Mese: Maggio 2011

"Scuola, memoria corta dei precari e le responsabilità del governo", di Amalia Perfetti

Viviamo in un Paese incredibile! Un Paese dalla memoria corta, molto corta? O un Paese in cui la “rimozione” è il più facile dei meccanismi? Il risultato è comunque lo stesso e sembra riguardare un’ampia fascia dei suoi cittadini, anche tra coloro che forse della memoria, a partire ovviamente da quella storica, dovrebbero essere i baluardi. Mi riferisco a quella categoria di cittadini di cui faccio parte, quella degli insegnanti, in particolare quella degli insegnanti precari. Sarà la condizione di precarietà ad affievolire la nostra memoria? Non lo escludo, anzi credo che questo strano fenomeno di memoria corta o di rimozione sia semplicemente il risultato di uno spirito, purtroppo naturale e banale, di sopravvivenza. Veniamo ai fatti. In questi giorni i precari della scuola, in particolar modo gli insegnanti, sono sulle spine in attesa della sortita di normative che li riguardano molto da vicino. Immissioni in ruolo, ricorsi, aggiornamento delle graduatorie dalle quali da anni “sperano” di essere immessi in ruolo, solo per fermarci all’essenziale. In tutto ciò non mancano, anzi abbondano, voci che si …

Scuola Ghizzoni (PD): Carlucci usa valutazione come "clava". "Certe leggi non servono e PDL lasci in pace l'istruzione"

La deputata Gabriella Carlucci “usa la valutazione come una clava politica, con intento punitivo e non per migliorare il sistema scolastico”. Cosi’ Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, commenta la proposta di legge della collega del Pdl sulla carriera e la valutazione dei docenti. “Carlucci dedicasse le sue energie al mondo dello spettacolo- dice a caldo Ghizzoni parlando con la Dire- Dopo l’uscita di ieri del deputato Pdl Garagnani (sospendere i prof politicizzati, ndr) mi verrebbe da dire che ci vuole una moratoria sulla scuola: lasciamola in pace. Non servono leggi che sono una manifestazione di intemperanza sulla liberta’ di insegnamento”. Ghizzoni, poi, sottolinea come nella maggioranza ci siano piu’ di una proposta simile sulla carriera dei docenti. “Mi piacerebbe sapere che coordinamento c’è con le altre leggi del centro destra, ci sono le ricette le piu’ diverse su questo tema. Questa stessa della Carlucci e’ una legge che ricorda i progetti della deputata Aprea. C’e’ un florilegio di leggi sul reclutamento. Il tema della valutazione invece di essere usato per …

Modena – Facoltà di lettere e filosofia – Iniziativa

FUORICLASSE: RESISTENZA UNIVERSITARIA AI TEMPI DELLA GELMINI Aula Magna Facoltà di Lettere e Filosofia Largo Sant’Eufemia 19 Modena (Modena, Italy) interverranno: MANUELA GHIZZONI capogruppo alla camera della commissione cultura, scienza istruzione FEDERICO NASTASI coordinatore nazionale Rete Universitaria Nazionale ENRICO LIPPO capogruppo Run Udu Liste di Sinistra in CNSU

"ThyssenKrupp, Confindustria chiede scusa alle famiglie", di Bruno Ugolini

Ci sono voluti tre giorni affinchè gli industriali capissero la gravità degli applausi di Bergamo. La dichiarazione del direttore Galli. La signora Marcegaglia, invece, non parla. La potente Confindustria che chiede scusa, compie un’autocritica. Non si ricordano precedenti. È successo in merito a quell’applauso da brividi rivolto, sabato scorso, al manager della Thyssen durante l’assemblea di imprenditori a Bergamo. Quel battimani era apparso come il plauso nei confronti di un condannato in prima istanza per omicidio volontario (sette vittime nell’acciaieria dislocata a Torino la notte del 6 dicembre 2007). Sono occorsi ben tre giorni di ripensamenti e ieri, finalmente, nel corso della trasmissione “Coffee Break” su La7, ecco le parole del direttore generale della Confindustria Giampaolo Galli: «L’applauso è stato sbagliato e inopportuno». E poi le scuse ai familiari delle vittime e all’opinione pubblica. Accompagnate dal goffo tentativo di trovare una motivazione parlando di «estrema incertezza del diritto in Italia». E ricordando un altro applauso rivolto a Emma Marcegaglia quando aveva affermato che ogni incidente sul lavoro »è una sconfitta per l’impresa». Una brutta storia …

"La medaglietta della Gelmini", di Mariangela Bastico

Ritengo che il boicottaggio delle prove Invalsi, promosso dai Cobas, sia controproducente, perché impedisce una discussione vera sulla valutazione, determinanwdo schieramenti precostituiti che valorizzano le posizioni di chi, come il ministro Gelmini, fa della valutazione una sorta di ideologia. La valutazione è, invece, semplicemente uno strumento, in sé né buono né cattivo, le cui caratteristiche sono definite dagli obiettivi che si intendono perseguire. E qui c’è la prima incongruenza della Gelmini, che non chiarisce le finalità dei test Invalsi: servono per premiare gli insegnanti che conseguono i risultati migliori? Per sapere che le varie scuole producono risultati molto differenti? Lo sappiamo già dai dati Ocse-Pisa. Servono per premiare le scuole migliori? O per sostenere quelle più in difficoltà? È necessaria una approfondita discussione nelle commissioni parlamentari competenti, sempre negata dal ministro, perché la valutazione è strettamente interconnessa all’idea di scuola che si vuole realizzare. A mio avviso, occorre in questa fase scindere la valutazione dalla premialità; il fine prioritario della valutazione, infatti, deve essere quello di evidenziare quali siano i fattori che nelle varie scuole …

"Apertura degli armadi della vergogna" comunicato stampa Unione vittime per stragi

Sul sito del Governo-Presidenza del Consiglio dei Ministri-il 9 maggio in occasione della “giornata della Memoria delle Vittime del Terrorismo e delle Stragi di tale matrice”, sono apparse delle dichiarazioni ufficiali del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi che tra l’altro dicono testualmente: “Queste ferite non sono ancora completamente rimarginate perché per molti atti di terrorismo manca ancora il sigillo della verità. Il giusto obiettivo di una pacificazione nazionale e di un adeguato risarcimento morale per i familiari delle vittime, non può dunque prescindere da uno sforzo comune per definire un percorso di verità su quegli anni. Per questo diciamo basta alle tribune mediatiche e universitarie concesse con disinvoltura ai terroristi che sono stati protagonisti feroci e criminali di quegli anni. Per questo diciamo basta all’umiliazione delle vittime e dei loro parenti. Per questo dichiaro oggi l’impegno del Governo a contribuire ad aprire tutti gli armadi della vergogna perché nessuna strage rimanga più avvolta nel mistero. Dobbiamo colmare una grande sete di giustizia e di verità, in modo concreto, senza retorica. Lo faremo. E sarà …

"Il prof è di sinistra?", di Michele Serra

Sospendere dall´insegnamento “per almeno tre mesi” gli insegnanti responsabili di fare “propaganda politica o ideologica” nelle scuole. È l´incredibile proposta di legge del deputato del Pdl Fabio Garagnani, ultima di un triste florilegio inquisitorio che ha per scopo, va da sé, la purificazione della scuola pubblica, infettata da sessantottini e “comunisti” e inculcatrice, secondo la celebre asserzione del premier, di “valori diversi da quelli delle famiglie” (se ne deduce che tengono famiglia solo gli italiani di destra). Che questo sia lo scopo della sua leggina epuratrice lo chiarisce con disarmante schiettezza lo stesso Garagnani, sconvolto dalla subdola attività di propaganda “dei professori della Cgil, soprattutto in Emilia”. Del tardo maccartismo di questa e di altre sortite (per esempio l´invocata epurazione dei libri di testo “faziosi”, con buona pace della libertà di scelta del docente) si potrebbe anche sorridere, non fosse che l´onorevole Garagnani fa parte della Commissione cultura, ruolo che almeno nominalmente dovrebbe tutelarlo da una così obbrobriosa mossa anticulturale. Stabilire (per legge!) quali sono i limiti oggettivi della libertà d´insegnamento è ovviamente impossibile, per …