La Russa e le deputate di sinistra "Le nostre non sono brutte come loro", di Filippo Ceccarelli
I belli, i brutti & i cretini. A questo sempre più rischia di ridursi la vicenda pubblica italiana, per non dire il potere che con disperata allegria incoraggia questa ottusa deriva estetizzante a colpi di battute, battutine, scherzi, storielle, barzellette, provocazioni e quant´altro di frivolo e feroce offre l´armamentario polemico nel tempo delle post-ideologie. Ieri è toccato durante una cena elettorale al ministro La Russa, costantemente sopra le righe, sostenere che le donne del nemico sono più brutte («Ci sono alcune elette non belle anche da noi, ma certo non raggiungono l´apice della sinistra, di donne di cui non faccio il nome»); ma l´altroieri era il turno del coordinatore lombardo del Pdl, Mantovani, che s´è l´è presa con Paola Congia e con Rosy Bindi. Quest´ultima sarà una decina d´anni che deve vedersela con faccende del genere, sembra di ricordare che il primo accusatore fu Cossiga, ma la periodicità è in netto aumento e l´intensità pure, in linea del resto con l´altezza dei pulpiti istituzionali da cui tali malevoli giudizi vengono lanciati. L´informazione infatti ci va …