Mese: Maggio 2011

"Nuova e vecchia comunicazione", di Piero Bianucci

Berlusconi parla da cinque televisioni, tre sue e due di tutti. I fan di Pisapia si tengono in contatto con messaggini sui cellulari, «cinguettii» su Twitter, scambi di opinioni con Facebook. La lotta all’ultimo voto che va in scena a Milano è interessante anche dal punto di vista dei mezzi di comunicazione utilizzati. Si confrontano due tipi di rete. Berlusconi usa la rete a stella: l’emittente è centralizzata. Siamo in un universo tolemaico. Terra al centro e tutto il resto – Luna, pianeti e stelle – gira intorno. Il rapporto è monodirezionale: dal centro alla periferia, da chi emette il messaggio a chi lo riceve. La rete a stella è potente, nessuno dei suoi singoli utenti è in grado di intaccarla. Ma è anche fragile: un guasto al faro lascia tutti al buio. I fan di Pisapia usano una rete multicentrica. Il loro rapporto è pluridirezionale. Non va dall’alto al basso, procede orizzontalmente a zig-zag. Inoltre è un rapporto interattivo. Ogni fan con il suo cellulare o i social network è un piccolo centro ricetrasmittente. …

"La promessa boomerang", di Aldo Schiavone

Cosa ci toccherà di sentire ancora, prima di venerdì? Fra le ultime affannose e sconclusionate mosse che un centrodestra sempre più allo sbando sta tentando per rimettere in sesto una campagna elettorale fin dall´inizio disastrosa, questa dello spostamento di qualche ministero da Roma a Milano è qualcosa di peggio di una gaffe pasticciata e maldestra. È il segno di un logoramento di rapporti tra alleati, anche dentro lo stesso Pdl. È il segno di una totale assenza di senso dello Stato e di responsabilità di governo, di una mancanza di idee e di una disperazione politica su cui gli elettori milanesi (e napoletani) farebbero bene a riflettere, in questi ultimi giorni – quanto meno per rafforzarsi nell´opinione che hanno già espresso. Emergono innanzitutto la difficoltà grave, e insieme il cinismo di Bossi, motore dell´annuncio. Egli sa benissimo come l´operazione abbia, dal punto di vista del voto, un valore assai modesto. Ma ha perduto voti, molti. E deve fare i conti con una base stanca di Berlusconi, e preoccupata di finire con lui nell´abisso. Sa che …

"Dalla Moratti a Cetto La Qualunque", di Luigi La Spina

E’ un vero peccato che la campagna elettorale per il ballottaggio a sindaco di Milano si sia conclusa con una settimana d’anticipo e con un risultato a sorpresa: Letizia Moratti ha perso, ma non è stata sconfitta dal suo competitore Giuliano Pisapia, ma da se stessa. Perché potrà anche riuscire a compiere l’impresa disperata di superare il candidato del centrosinistra, lunedì prossimo, ma a un prezzo che non bisognerebbe mai accettare di pagare, quello di rinnegare il proprio passato politico, le scelte programmatiche fatte e tante volte rivendicate, i valori in cui si è creduto o si è detto di credere e, soprattutto, tradendo la fiducia di coloro che per quei valori l’hanno eletta a loro rappresentante. I segnali di fastidio e di distacco con i quali i moderati milanesi avevano risposto, col risultato del primo turno, ai toni estremistici e spregiudicati usati dalla candidata di Berlusconi e Bossi alla rielezione a sindaco di Milano, evidentemente, non sono bastati. Così la Moratti, in questi giorni, ha inanellato una serie di promesse demagogiche che non solo …

"L´Italia si sente sempre più povera", di Ilvo Diamanti

Sondaggio Demos-Coop. Il ceto medio diventa minoranza. C´è insoddisfazione in Italia. Un´insoddisfazione sorda ma non più muta. Trapela da mille segnali, piccoli e grandi. Le proteste sociali che si susseguono, da mesi. In modo ostinato e insistente. Nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. L´abbiamo riconosciuta, da ultimo, nel voto amministrativo. Che ha rivelato cambiamenti profondi. E inattesi. Dietro a tanta insoddisfazione si colgono tanti motivi, di natura diversa. Uno, però, risulta evidente. L´ascensore sociale è in discesa, da troppo tempo. Per usare un ossimoro. I dati dell´Osservatorio di Demos-Coop, al proposito, sono espliciti. Anzitutto, la classe sociale (percepita dagli italiani). Per la prima volta, da quando conduciamo i sondaggi dell´Osservatorio, la piramide si rovescia completamente. Senza “mediazioni”. Infatti, le persone che si collocano nella “classe operaia” oppure fra i “ceti popolari” superano, per estensione, quelle che si sentono “ceto medio”. Dalla cetomedizzazione degli anni Ottanta – un neologismo ostico ma suggestivo, coniato da Giuseppe De Rita – si sta scivolando verso una sorta di “operaizzazione”. Singolare destino, visto che da tempo si predica …

Manovra da 40 miliardi entro il 2014 corsa ad ostacoli per non ricadere tra i Pigs", di Roberto Petrini

Tremonti stretto tra l´obiettivo del pareggio di bilancio e la regola anti-debiti della Ue. Se la ripresa non accelera, avverte Bankitalia, ci aspettano forti tagli di spesa. Il 22 dicembre del 2009 l´agenzia di rating Moody´s annunciò gelida: «Grecia e Portogallo rischiano una morte lenta». La profezia, due anni dopo, sembra realizzarsi e il “pre-declassamento” del nostro debito da parte di Standard&Poor´s, agenzia controllata dal colosso McGraw Hill che a sua volta ha come primo azionista il mega fondo Capital World Investors, non sembra promettere niente di buono. Torneremo nel girone infernale dei Pigs, i paesi maiali con rating “B” esposti alla speculazione? Nella migliore delle ipotesi per l´Italia si profila un percorso di guerra dove di fronte ad ogni ostacolo verrà emesso un giudizio. Un passo falso e la furia dei mercati potrebbe abbattersi sul nostro debito pubblico che nel 2011 chiede risorse per 188 miliardi. Tremonti ha ribadito anche ieri che l´obiettivo dell´Italia è quello di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014 e che entro luglio saranno approvati dal Parlamento i necessari …

"Ci mancava solo l’albo dei prof", di Marina Boscaino

L’avvocato Guercio di Livorno, che ha recentemente ottenuto parere favorevole per l’assunzione di 13 precari, in uno degli infiniti contenziosi che il Miur si trova ad affrontare, ha dimostrato come il precariato sia in contraddizione con l’art. 1 della Costituzione: on. Ceroni permettendo, naturalmente. Sarebbe il caso di riflettere. Invece continuano incessanti le proposte dei luogotenenti di Berlusconi, categoria antropologicamente davvero curiosa. Incuranti di aver ridotto la scuola pubblica a brandelli e tentato in ogni modo di spuntare le armi che essa aveva (e, nonostante la loro solerzia, ancora ha) per creare cittadinanza consapevole , continuano ad infliggerle colpi seguendo pedissequamente la pseudo-cultura del Capo. Trasformisti etici, manipolatori morali. Gareggiano a chi la dice più grossa, a chi viola con più cinismo il patto sociale e istituzionale che fonda la scuola pubblica e le nostre prerogative: di insegnanti, lavoratori e cittadini. Difendono – fino a coprirsi di ridicolo – il diritto di un uomo pubblico (presidente del Consiglio, per giunta) di fare ciò che vuole tra le mura domestiche (persino il pio Buttiglione si è …

"Dall´amico dei "femminielli" al "candidato dell´Anticristo" così si fabbrica un nemico", di Filippo Ceccarelli

Stalingrado, Zingaropoli, la Città dei femminielli, dei drogati, degli islamici e dei terroristi. E questo in fondo già basterebbe a evocare il futuro di Milano e di Napoli, ove mai dovessero vincere i nemici del Popolo della Libertà. Ma siccome la guerra politica, oltre a nutrirsi di immagini, inesorabilmente scivola verso il cannibalismo, varrà la pena di segnalare, magari non a futura memoria, ma per depositarla nel già ampio bidone dello scemenzario elettorale e differenziato, che ieri il settimanale Tempi ha messo sull´avviso i suoi lettori sull´acclarata circostanza che Giuliano Pisapia sia, “metaforicamente parlando”, l´Anticristo, come dire l´arcinemico, ossia il nemico non solo del Pdl e della Lega Nord, ma di Dio. E questo proprio perché, come scrive il giornale vicino a Cl (che dopo il primo turno deve evidentemente dimostrare qualche rinforzo di zelo), il personaggio dell´aspirante sindaco si presenta con “eloquio suadente e modi gentili”, e non invece come lo descriveva nel medioevo Santa Ildegarda di Bingen e quindi un diavolaccio spaventoso, occhi di fuoco, orecchie d´asino, naso e bocca come un leone, …