Mese: Maggio 2011

"Paura dei numeri, il testamento biologico resta impantanato", di Jolanda Buffalini

Sine die: rinvio a data da destinarsi. L’immagine plastica dell’indietro tutta sul testamento biologico è quella dell’onorevole Cicchitto che si alza in Aula per rispondere all’appello bipartisan di Walter Veltroni. Un lungo giro di parole, un «non abbiamo mai voluto accelerare i tempi », e il «meno peggio è meglio del peggio» però «ora i tempi sono totalmente intrecciati con i ballottaggi» e allora meglio «spostare nel mese di giugno». A questo punto, persino a Fabrizio Cicchitto, professionista di lungo corso della politica, si inceppa la lingua. Chiede al presidente Fini di cambiare l’ordine del giorno, di mettere «il decreto». «No, non il decreto », «i trattati», no. Comesi dice? «La ratifica». La fibrillazione è iniziata martedì sera, si è aggravata quando il governo è andato sotto, ieri mattina, ma intanto il senatore Calabrò, padre del testo sulla «Dat» votato a palazzo Madama, si faceva vedere in Transatlantico per raccomandare: «Non cambiate troppo, altrimenti ci fermiamo di nuovo al senato». E quando Cicchitto, alle 16 e 30, finalmente dice «opportuno rinviare», l’imbarazzo è palpabile. «Sono …

"Scuola e senso civico", di Pippo Frisone

Il vento del nord, dopo vent’anni d’indiscusso potere del centro-destra, ha cambiato direzione. E lo ha fatto inaspettatamente, sorprendentemente oltre ogni previsione, proprio a Milano nella capitale del nord e del berlusconismo, nel cuore della fantapadania tanto cara alla Lega. Il voto milanese alle amministrative del 15 e 16 maggio a Milano ha dato un responso netto e inequivocabile: 48% allo sfidante Pisapia contro il 41% al sindaco uscente Moratti. Entrambi andranno tra due settimane al ballottaggio. A ben guardare i programmi dell’uno e dell’altro,sono molte le affinità nei titoli e sui temi specifici. Quello della Moratti si riassume in 100 nuovi progetti per Milano. Ebbene sui 100 progetti, si fa per dire che sono tanti, compreso quello (meritorio) sulla tutela degli amici a quattro zampe (cani e gatti), dalla cuccia al cimitero, poche righe distratte, d’ordinaria amministrazione dedicate alla scuola dell’infanzia con qualche bugia perchè le liste d’attesa ci sono eccome. Impegno a migliorare la refezione scolastica (perché fortemente criticata dai genitori), a mettere in sicurezza gli edifici (e sono ancora tanti non a …

""Scippo" alle donne sulle pensioni addio ai risparmi della riforma", di Rosaria Amato

Qualcuno parlava già del “tesoretto” delle donne. E invece i risparmi derivanti dalla parificazione dell´età pensionabile nella pubblica amministrazione, quasi quattro miliardi di euro tra il 2010 e il 2020, sono spariti, affondati nelle sabbie mobili della spesa pubblica. Ed è andato a vuoto il tentativo di recuperare quei fondi effettuato in extremis dalla vicepresidente del Senato Emma Bonino: la risoluzione presentata con Maria Ida Germontani e Pietro Ichino (che alla Camera era stata sottoscritta anche da deputati della maggioranza, tra i quali Lella Golfo e Beatrice Lorenzin) a Montecitorio non è stata poi votata per motivi procedurali, e al Senato è stata respinta per soli quattro voti. L´emendamento respinto si limitava a chiedere alla maggioranza di applicare il decreto-legge n.78 del 2009, facendo in modo che i risparmi dovuti all´innalzamento e all´equiparazione dell´età pensionabile delle donne nel pubblico impiego venissero destinati a «interventi dedicati a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione alla non autosufficienza e all´esigenza di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare delle lavoratrici». Eppure era stata proprio il ministro delle …

"Il grande comunicatore senza parole", di Michele Brambilla

Da tre giorni non si hanno notizie di Berlusconi. Lunedì sera il suo portavoce Paolo Bonaiuti aveva fatto sapere che il presidente avrebbe espresso le proprie valutazioni il giorno dopo, cioè martedì, «a risultati definitivi». È passato martedì, è passato pure mercoledì ma le valutazioni del presidente sul voto restano un mistero di cui è probabilmente a conoscenza solo qualche stretto collaboratore. Al popolo italiano, e perfino a quello delle libertà, non è dato sapere che cosa pensi il premier su un risultato elettorale che ha già provocato un mezzo terremoto. È un silenzio molto strano. Berlusconi è, per definizione, il Grande Comunicatore: o, secondo il professor Alberoni, quantomeno un Grande Seduttore. In ogni caso, un uomo che ha fatto del proprio rapporto diretto con il popolo il suo principale punto di forza. Berlusconi non si è mai sottratto alla pubblica esposizione, nemmeno quando si è trovato sotto scacco. Quand’è stato in difficoltà, ha sempre chiamato a raccolta la sua gente e ha contrattaccato, si è difeso con le unghie e con i denti, insomma …

Omofobia, bocciato il testo del Pd. Insorge la Carfagna: "Voterò a favore"

La Commissione Giustizia alla Camera affossa la proposta di legge presentata da Paola Concia, ma il ministro delle Pari Opportuità si smarca dal Pdl: “Persa un’occasione, in Aula voterò a favore”. “Franceschini: Inaccettabile, lo porteremo comunque in Aula”. Il Pdl vota contro il testo base della legge sull’omofobia presentato dal Pd in commissione Giustizia e il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna sbotta: “In Aula io voterò a favore”. Il testo era stato bocciato per 24 voti contro 17 ma il ministro non ci sta. “Il Popolo della libertà – ha detto la Carfagna – col voto di oggi in Commissione, ha perso un’occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in Aula”, ha detto il ministro, prendendo le distanze dal Pdl. La Commissione alla Camera ha così bocciato il testo unificato messo a punto dalla relatrice Paola Concia, del Pd. Contro hanno votato i deputati del Pdl, della Lega …

Dopo voto, governo battuto 4 volte alla Camera La "vendetta" dei Responsabili

Il governo è stato battuto per quattro volte di seguito nell’Aula della Camera sulle votazioni sulle mozioni sulla situazione nelle carceri. Fatali sono state le assenze nell’Aula di deputati del Pdl, dei membri del governo (c’erano solo una decina tra ministri e sottosegretari) e di alcuni deputati “Responsabili”. Bersani commenta a calso il colpo subito dal governo: «Beh, in buona salute non sta…». Così risponde, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, quando gli viene chiesto se i voti di oggi che hanno visto l’esecutivo battuto su quattro mozioni sulle carceri siano scricchiolii dopo il voto delle amministrative. I Responsabili «delusi» si sono fatti sentire. È tra le file del neogruppo nato a sostegno del governo Berlusconi che si registrano le assenze più evidenti che hanno portato il governo ad andare sotto nella prima votazione a Montecitorio dopo la pausa elettorale. Nel gruppo di Scilipoti&co. gli assenti sono stati ben 12 su 29, tra i quali spiccano Francesco Pionati e Maria Grazia Siliquini che attendono ancora una nomina da sottosegretario. Ha pesato anche l’assenza di molti …

"Cresce il Pd, i candidati trainano la coalizione", di Roberto Brunelli

Le dinamiche del voto secondo l’analisi dell’Istituto Cattaneo: non mancano le sorprese. L’emorragia del Popolo delle libertà, l’arretramento leghista rispetto alle regionali. Male l’Udc… e peggio ancora se si allea con la destra. Non parlano la lingua di Arcore, i numeri. Stanno lì, e nella loro sintetica brutalità vanno presi per quel che sono: una specie di mutazione genetica dell’Italia, consumatasi in meno di due anni. Una piccola rivoluzione copernicana, che riserva molte sorprese, soprattutto nel campo del centrodestra, ma anche a sinistra. Certo, ci sono gli undici sindaci del centrosinistra eletti al primo turno (tra questi Torino e Bologna), c’è il «boom Pisapia», c’è quel 28,63% del Pd a Milano, pericolosamente vicino al 28,74% del Popolo delle libertà, c’è il 34,5% conquistato sempre dal Partito democratico nella capitale sabauda ed il 38,27% di Bologna. Ma la vera notizia, aggregando i risultati su base nazionale, è una sola: lo sconfitto numero uno della consultazione è il Pdl. Seguendo le analisi dell’Istituto Cattaneo di Bologna elaborate a urne ancora «calde» e sui dati definitivi, il quadro …