"I senza futuro", di Chiara Saraceno
Una società mobilitata per far fronte ai bisogni quotidiani e alle difficoltà provocate da una crisi economica da cui non è ancora uscita.Ma anche una società con poco fiato per orizzonti un po´ più lunghi e larghi. È questa l´immagine dell´Italia che emerge dal Rapporto Annuale dell´ISTAT relativo al 2010. In questo quadro emerge, ancora una volta, il ruolo fondamentale giocato dalle famiglie come ammortizzatore sociale a tutto campo. Ma emergono anche le tensioni, i punti di rottura, di un sistema troppo sovraccarico ed anche troppo squilibrato. Così, a fronte della insicurezza nel mercato del lavoro, alla riduzione delle occupazioni a tempo indeterminato e al prolungarsi dei periodi di disoccupazione, si è erosa anche la tradizionale capacità di risparmio delle famiglie. E se è vero che la solidarietà famigliare ha contenuto l´impatto della perdita di occupazione, ciò si è tradotto in un rafforzamento della dipendenza economica dei giovani dai propri genitori. La percentuale di giovani tra i 15 e i 24 anni che non sono né in formazione né occupati è ulteriormente aumentata, raggiungendo il …