Mese: Maggio 2011

"12 maggio, III Assemblea della Rete 29 Aprile : uno sguardo indietro", di Piero Graglia*

Ripensare tutto l’insieme delle proteste che, dal 2008 fino al 2010 hanno attraversato il mondo della scuola e dell’Università provoca, sia detto senza retorica, una certa tristezza. Si tratta infatti di un grande movimento, frastagliato, frammentato in mille pezzi, seppur deciso e convincente, che non ha prodotto grandi risultati effettivi nei confronti del governo e di chi, in questi anni, ha orgogliosamente rivendicato un piano di smantellamento del sistema scolastico nel suo significato più ampio. Tuttavia nel tempo si sono inseguite analisi più o meno ben costruite sugli eventi del 14 dicembre a Roma; si è discusso e ci si è interrogati sulla crisi di una generazione, si è parlato e si è scritto sul disagio giovanile. Pochi però ricordano una semplice realtà: tutto è nato non da un disagio giovanile, bensì da un disagio maturo, si potrebbe dire plurigenerazionale: quello dei ricercatori universitari, di età compresa tra i 25 e i 45 anni riguardo al destino dell’università pubblica e al progetto di riforma che ha preso corpo e si è definito tra il 2008 …

Bersani risponde alle e-mail giunte sul tema delle graduatorie

Partito Democratico – Chiara la posizione del PD: cancellazione dei tagli, stabilizzazione di chi lavora su posti vacanti, copertura degli spezzoni d’orario, il passaggio all’organico funzionale. Sulla vicenda della stabilizzazione dei precari della scuola il Partito Democratico ha sempre avuto una linea chiara. Da sempre abbiamo chiesto la cancellazione della terza tranche di tagli, la stabilizzazione di chi lavora su posti vacanti e la copertura degli spezzoni d’orario, il passaggio all’organico funzionale. La Lega, dopo aver approvato prima il massacro della scuola e poi l’idiozia della riapertura e chiusura delle graduatorie, che come era prevedibile è stato cancellato dalla sentenza della Corte Costituzionale, pensa oggi di aizzare i precari del Nord contro i precari di altre regioni. Non cadiamo nella trappola: dove era la Lega quando, nel 2008, il governo Berlusconi ha cancellato ben 87 mila posti di docenti dagli organici della scuola? I diritti dei precari si salvaguardano solo immettendoli in ruolo: per questo motivo le annunciate 67.000 stabilizzazioni di docenti e Ata nel triennio non sono neppure sufficienti a garantire il turn-over dei …

“Distratti dallo show”, di Concita De Gregorio

Ci sono giorni in cui si resta ammutoliti. Viene da ridere, poi da piangere, poi da non crederci. Magari è una questione di dosaggi, si sente dire da qualcuno: sarà un nuovo farmaco, un elisir di lunga vita con effetti collaterali. Spettatori di una decadenza psicofisica pirotecnica, tutti a commentare l’ultima come se non ci riguardasse come se fosse una soap, sentiamo cosa spara oggi. Tutti a farsi scandire il tempo dallo show, distratti a vita dai suoi numeri. In fondo persino nel giorno in cui dice che vuole portare i sacchi di immondizia in procura, che vuole più poteri di Napolitano e che i leader della sinistra non si lavano – così, tutto insieme, in sequenza, la riforma costituzionale Bersani puzzolente i giudici che sono un cancro e la sapete l’ultima sui negri, mancano solo le corna le puzzette a ritmo di swing e una tarantella coi rutti – ecco persino in un giorno così, anzi soprattutto davanti all’evidenza patetica di una maschera grottesca, quello che davvero stringe il cuore e fa montare la …

"Strategie e furori elettorali", di Michele Ainis

Riassumendo: i pm di Milano sono un cancro, quelli di Napoli una discarica. I parlamentari sono altrettanti perditempo, ma l’ozio in questo caso produce un doppio effetto: quelli di destra diventano alienati, perché hanno lasciato fior di professioni per servire il Palazzo; quelli di sinistra si trasformano in alieni. Gli alieni di sinistra puzzano, avendo litigato col sapone. Ma stonano anche il Csm, il capo dello Stato, la Consulta. O comunque sa di congiura questo loro accanimento contro la volontà del popolo sovrano, espressa dal megafono del leader. E allora basta con le lungaggini procedurali in Parlamento. Basta con le pignolerie costituzionali. Basta con questa Corte che abroga le leggi (in realtà le annulla, presidente). E già che ci siamo, basta pure con l’altro presidente: è sufficiente quello del Consiglio, l’altro ormai è di troppo. Vabbé, siamo in campagna elettorale, e si è aperta una gara a chi la spara più grossa. Vabbé, la paura fa novanta, e c’è il rischio che il voto non vada bene. Ma il guaio è che in Italia la …

Test, boicottaggi in tutta Italia. «Questionari per schedarci», di Alessandra Migliozzi

Prima prova Invalsi alle superiori, molti prof e presidi con gli studenti. Roma capofila dei no, sospesa una classe che consegna in bianco. Partenza fra le polemiche per la nuova tornata di test Invalsi che sono cominciati ieri con il debutto (è la prima volta che partecipano) delle superiori. I quiz sono finiti nel tritacarne del boicottaggio da parte di studenti e docenti. Soprattutto a Roma dove, secondo quanto dicono gli stessi alunni, una classe dell’Istituto d’Arte Roma II è stata punita con la sospensione per aver consegnato in bianco i test. Per i Cobas, che hanno lanciato il no alle prove, nel 20% degli istituti (30% a Roma) si sono verificate azioni di boicottaggio. Per il ministero dell’Istruzione la protesta è stata residuale: su 2.300 classi campione (quelle in cui c’erano ispettori Invalsi) «lo 0,13% non hanno fatto il test». Compiti «facili, al limite della banalità», hanno commentato all’uscita prof e alunni. Forte indignazione, anche dei genitori, poi, per la «privacy a rischio»: i ragazzi hanno dovuto compilare questionari con domande sulla famiglia, il …

"La logica del padrone", di Stefano Rodotà

Le mosse di Berlusconi sono da tempo prevedibili, perché appartengono ad una logica che egli ha trasferito nel mondo della politica senza mai farsi contagiare dal “senso delle istituzioni”. Non può sorprendere, quindi, l´ultimo suo proclama: «Dobbiamo cambiare la composizione della Corte costituzionale, dobbiamo cambiare i poteri del Presidente della Repubblica e, come avviene in tutti i governi occidentali, attribuire più poteri al governo del Presidente del Consiglio». Proprio le ultime parole sono rivelatrici. Scompare il “Governo della Repubblica”, di cui parla l´articolo 92 della Costituzione. Al suo posto viene insediato il “Governo del Presidente del Consiglio”, una formula che esprime la logica proprietaria dalla quale Berlusconi non ha mai voluto separarsi. L´imprenditore è fedele alle sue origini, e nel suo modo d´agire si ritrova la vecchia e di nuovo vitale formula secondo la quale “la democrazia si ferma alle porte dell´impresa”. Governare è esercizio di potere assoluto. Chi si presenta come un intralcio lungo questo cammino deve essere eliminato. Prevedibile o no, l´ultima accelerazione inquieta, assomiglia ad un assalto finale. Gli ostacoli li conosciamo. …

"Italia, ciò che l'Ocse non dice", di Irene Tinagli

Esame superato, ha liquidato Tremonti. E il Rapporto Ocse sull’Italia presentato ieri è già archiviato. Un risultato un po’ asciutto per un rapporto tanto atteso e presentato in pompa magna alla presenza di 4 ministri del governo. In effetti il messaggio lanciato dalla sintesi e dalla conferenza stampa è stato piuttosto neutro: situazione difficile ma in stabilizzazione, la ripresa è lenta ma si intravede, gli interventi di rigore sono stati giusti ma potrebbe esserci bisogno di nuove manovre. Niente insomma su cui fare grandi titoli. Tutto nella norma. Eppure andando oltre la sintesi del rapporto si notano delle cose interessanti. Ci si accorge, per esempio, che circa il cinquanta per cento del lavoro riguarda l’università e la riforma Gelmini, con un’analisi molto approfondita di tutti i suoi aspetti, a livello quasi di singolo emendamento. Un’analisi certo molto articolata e ben fatta, sulla cui utilità però resta qualche dubbio visto che è ormai troppo tardi per fare eventuali modifiche legislative e troppo presto per fare un bilancio sulla sua efficacia. Non a caso la riflessione dell’Ocse …