Mese: Maggio 2011

Liceo musicale, Baruffi: «Facciamo fronte comune»

“Fare fronte comune”. È l’auspicio di Davide Baruffi, segretario del Pd, che interviene sulla vicenda del liceo musicale negato a Modena e concesso invece a Forlì. Baruffi con una lettera risponde all’appello lanciato dal direttore della Gazzetta di Modena sull’edizione di domenica scorsa e chiede l’impegno anche di tutto il centrodestra. Di seguito, la lettera scritta dal segretario provinciale Davide Baruffi. Caro direttore, il suo appello a favore di un liceo musicale nella nostra città è assolutamente condivisibile. Va fatto ogni sforzo per ottenere dal governo un ripensamento e venire così incontro alle attese di tanti giovani modenesi. Modena, per cultura e tradizione, non può non avere un liceo musicale. Per questo, in tutte le assemblee elettive – Comune, Provincia, Regione, Parlamento – il Partito Democratico ha manifestato il proprio dissenso ed esercitato pressione nei confronti del governo con gli strumenti a sua disposizione, dalle interrogazioni agli ordini del giorno, dalle mozioni alle lettere aperte. I parlamentari modenesi del Pd, ai quali lei si rivolge direttamente, hanno presentato un’interrogazione al ministro Gelmini chiedendo, tra l’altro, …

«Si è sollevata l’onda che seppellirà 17 anni di berlusconismo», di Paolo Foschini

«È come la liberazione dal fascismo nel ’ 45, più o meno ci siamo anche coi tempi: il Duce è durato vent’anni, il berlusconismo diciassette. Era ora» . Piero Bassetti, vecchia coscienza critica della politica milanese, primo presidente della Regione Lombardia ormai mezzo secolo fa e adesso motore primo del «Comitato 51 per cento» a sostegno di Pisapia, lo sa benissimo che non è finita: «La partita vera comincia adesso» , dice. Ma stupito no, non lo è neanche un po’: «Si è semplicemente verificata l’ipotesi nella quale speravo» . Cioè? «La sollevazione dell’onda che finalmente seppellirà il berlusconismo, nella culla stessa in cui era nato» . Milano. «Certo, in Italia tutto nasce e muore qui: era successo con Mussolini, ora succede con Berlusconi. Perciò quel che è uscito dalle urne milanesi, questa volta più che mai, non è un episodio da collocare dentro i soliti giochini della politica, né una svolta di ordinaria amministrazione: è finalmente la sconfitta del coperchio berlusconiano, al cui servizio si era collocata Letizia Moratti» . Chi ha perso di …

Bersani: «Vinciamo noi Li ha travolti il vento del nord», di Simone Collini

Bersani festeggia la svolta: «Si apre una fase nuova». Marini: «Ha vinto la tua linea» Il voto rafforza l’unità del partito. Veltroni: «Si aprono grandi spazi». Oggi riunione dei big E se tra due settimane i ballottaggi confermeranno questa «inversione di tendenza», potrebbero aumentare le possibilità di un voto anticipato. Con queste elezioni, dice Pier Luigi Bersani, «si apre una nuova fase». E anche se il segretario del Pd non lo dice esplicitamente come il suo vice Enrico Letta, ora aumenta la possibilità di un voto anticipato. Se finora era infatti soltanto l’opposizione a parlare di un «governo che non è in grado di governare», dalle urne è arrivata la conferma di una «crisi» che ora per Bersani «sicuramente si acuirà e arriverà a un punto di rottura». Soprattutto se tra due settimane i ballottaggi confermeranno l’«inversione di tendenza» registrata al primo turno. Bersani incontra i giornalisti al quartier generale del Pd quando sono passate circa tre ore dalla chiusura dei seggi. Le percentuali date dalle proiezioni si sono abbastanza assestate. E la frase con …

"Il potere e il sesso", di Michela Marzano

C´è come un sentimento d´impunità. Quando si occupano posti di grande responsabilità. Come se il potere e la ricchezza rendessero onnipotenti. Fino a convincersi che gli altri hanno meno valore. E che una povera femme de chambre non aspetti altro che avere relazioni sessuali con il direttore generale dell´Fmi nella suite dell´albergo in cui lavora. Certo, prima di scagliare la prima pietra si dovrebbero aspettare le conclusioni della magistratura. Non ci si può permettere di comportarsi come se i fatti fossero già stati provati, come se Dominique Strauss-Kahn fosse già stato riconosciuto colpevole di stupro. Ma non si può nemmeno negare in blocco l´accaduto e banalizzare le dichiarazioni della giovane donna di colore, come sta accadendo in questi giorni in Francia, dove gli amici e i collaboratori di Strauss-Kahn invocano l´esistenza di un complotto a scala mondiale. “Non ci credo.” “Non è possibile.” “Non è l´uomo con cui lavoro da anni.” Come se l´intelligenza, il prestigio e la fama di colui che i sondaggi davano vincente alle future presidenziali rendessero automaticamente quest´uomo immune da ogni …

"Giornata contro l'omofobia", di Paolo Patanè*

Il 17 maggio è la Giornata mondiale contro l’omofobia. Il 23 maggio, dopo 1000 giorni in Commissione, arriva in aula, alla Camera dei Deputati, il dibattito sulla legge contro l’omofobia. Sei giorni per verificare la capacità della politica di percepire la questione dei diritti delle persone lesbiche, gay e transessuali come parametro di compimento della Democrazia, ovvero di affermazione di quel principio di uguaglianza che connota la nostra Costituzione e che da due secoli a questa parte ha visto come testimoni militanti le donne, gli ebrei, le persone di colore ed oggi le persone lgbt. Quando si tenta di offrire una descrizione sociale dei fenomeni di omofobia e transfobia nel nostro Paese,spesso li si collega impropriamente al clamore e alla rabbia di una cronaca che normalmente ci presenta una vittima e un carnefice nelle circostanze più disparate della vita quotidiana:il lavoro, la famiglia, la scuola. In realtà la vera misura del disprezzo, della violenza e dell’odio che declina l’omofobia sta più nel silenzio che nel clamore. Il silenzio è la cornice di acquiescenze e connivenze …

"Il Paese cresce se studiano tutti", di Tullio De Mauro

Negli ultimi anni c’è stato un succedersi di libri dedicati alla nostra scuola intitolati allo «sfascio» , al «fallimento» . E qualcuno non ha resistito alla tentazione di sferrare un attacco agli insegnanti, accusati d’essere fannulloni oppure agitprop. Degli attacchi hanno fatto le spese anche ragazze e ragazzi, autorevolmente dipinti come svogliati e peggio. È giusto un quadro del genere? Con la sua scrittura piacevole Paola Mastrocola ha il merito di spingerci a riflettere sulle possibili risposte a questa domanda. Lei sembra non avere dubbi sulla risposta. La scuola merita di funzionare per le ragazze e i ragazzi che troviamo disponibili ad accogliere il nostro insegnamento: uno su venticinque nella sua classe. Gli altri si arrangino in canali scolastici per gli svogliati e, insomma, «tolgano il disturbo» a se stessi e a noi che vorremmo accrescere il loro sapere. Questa risposta trova consensi. E se i consensi fossero seri e dovessero persistere darebbero una mano a chi di taglio in taglio delle risorse prefigura una scuola ridotta ai minimi termini. Torniamo così a porre una …

"L'amara sfida sulle preferenze", di Gian Antonio Stella

«Dal punto di vista politico, quello che conta è il primo turno» , esultò Letizia Moratti dopo la vittoria della destra alle ultime provinciali. «È una legge iniqua, va abolito il secondo turno» , ribadì Mariastella Gelmini. «È giunto il momento di mettere da parte i ballottaggi: l’ho già detto a Berlusconi ed è d’accordo» , sentenziò Ignazio La Russa. Se è così davvero, quella di ieri è stata per il Cavaliere una débâcle. La Moratti può recuperare nel secondo tempo, certo. Ma ormai certe parole sono state strillate, certe scommesse avventurose sono state giocate, certe forzature apocalittiche sono state fatte. Che il boomerang stava tornando indietro, il più violento di quanto temesse, il premier lo ha capito alle otto di sera quando uno dei suoi collaboratori, con aria ferale, gli ha portato i primi risultati delle preferenze a Milano: poco più di 1.600 su quasi un sesto di schede scrutinate. Ahi ahi… Lui aveva voluto candidarsi come capolista, lui aveva chiesto a tutti di battersi allo stremo («andate a conquistare casa per casa, siete …