Mese: Maggio 2011

"Tra sindacati e imprese è l’ora di trovare una direzione comune", di Bruno Ugolini

È cominciato, forse, il futuro. Questo dice lo sciopero di ieri. Questo auspica Susanna Camusso quando parla di voltare pagina. Una sterzata che riguarda non solo il governo messo duramente sotto accusa, ma gli stessi sindacati, chiamati a gran voce, dalla massima autorità civile e morale del Paese (Giorgio Napolitano) a ritrovare una qualche forma di unità. E un diverso futuro potrebbe coinvolgere perfino la Confindustria che proprio oggi a Bergamo, a porte chiuse, potrà fare un bilancio sui mali della crisi che ha sconquassato il mondo e che non ha certo fatto del nostro Paese e delle sue industrie un’isola felice. C’è bisogno di un salto di qualità: con una crescita dell’1,1 per cento – ha affermato Emma Marcegaglia – “non andiamo da nessuna parte”. Sono segnali che indicano la possibilità di mettere alle spalle una fase di contrapposizione impotente tra le forze sociali. Segnali testimoniati anche da toni meno sferzanti adottati nei commenti di alcuni (non tutti) dirigenti Cisl e Uil. Condensato nella voglia, auspicata dal segretario generale della Uil Luigi Angeletti, almeno …

"La dignità istituzionale", di Carlo Galli

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è dimostrato ancora una volta l´autentico custode della Costituzione e delle regole, ovvero dell´interpretazione parlamentare – l´unica che la Carta consente – della politica italiana. Con l´osservare che i nuovi sottosegretari appartengono a un gruppo politico che non esisteva al momento delle elezioni, e che quindi il premier devono presentarsi in Aula a riferirne, e che i presidenti delle Camere possono considerare se il Parlamento debba rilegittimare col voto di fiducia quello che a tutti gli effetti è un nuovo governo, il Capo dello Stato esercita la difesa attiva, non meramente notarile, della Costituzione. Questa difesa consiste più o meno in questo ragionamento: se è vero che parecchi parlamentari – sulla base del principio costituzionale del mandato libero e dell´indipendenza dell´eletto dagli elettori – hanno maturato l´intimo convincimento di uscire dai partiti nelle cui liste sono stati eletti, lo possono certamente fare. Ma se danno vita a un nuovo gruppo parlamentare, e se ora questo gruppo, dopo avere ripetutamente votato insieme alla maggioranza, entra a far parte del …

"Al voto per le città pensando all'Italia e all'urgenza di una svolta", di Marina Sereni

Torino, Milano, Bologna, Napoli, Cagliari, Latina, Siena, Lucca, Macerata… Tante città e province sceglieranno sindaci e presidenti nella tornata del 15 e 16 maggio, ed eventualmente nei ballottaggi delle settimane successive. Il voto cade in un momento difficile: i problemi economici e le preoccupazioni per il lavoro sono ancora grandi, l’Italia fatica più degli altri Paesi europei ad imboccare la strada della ripresa e il dibattito politico e istituzionale mostra una distanza siderale dalle domande concrete della maggioranza delle persone, delle famiglie, delle imprese. Dopo una settimana di contorcimenti sulla politica estera (da cui Pdl e Lega sono usciti con una mozione fasulla) il Consiglio dei Ministri di ieri ha varato il cosiddetto Decreto sviluppo. Era previsto: per l’ultima settimana di campagna elettorale bisognava tirar fuori il “coniglio dal cilindro”. Dovremo leggere molto bene ciò che il Governo ha inserito in questo provvedimento. Pagine e pagine di rinvii ad altre norme (sotto la voce della semplificazione!)intervengono su materie molto delicate e complesse come le regole in materia di appalti e la gestione di alcuni beni …

Il Colle sui sottosegretari: maggioranza modificata si deve esprimere il Parlamento

Giorgio Napolitano chiede che il presidente del Consiglio e delle Camere investano il Parlamento dell’avvenuto cambiamento nella composizione della maggioranza, all’indomani dell’ingresso dei Responsabili. «Il Capo dello Stato ha in pari tempo rilevato che sono entrati a far parte del Governo esponenti di Gruppi parlamentari diversi rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche. Spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo», si legge in un comunicato del Quirinale. La crisi e l’abbattimento del debito pubblico imporranno «ripensamenti delle politiche di bilancio e della spesa pubblica». È quanto ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che nel pomeriggio al Quirinale ha ricevuto i candidati ai premi David di Donatello. Napolitano si è detto soddisfatto per l’andamento del cinema italiano, e lo dimostra il numero enorme di candidature ai Donatello: «È stato significativo l’intervento del ministro Galan perchè ha dato il senso di una convinzione e volontà politica per la valorizzazione …

Sciopero CGIL, Bersani: "Vedo una strada di ricomposizione del sindacato"

“Il nostro guaio è che si parla sempre di tutt’altro, degli affari di Berlusconi, di crisi della maggioranza, dei sottosegretari e di beghe varie e non si parla mai di lavoro che invece è il problema numero uno”. “Sul tema del lavoro c’è bisogno di unità. Mi azzardo a fare un pronostico: vedo una strada di ricomposizione, a poco a poco si vedrà che questo avviene e ci fa molto piacere”. Lo ha affermato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a proposito delle divisioni nel sindacato nel giorno dello sciopero generale proclamato dalla Cgil. Bersani da Campobasso per la campagna elettorale, stamattina per qualche minuto si è fermato nella piazza del capoluogo molisano dove era in corso la manifestazione della Cgil. ”Il nostro guaio – ha proseguito il leader del PD – è che si parla sempre di tutt’altro, degli affari di Berlusconi, di crisi della maggioranza, dei sottosegretari e di beghe varie e non si parla mai di lavoro che invece è il problema numero uno. Allora serve un mondo del lavoro che …

Benessere delle madri: nel mondo l’Italia perde 4 posizioni e va al 21° posto

Dodicesimo rapporto di Save the children. Le donne in Parlamento sono il 20%: meglio di noi l’Afganistan (28%), il Burundi (36%) e il Mozambico (39%). La mappa mondiale delle disuguaglianze. L’Italia perde quattro posizioni nell’Indice delle madri, la graduatoria sul benessere delle madri nel mondo contenuta nel 12esimo rapporto Save the children. Nella classifica che coinvolge 164 paesi, la penisola scivola dal 17esimo al 21esimo posto. “Non si può nascondere una certa preoccupazione – commenta Valerio Neri, direttore generale Save the children Italia – con alcuni indicatori, come la presenza delle donne in Parlamento o il ricorso alla contraccezione, che ci vedono al di sotto di alcune nazioni in via di sviluppo”. Gli fa eco Raffaela Milano, responsabile programmi Italia-Europa di Save the children, secondo cui “la discesa di qualche posizione non è confortante perché riguarda soprattutto i parametri relativi alla condizione della donna e al suo ruolo e riconoscimento sociale”. Rispetto al passato è calata la percentuale delle donne italiane sedute in parlamento (20%): performance migliori si hanno perfino in Afganistan, dove si raggiunge …

"PD: precari e fondi per l'istruzione", di Francesca Puglisi*

Il piano triennale di 67000 assunzioni presentato dal governo è del tutto insufficiente e copre a malapena i pensionamenti di 29.000 insegnanti previsti già per il prossimo anno. Questa lettera fa seguito all`articolo di Lorenzo Salvia (Corriere, 4 maggio) e tiene conto delle ultime novità decise dal governo. Berlusconi ha annunciato migliaia di assunzioni nella scuola per il prossimo anno scolastico ma secondo lo stesso ministro Gelmini non c`è alcuna certezza o cifra. Berlusconi spiega infatti che è Tremonti a non volere cifre. Tutti sappiamo quanti sono i posti vacanti su cui stanno lavorando i precari della scuola. Anzi, il Governo nel numero include già la terza tranche di tagli prevista per il prossimo anno scolastico: altri 19.700 insegnanti e 14.500 Ata. Il piano triennale di 67000 assunzioni presentato dal governo è del tutto insufficiente e copre a malapena i pensionamenti di 29.000 insegnanti previsti già per il prossimo anno. E un` operazione mediatica elettorale che lascerà sul campo morti e feriti della guerra tra poveri nelle graduatorie. Il ministro Gelmini finora ha solo pasticciato …