Mese: Maggio 2011

Rimpasto di governo con 9 sottosegretari per Berlusconi. Bersani: "Una vergogna"

Altro che misure per la crescita, l’unico aumento è quello dei posti di sottogoverno. Il Consiglio dei ministri accontenta le richieste di Responsabili ed ex Pdl provenienti da Futuro e libertà: approvate a palazzo Chigi 9 nomine alla carica di sottosegretario. I nuovi “promossi”, nominati su proposta del presidente del Consiglio, sono: Roberto Rosso che va all’Agricoltura, Luca Bellotti al Welfare, Catia Polidori e Daniela Merchiorre allo Sviluppo Economico, Dario Cesareo e Antonio Gentile all’Economia, Aurelio Misiti alle Infrastrutture, Riccardo Villari ai Beni Culturali, Giampiero Catone all’Ambiente. Nominato anche Massimo Calearo, deputato ex Pd e Api ora passato alla maggioranza, quale consigliere personale del presidente del Consiglio per il Commercio. Con questa mossa Berlusconi si assicura il consenso di una delle minoranze che più di una volta avevano salvato l’attuale governo. La serie di “riconoscimenti” non dovrebbe però fermarsi a questa infornata di nomine. “Non è finita, allargheremo la squadra” ha aggiunto Berlusconi riferendo di altre dieci nomine a sottosegretario in cantiere. Tra i Responsabili ci sarebbero infatti degli scontenti che lamentano al governo di …

"Se in politica vince l'infedeltà", di Michele Brambilla

Nell’annunciare il rimpasto di governo, Berlusconi ha avuto perlomeno il pregio della sincerità: «Siccome la politica è anche concretezza – ha detto – non è il caso di fare gli schizzinosi». In pratica, ha voluto comunicare questo concetto: so benissimo che i nuovi sottosegretari non sono dei geni, ma le loro promozioni sono funzionali al proseguimento dell’attività di governo, e vorrei che nessuno facesse la verginella perché in politica s’è sempre fatto così. Su questo, il premier non ha torto. Non è la prima volta che le nomine vengono fatte non per merito o per competenza specifica, ma perché è utile premiare qualcuno che rende un servigio. Non è bello, ma sarebbe ingiusto dire che succede solo ora con il governo Berlusconi. La politica è stata tante volte il regno del «todos caballeros», l’onorificenza collettiva che Carlo V, da un balcone, concesse agli algheresi per ricompensarli della loro fedeltà. Ma il «todos caballeros» è sempre stato – se non un premio alla qualità – un premio, appunto, alla fedeltà. Tanto che, da che la politica …

"Attenti a quei due: ora svendono le spiagge", da unita.it

Il miracolo monnezza non è l’unico che il premer, stamattina in conferenza stampa con Tremonti e altri ministri, ha rivendicato. C’è anche quello economico del quale il Paese in crisi non si è accorto. «Stiamo uscendo meglio di altri fuori dalla crisi», ha detto, dopo il Consiglio dei ministri, sottolineanndo all’attivo del Paese «fattori positivi come un deficit meno alto dopo quello della Germania in Europa, intorno al 4,5/4,6 e la produzione industriale intorno all’1,5», mentre il livello del debito pubblico va in carico alll’essere stato «messo insieme dai governi del consociativismo». Poi Tremonti e Berlusconi aggiungono, all’interno del dl sviluppo, il decreto-spiagge, ed è subito polemica: «Non c’è nessuna vendita delle spiagge. La spiaggia rimane pubblica», ha detto Tremonti, spiegando che per le spiagge ci sarà «un diritto di superfice bisogna essere in regola con fisco e con la previdenza e noi pensiamo che si debbano assumere giovani». Insorgono gli ambientalisti: «Demanio regalato ai privati». «Un decreto sottosviluppo» con all’interno «un piano casa e la privatizzazione spiagge: un regalo senza precedenti a mafiosi, abusivi …

Berlusconi decide il maxirimpasto "Nove nomine, ne faremo altri dieci", da repubblica.it

Il Consiglio dei ministri approva la nuova infornata di Reponsabili ed ex Pdl transitati da Fli, che reclamano però altri 10 posti. L’ex Pd Calearo diventa consigliere del premier che rivendica la scelta. Il Cavaliere: “Decisione logica”. Opposizione dura: “L’esecutivo si regge soltanto su cambiali pagate o da pagare”. Sono nove i nuovi sottosegretari nominati su proposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della riunione di governo svoltasi a Palazzo Chigi. Roberto Rosso va all’Agricoltura, Luca Bellotti al Welfare, Daniela Melchiorre e Catia Polidori allo Sviluppo Economico, Bruno Cesario e Antonio Gentile all’Economia, Aurelio Misiti alle Infrastrutture, Riccardo Villari ai Beni Culturali, Giampiero Catone all’Ambiente. “Ci saranno tante ironie – ha messo le mani avanti il presidente del Consiglio nel corso della consueta conferenza stampa al termine della riunione – ma non mi sembrano fondate perché i sottosegretari fanno parte della terza gamba, del gruppo formato alla Camera in sostituzione del Fli, che ha liberato posti nel governo ed era logico assegnarli al gruppo che ha sostituito Fli e consente al governo di …

"Arriva la stangata d’estate Tremonti cerca 8 miliardi", di Bianca Di Giovanni

Entro l’estate servono 8 miliardi per spese incomprimibili. Ma intanto si «regala» a imprese e famiglie un nuovo piano casa, opere pubbliche meno trasparenti, l’«occupazione» di arenili e coste. Da via Venti Settembre arriva la verità: serviranno 8 miliardi a giugno per le «spese incomprimibili». Fonti governative ripetono che «non è una manovra». Ma se ci sono spese non rinviabili e mancano i fondi, è chiaro che il deficit è in rialzo. Se poi si troveranno, significa che si farà appunto una manovra di correzione (non si chiama in un altro modo) per rispettare l’obiettivo del deficit al 3,9% del Pil concordato con l’Europa. Il rientro sarà anche pesante, vista la cifra da reperire a metà anno. Tant’è che per una volta Silvio Berlusconi non usa infingimenti, e ammette: «Non si può abbassare la pressione fiscale». Per ora, però, il rigorismo di Giulio Tremonti può attendere. Prima delle elezioni, con Milano pericolosamente in bilico, e le imprese sul piede di guerra, meglio parlare di sviluppo. È previsto per oggi il varo del decreto su cui …

"Avvocati e architetti: un giovane su due lavora gratis in studio", di Isidoro Trovato

E gli Ordini vogliono il tirocinio all’università. Sono i liberi professionisti di domani. Ma oggi praticanti e stagisti di libero hanno davvero poco. Almeno questo è quanto emerge da un’indagine condotta dall’Ires per Filcams Cgil sul mondo delle professioni. Il dato più impressionante è rappresentato dalla natura del rapporto: i giovani che si accostano al mondo professionale vengono utilizzati come dei dipendenti con orari fissi e carichi di lavoro che impediscono di svolgere attività in proprio. Basti pensare che quasi la totalità (84,5%) deve garantire una presenza quotidiana, il 76,8%oltre alla presenza deve anche rispettare un orario di lavoro e la media di ore lavorate è quella di un impiego in full-time: 38 ore. Inoltre l’utilizzo dei praticanti e dei tirocinanti, in tutte le aree professionali, avviene in maniera intensa e a orario pieno: il 77,2%ha delle scadenze rigide, il 41,7%ha «spesso» un ritmo di lavoro elevato, il 27,8%non ha abbastanza tempo per ultimare il lavoro. Impegno molto alto ma ben retribuito? Per niente. Proprio l’aspetto economico è la fonte del maggior disagio degli aspiranti …

"Successi di governo se una donna su due è senza lavoro", di Cesare Damiano

I dati Istat parlano chiaro: per quanto riguarda l’occupazione femminile siamo, nel mondo, all’88. posto. Ma Sacconi esulta… I dati dell’Istat parlano, a marzo, di una disoccupazione in risalita all’8,3 per cento. A star peggio, insieme ai giovani, sono le donne. Al femminile, il tasso dei senza lavoro è del 9,2 per cento, lo 0,1 in più rispetto al mese precedente. Il quadro peggiora se, anziché alla percentuale di chi è alla ricerca di un posto, si guarda il tasso di inattività. Oltre il 49 per cento delle donne non ha un lavoro. In pratica, una su due. L’obiettivo stabilito per l’Italia dal Trattato di Lisbona, che fissava al 60 per cento entro il 2010 la soglia dell’occupazione femminile, è stato mancato. Nel mondo, siamo al 96esimo posto per quel che riguarda la partecipazione delle donne alla vita economica e all’88esimo per la loro partecipazione al lavoro. Un fallimento. Nonostante questi dati, però, il ministro Sacconi gongola. Afferma che, grazie a terziario e turismo, il riequilibrio tra occupazione maschile e femminile procede. E, in occasione …