysa Fazzino

L’Italia è tra i Paesi industrializzati con la maggiore disparità dei redditi, anche per effetto dell’aumento del divario tra ricchi e poveri negli ultimi 20 anni. È quanto emerge da uno studio dell’Ocse. La Penisola figura al quinto posto tra i 17 Paesi Ocse che hanno segnato un ampliamento del gap dei redditi tra il 1985 e il 2008, dopo Messico, Stati Uniti, Israele e Regno Unito e in assoluto è al sesto posto per il divario tra i 22 Paesi considerati, inclusi i cinque che lo hanno ridotto (Turchia, Grecia, Francia, Ungheria e Belgio). Il coefficiente Gini, che misura l’ineguaglianza dei redditi (va da 0, ovvero totale uguaglianza di reddito a 1, totale disparità), per l’Italia era pari a 0,35 alla fine degli anni 2000, con un incremento del 13% rispetto allo 0,31 di metà degli anni 80. Non solo, mentre il reddito reale nell’Ocse in questo lasso di tempo è salito in media dell’1,7% l’anno, con un incremento dell’1,4% per il 10% più povero della popolazione e del 2% per il 10% al …